Ex asilo, Sala: “Con la scusa del presunto valore storico, il vincolo renderà l’immobile ricovero di balordi”
SARONNO – “Qualunque opera non va bene: no all’abbattimento dei ponticelli, no alla ciclabile a raso, no alla demolizione della massicciata ferroviaria dismessa, no al parco lineare verde, no alla greenway, no alle bonifiche fatte così, no ad una gestione più economica e imprenditoriale del Teatro, no ai lavori di riqualificazione di Via Roma. Questa volta, sempre capeggiati dai soliti ex politici di sinistra, i professionisti del no hanno detto “no alla vendita dell’immobile di Via Manzoni-Via Roma sede dell’ex ASL” con la scusa del presunto valore storico- culturale dell’immobile che in passato fu sede di un asilo, dopo esser stato costruito – udite bene – per essere la palestra di casa di un nobile saronnese”.
Inizia così la nota della Lega Nord in merito all’ex asilo di via Manzoni firmata da Claudio Sala.
“È evidente che si tratta di un’azione politica, come ammesso candidamente dal promotore del comitato; l’ottenimento di un vincolo culturale non significa tutelare il vecchio immobile, ma togliere al bilancio 1,4 milioni di euro e sottrarne un altro importo, ad oggi inquantificabile, che sarà necessario per la ristrutturazione e manutenzione del medesimo. Per quale utilizzo?
Lo stesso promotore, signore del NO, prima ha contribuito al vincolo dell’immobile e ora lancia la proposta di un concorso di idee per il riutilizzo della struttura. Ovvero tutto il contrario di quello che dovrebbe fare un bravo amministratore: prima si stabiliscono l’utilizzo ed i costi dell’intervento, poi si vincola la struttura. In attesa dell’esito del concorso di idee, e dello stanziamento a bilancio dei fondi necessari per la riqualificazione, l’immobile è destinato ad essere ricovero di balordi.
Oggi la ex-ASL improvvisamente si palesa come baluardo della storicità e tradizione di Saronno. Come tale nessuna delle passate amministrazioni l’ha mai considerata; dato in affitto alla ASL per decenni, i saronnesi lo ricordano bene, ma come uno sgradevole contesto e non certo come luogo della tradizione e della storia. Forse perché gli ex amministratori, che ora si ergono a paladini del NO alla vendita, non hanno mai mosso un dito o speso una parola per la tutela e la cura di questo “gioiello” incastonato ai confini del centro storico.
Sorprende, nella vicenda, come gli enti di tutela da un lato non prendano a cuore la salvaguardia dello stadio di San Siro a Milano, quello che potremmo considerare il Colosseo contemporaneo e indiscutibilmente luogo di sport e cultura, lasciando che sia demolito; a pochi chilometri di distanza si prende sotto la propria ala protettrice un ex asilo, all’origine palestra di casa di un agiato saronnese.
Diciamo basta a questo muro di no. Voi non volete mai fare nulla, deve stare tutto fermo con il solo scopo di dimostrare che il Sindaco Fagioli non ha fatto nulla. Ricordatevi che Saronno non siete voi, e i saronnesi non sono stupidi.
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Commenti
Gli alberi di Via Roma non si toccano!!!
Perderete gran parte dei voti a causa di ciò.
Svegliatevi 🙂
EMMM.. Sala, Basta, per piacere non fate più niente, NIENTE, che avete solo distrutto
Cari ( sic) leghisti la vostra unica bussola sono i dane’, gli affari et similia… solo un analfabeta non se ne accorgerebbe.
Ps
Ci dovete restituire 49 milioni di euro… a che punto siamo?
Sono in restituzione a rate….. Si informi…. Poi parliamo delle mascherine del Lazio pagate e mai arrivate… Ed appaltante ad una azienda poco chiara….. Ci sarebbero altri esempi ma lo spazio non basta
E’ vero, ci sono altri esempi di bestiate leghiste dove i soldi sprecati non si contano, è sufficiente ” Pedemontana ” ?
Sono in restituzione a rate ????
restituiscono a rate in 70 anni, disgustoso un povero cristo li devi rendere in poco tempo. vergognatevi siete dei disonesti
C’è chi non li ha mai restituiti….. A sinistra…..
Almeno imparare a fare gli elenchi: greenway, ponticelli, massicciata ecc è un solo punto. Capitolo bagolari provate a spiegarci il criterio con il quale sono stati scelti quelli tagliati. Teatro viste le ultime polemiche e successive dimissioni meglio stendere un velo pietoso. Cmq ci parli per esempio della riqualificazione di piazza rossa, dell abolizione dei parcheggi liberi (senza disco orario ) o dello scambio che ha avuto per oggetto il prato dietro il campo da softball. E che cosa mi dice della nuova viabilità (sperimentale ) del quartiere stra fossato. O per restare in argomento della nuova viabilità del quartiere aquilone?
