Licata: “Caro D’Elia potevamo fare le barricate, ma governare è assumersi la responsabilità”
22 Dicembre 2020
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la replica di Francesco Licata, capogruppo Pd, all’intervento di Giuseppe D’Elia in merito alle Varianti al Pgt approvate ieri sera in consiglio comunale
Gentile Sig. D’Elia,
non abbiamo il piacere di conoscerci, ma le vorrei comunque dare alcune indicazioni e spero che non me ne abbia a male.
Ne io ne la maggior parte dei consiglieri di maggioranza, ne tantomeno il sindaco e gli assessori abbiamo l’abitudine di improvvisare. La preparazione dei punti all’ordine del giorno di un consiglio comunale può durare mesi e, nella fattispecie di via San Francesco/Via Sabotino, la discussione fu avviata con dovizia di particolari dall’assessore Alessandro Merlotti alla fine di ottobre.
Lei, ho notato, è un fine lettore ed osservatore delle dinamiche consiliari e sicuramente non le sarà sfuggita la mia battuta, che “preferirei nuotare controcorrente nel Lura per un chilometro pur di aver la possibilità di non votare questo piano attuativo”. Ma tant’è signor D’Elia, con un paziente lavoro di acquisizione di informazioni, pareri legali, di urbanisti, di architetti, di amministratori siamo arrivati alla conclusione che, obtorto collo, avremmo dovuto approvare perchè il male che avremmo recato alla nostra città, Saronno, sarebbe stato massicciamente superiore se non lo avessimo fatto.
Governare e fare parte di una maggioranza vuol dire assumersi delle responsabilità, che, me lo conceda, è quelle che mi sono assunto quando sono andato nuovamente a chiedere il voto ai nostri concittadini. Le responsabilità sono quelle che si sono assunte tutti quelli che nel consiglio di ieri hanno fatto prevalere con il loro voto l’interesse generale votando un piano che non piace per nulla. Ed assumersi delle responsabilità spesso comporta non dormire la notte, perdere qualche altro capello o imbiancarli ulteriormente, digerire l’indigeribile.
Sarebbe stato più semplice, per me e per molti altri, mettersi sulle barricate e sparare sui giornali ma non lo abbiamo fatto. Perchè? Perchè questa non è una scelta che abbiamo fatto noi ma una scelta fatta dall’amministrazione precedente, e ne siamo consapevoli. Ma è una scelta che ieri è passata da noi e dalla quale non si poteva tornare indietro con un voto contrario. Possiamo solo cercare di raddrizzarla nel prossimo futuro attraverso una serrata trattativa con l’attuatore e dopodichè fare in modo che non succeda più. Questo possiamo fare e questo è quanto.
Un caro saluto
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Commenti
Spesso la pezza è peggio del buco!
Cara Sara , conoscendoti sapevo che avresti risposto più o meno così.
Ragionavo in termini di principio generale e non certo per stigmatizzare la testata che tu ben dirigi e rappresenti.
Un punto dovrebbe colpirti nella tua cortese puntualizzazione.
Tu precisi: ” E’ un po’ come dire che qualcuno è più uguale degli altri” ebbene invece io sostengo che per la stampa debba intendersi esattamente così proprio per quelli che citi : EX sindaci, assessori, consiglieri comunali o responsabili di partiti, i quali sono diversi, non per censo, ma proprio per i ruoli che in passato o tuttora queste individui hanno rappresentato o rappresentano
Ruoli di servizio per la comunità tutta, esattamente come quella di un giornalista. Lo spazio riservato ai commenti, come sostenevo è quello riservato ai lettori o, come fanno i giornaloni, lettere al direttore che solitamente tiene un’apposita rubrica.
Pertanto, cara Sara, credo che nulla di buono invece lo producano tutti quelli atteggiamenti che vengono lasciati dai quotidiani in modalità “liberi tutti” poichè diverso è un articolo tuo , di un tuo opinionista, di un tuo redattore e/o fri lance tutti professionisti capaci di narrare i semplici o complessi fatti dove poi, i lettori, sono invitati o liberi di esprimere un loro pensiero.
Vedi pur stimandoci non siamo sempre d’accordo.
Con l’occasione, compatibilmente con le incombenti problematiche, ti auguro pace e serenità
D’elia , entra anche tu nel PD
D’elia ha sotto i cosiddetti ..disanimina chiara , pulita nell esposizione
Tutti quelli che criticano parlano a vanvera: se il piano non fosse stato approvato il proprietario avrebbe potuto recintare e chiudere il parco degli Alpini … gli stessi che oggi criticano cosa avrebbero detto ?
