Identificato lo “sporcaccione” di via Papa Giovanni XXIII: in arrivo multa e obbligo a ripulire
SARONNO – Dalla segnalazione dei cittadini, rilanciata da ilSaronno, all’identificazione del “proprietario” dei rifiuti sono passate poche ore. E’ l’ottimo risultato ottenuto dalla task force che si è creata in Municipio per rintracciare il responsabile dell’abbandono di materiali edili compreso alcuni sanitari tra il verde in via Papa Giovanni XXIII.
Appena la segnalazione è arrivata in Municipio gli ispettori ambientali hanno effettuato un sopralluogo trovando alcuni elementi che, con la collaborazione della polizia locale, hanno portato all’identificazione del proprietario dei rifiuti. E’ l’operatore di un azienda edile che invece di smaltire correttamente il materiale l’ha abbandonato nell’area verde in due punti attorno al sentiero.
All’amarezza dei cittadini di fronte al degrado e alla mancanza di rispetto corrisponde una forte risposta dell’Amministrazione. E’ infatti in arrivo una sanzione con la richiesta di risarcimento degli oneri di smaltimento e il servizio di asporto dei rifiuti. L’area è stata nastrata in prima battuta in attesa del definitivo intervento di pulizia.
“Un grazie alla segnalazione dei cittadini – commenta l’assessore all’Ambiente Gianpietro Guaglianone – ed anche un plauso agli operatori comunali dagli ispettori alla polizia locale che sono riusciti a trovare l’autore di questo abbandonato in modo che possa non sono essere sanzionato ma anche sostenere i costi di pulizia che in questo modo non cadranno sulla collettività”.
Lascia un commento
Commenti
Foto, identità ed indirizzo…..
dite nome, cognome, indirizzo e pubblicate la foto.
Sotto elezioni succedono sempre cose interessanti….
Finalmente!!
Ottima notizia. Esempio di come cittadino + amministrazione possano funzionare
Bene. Bisognerebbe riuscire ad identificare anche quegli incivili che abbandonano i sacchetti dell’immondizia nei cestini lungo le strade baipassando così la raccolta differenziata.
Pubblicando il nome dello sporcaccione non si viola la privacy ma si contribuisce ad educare l’inopportuno furbastro per far si che si renda conto di vivere in un paese civile e non in un immondezzaio.