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SARONNO – Grande è da tempo il dibattito in città sui progetti, varati della precedente Amministrazione comunale, che prevede la realizzzione di alcuni nuovi supermercati in città. Il consigliere comunale dell’attuale maggioranza, Mauro Rotondi del Pd, preferisce i negozi ai market. Ospitiamo il suo intervento nel quale non mancano le frecciate alla precedente amministrazione a guida leghista.

E’ risaputo: nelle nostre città viviamo costantemente respirando aria inquinata, rischiamo di bere acqua di qualità bassa, vediamo scomparire prati e alberi, mangiamo cibo di dubbia provenienza, ci ammaliamo sempre più spesso, soffriamo le conseguenze di un cambiamento climatico che con l’innalzamento delle temperature scatena sempre più spesso fenomeni violenti finora mai visti dalle nostre parti. Oltre a ciò posiamo i nostri piedi su un terreno sempre più fragile il cui equilibrio idrogeologico è stato pesantemente compromesso da decenni di cementificazioni, escavazioni, impermeabilizzazioni. Gli effetti negativi della violenza compiuta dall’uomo sull’ambiente sono cresciuti e continuano a crescere al punto da innescare un vero e proprio allarme globale. Come cittadini oggi siamo chiamati a rispondere per la sopravvivenza del pianeta e a cambiare i nostri comportamenti quotidiani per non essere corresponsabili del disastro ecologico a cui assistiamo. Allo stesso modo la politica ha il compito di contribuire con scelte appropriate per ridurre l’impatto delle attività umane sull’ambiente riducendo l’inquinamento atmosferico e conservando l’equilibrio idrogeologico. Il Green deal europeo con la transizione ecologica dei prossimi anni andranno in questa direzione.
Prossimamente il consiglio comunale di Saronno sarà chiamato ad approvare una serie di operazioni edilizie adottate dalla precedente amministrazione in variante al Piano regolatore. Per chi non avesse seguito il dibattito in campagna elettorale tali operazioni prevedono l’edificazione di supermercati in diverse zone della città. In futuro potremmo trovarci più esercizi di grandi/medie dimensioni a distanza ravvicinata. Un’assurdità e una scelta non certo condivisa che se approvata potrebbe lasciare segni profondi su inquinamento, viabilità e suolo; per non parlare del pericolo collasso per i piccoli negozi condannati a subire pesanti conseguenze a causa dell’insediamento di grandi catene distributive.
Se le cose andranno in tal senso il futuro per la città non sarà certo roseo. La decisione del consiglio non sarà affatto facile. Tra le mani arriva una polpetta avvelenata preparata da altri di cui avremmo fatto volentieri a meno. A tal proposito occorrerà esaminare bene le convenzioni e i piani adottati poiché il rischio di esporre l’Amministrazione a eventuali ricorsi in grado di pesare sulle casse comunali va valutato attentamente e impone la necessaria cautela. Altra cosa è la scelta politica. La Pandemia attuale ci lascia il messaggio chiaro di progettare un futuro diverso. Come sostenuto in campagna elettorale la tutela di suolo, salute ed economia locale è parte del programma e dei valori di chi lo sostiene. Favorire interventi di recupero edilizio evitando aumenti smisurati di superfici e volumi eccessivi è la nuova via da seguire. Sventrare grandi superfici e costruire nuovi supermarket di cui non si ha alcun bisogno è invece un atto irrispettoso contro il pianeta a cui porre argine.
Mauro Rotondi
Consiglio comunale Saronno, Partito Democratico
(foto: Mauro Rotondi in consiglio comunale)
10122020

10 Commenti

  1. Da “esterno” mi permetto di esprimere un semplice suggerimento utile per evitare spiacevoli inconvenienti. Quando si fa parte di una squadra che regge una Pubblica Amministrazione,( come di un qualsiasi gruppo di lavoro pubblico o privato che sia, ) non si è più un semplice cittadino o il rappresentante di una parte . Il lavoro deve essere , sempre, frutto della squadra. Non entro nel merito del contenuto, suggerisco di fare squadra prima di esternare in in pubblico. A volte le circostanze richiedono approfondimenti che vanno al di la del proprio pensiero. Ovviamente se l’articolo esprime il pensiero di una “squadra” ritiro quanto scritto. O magari sono io troppo illuso…

  2. Cattivoni, perché non proseguire il lavoro della precedente amministrazione. Un supermercato non si nega a nessuno.. Vuoi mettere il confronto con 2 negozi e 4 alberelli….

  3. In teoria i Saronnesi in massa hanno già scelto tra chi si spacciava come paladino del negozio di prossimità, ma nella realtà si prostrava agli interessi dei grandi supermercati (fregandosene degli impatti sulla città), e chi si è ripromesso di voltare pagina.

  4. Caro Rotondi, lei ha mai pensato che gli operatori, prima di proporre la costruzione di un supermercato, hanno fatto indagini di mercato? Lei crede che gli operatori siano degli sprovveduti? O forse è lei lo sprovveduto!

    • Ma quali indagini di mercato, di supermercati strabordiamo, ormai si cannibbalizzano tra loro.
      Se si annichiliscono i negozi la vita nelle vie della citta’ Saronno diventa un dormitorio. No grazie.

  5. Mi permetto , da semplice cittadino, di evidenziare che la passata Amministrazione non ha modificato l’impianto del PGT adottato con Delibera C.C 82 del 20-12-12 e approvato con Delibera C.C. 27 del 15-06-13. Lo strumento urbanistico così come pensato dall’allora Amministrazione (di cui il Consigliere ben ne conosce la maggioranza) si è mantenuto fino ad oggi nella sua struttura originaria (redatta in conformità alle indicazioni tecnico/politiche che furono impartite allora) fatti salvi i dovuti aggiornamenti normativi necessari. Le varianti non riguardano certo la percentuale di superfici commerciali realizzabili.
    Orbene pur comprendendo tutte le preoccupazioni del caso non trovo sia corretto addossare colpe a chi ha semplicemente mantenuto in essere uno strumento urbanistico “impiantato” da altri che ora si trovano nuovamente a governare la città criticando il risultato frutto dell’applicazione di norme create allora da loro stessi!!.
    Concludo ponendo un quesito di ordine prettamente economico/commerciale: quale interesse avrebbe un operatore ad edificare superfici che sicuramente non darebbero profitto?

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