Hai dimenticato il muro abbattuto del parco dei frati, siccome uno ha dato i soldi, questi lo abbattono così, allegramente
Sala, di sgradevole c’è soltanto questa amministrazione
Dal suo commento si evincono alcune cose:
siete completamente avulsi dal concetto di “bene comune” per i saronnesi.
rispetto e tutela della storia della nostra Città.
avete scarsa visione, per la rigenerazione urbana.
millantate sicurezza e adesso vi intimorisce gestire quel bene in attesa di “reinventarne” una funzione. Oppure fate solo spicciolo procurato allarme.
insomma valete pochino.
Signor Sala
Una vacanza meritata ……
mi sembra sia il momento giusto
Paolo Enrico Colombo
L’aspetto con ansia a novembre
Si, ha ragione, i saronnesi non sono stupidi e spero vi mandino a casa subito. Avete cementificato tutto, in deroga ad un pgt. Che prevedeva ampi spazi verdi. Sarete ricordati a lungo come i peggiori amministratori di Saronno
Se voi dell`amministrazione foste svegli lo destinavate a buon uso comune.
Poi non siete voi che sbandierate che x la sicurezza siete dei maghi? Beh adesso nemmeno un immobile riuscite a gestire.
È così difficile capire che non ne fate una giusta?
All’elenco si potrebbe aggiungere la gestione mercato, i pacchi di aiuti, la distribuzione delle mascherine agli anziani, …
Dai, cercate di non fare più danni!
Cordialità.
E’ diventata una curiosità imperdibile di Saronno leggere le note diffuse dalla lega (non più nord ma oramai anche lei con più interessi nel sud Italia). Come è di prammatica il contenuto arzigogolato nella sua esposizione inizia da un irridente considerazione per una proprietà comunale (di tutti), ricca di storia recente vissuta, il cui valore immobiliare rappresenterebbe una posta interessante del bilancio comunale che andrebbe a scombinare il bilancio stesso, in quanto dovrebbero essere destinati dei fondi per la sua manutenzione. L’appello rivolto ai fautori del NO è solo un paravento per questa amministrazione leghista che cerca da sempre di colpevolizzare altri per dover giustificare la propria carenza di idee nel progettare un futuro anche di una struttura di interesse culturale posizionata al centro della città.
Ma certo, molto meglio gli orrori architettonici che avete autorizzato…
Non faccia il lamentoso per nulla. La verità è che voi della Lega (una volta lombarda, ora patriottica…bah!) dovevate impersonificare il rispetto della tradizione e dell’identità culturale. Invece vi siete messi al servizio di qualsiasi distruzione del territorio saronnese.
Quel che lei proprio non capisce è che sono i saronnesi a volersi tenere caro l’ex-asilo.
Non perché trattasi di una villa del Palladio.
Ma perché:
a) lì, in quel punto, sta benissimo come sta
b) è costruito con grazia e con coerenza con il contesto urbano circostante e non vogliono vederlo sparire per uno dei vostri cari palazzoni.
c) come asilo e poi come Asl è storia della nostra comunità.
A me peraltro non interessa nulla che sia di proprietà pubblica o privata.
A me interessa che, privato o pubblico, rimanga all’esterno esattamente come è.
A volte bisogna pensare prima di parlare.
La ciclabile si poteva fare in maniera sopraelevata garantendole una maggiore sicurezza e isolamento dal traffico.
In via Roma si poteva tranquillamente procedere con la sistemazione e gli interventi necessari preservando l’alberatura.
Bastare imparare a comunicare e garantire la massima trasparenza.
Anche nel caso dell’ex asilo, chi era il compratore interessato?
Non farlo abbattere non significa automaticamente darlo in mano all’abbandono, le possibili opzioni sono tante, dal restauro da parte comunque di privati, all’uso pubblico.
Anche in questo caso comunicazione e trasparenza sono essenziali.
Ricordarsi sempre che quando si è amministratori pubblici si deve sempre dialogare con tutti i cittadini perché si lavora per loro! Che poi ovviamente non tutte le scelte possano essere condivise e gradite a tutti, ci sta.
Come mai tanto fervore?
Destinato a essere occupato da balordi? Attualmente amministrate, quindi occupatevene ed evitatelo, è un vostro dovere, così come sarà un dovere di chi amministrerà in futuro.
Il vincolo si chiede per evitare la distruzione, facile dire che prima si fanno le idee. Come è possibile farlo se non si sa neppure se il vincolo sarà accettato? Serve coinolvere diverse parti, sia pubbliche private. Suvvia, queste sono le basi.
Ora che c’è un vincolo si studiano le possibili idee e anche un’amministrazione DEVE farlo.
Bravo hai dato una bella lezione di democrazia comunicativa, vedi di imparare Sala.