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che hai fatto comunque un regalo…. dopo che hai tanto parlato che le tue idee di città erano altre!
No è che non avete le palle per stoppare i soliti noti che buttano un diluvio di cemento armato sulla città, servono scelte radicali ma purtroppo non siete voi che le farete si è visto ieri
Gentile sig. Licata , lei ha un ruolo pubblico e come tale credito e visibilità. Ricordi che RISPONDERE mezzo stampa ad una opinione , sicuramente legittima, significa riconoscere un ruolo che “un cittadino” non ha, concedendo allo stesso l’elevazione al soglio. Così facendo non facciamo il bene ai diritti e ai doveri di cronaca, ma portiamo la stampa a livello del bar . Questa mia opinione, come quella di altri, invece è postata nel giusto luogo riservato a tutti i cittadini per manifestare il giusto diritto di espressione. Cordialmente
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Quello scritto da D’elia dà molto fastidio ..si nota dal polverone che ha alzato..
Ma caxxo uno vota PD o meglio vota lista Airoldi e si ritrova la DC.
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Si chiama coerenza politica solo dopo nemmeno 3 mesi
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Perfetto commento
O mamma mia, quanto è permaloso questo Licata
più che Licata mi pare di maio
LA MIA OPINIONE
Caro Francesco,
quanto deciso ieri è acqua passata, ma per il futuro, a mio avviso, per casi analoghi, sarebbe bene convocare l’imprenditore/costruttore prospettando l’adeguamento del progetto al nuovo e giusto principio della edilizia saronnese : la rigenerazione urbana.
Credo che un saggio imprenditore “rinegozierebbe” il progetto con il Comune di Saronno, comune con alta densità abitativa e con impellente necessità di verde e di terreno drenante.
Dopotutto, il Comune richiederebbe l’adeguamento costruttivo, non per un “capriccio”, ma per la qualità della vita dei cittadini.
Con stima.
Bravo, anzi bravi
Adesso lavorate con gli tatuatori per portare a casa qualche miglioria.
Capogruppo mica per caso. Bravo!
Ritengo che questa amministrazione sia largamente più affidabile e sensibile rispetto alla precedente.
In questa occasione tuttavia mi ha lasciato molti dubbi..
Innanzitutto per una questione di metodo. Sono incline a pensare che troppo spesso gli organi assembleari si inchinano alla pratica del cosiddetto “atto dovuto”, imponendo ai consigli comunali responsabilità che non spettano.
Il Consiglio non è la Giunta. Il Consiglio dovrebbe essere l’organo più vicino al programma elettorale e alle scelte strategiche. Può certamente giudicare che un atto sia “opportuno”, ma mai “dovuto”.
Nel merito poi, penso che il Consiglio (o meglio la maggioranza consiliare) avrebbe dovuto porre con più forza a confronto l’atto che si chiedeva di votare con le conseguenze sul programma elettorale e sul futuro della città, e sulla base di ciò votare.
Se il Consiglio avesse deciso per il no, sarebbe spettato al Sindaco e alla Giunta risedersi con il privato per cercare soluzioni più avanzate.
Ognuno così avrebbe fatto il proprio dovere, nel proprio ambito.
Cosi almeno, a questa distanza, mi sembra di vedere le cose.
Ma sta Gilli story dobbiamo tenercela per 5 anni?!?
D’Elia rappresenta se stesso… e visto le inesistenti preferenze …non rappresenta nessuno.
Mi spiace Francesco voi avete scelto di non assumervi la responsabilità- Quello che prima non era giusto non può diventarlo adesso perchè governate. la passata amministrazione aveva fatto uno scempio e voi dovevate impedirlo. avete fatto una brutta figura. speriamo che questo non sia solo l’inizio.
” avremmo dovuto approvare perchè il male che avremmo recato alla nostra città, Saronno, sarebbe stato massicciamente superiore se non lo avessimo fatto”. non capisco…mentre ho capito perfettamente i “contro” che sono stati ben spiegati da D’Elia. Mi informerò, ma queste risposte lasciano il tempo che trovano. Un piccolo riassunto di cosa avremmo subito come cittadini sarebbe stato ben accetto.
Tocca vedere la percentuale di responsabilita’ e quella di aver abdicato ai propri propositi.
Buongiorno Sig. Licata. Mi ero promesso di mordermi la lingua e scrivere solo quando avrei potuto scrivere commenti positivi che mi trovavano d’accordo con chi scriveva l’articolo.
Ma dopo le sue parole non riesco.
Se lei non è d’accordo con qualcosa, invece di dire che risalirebbe il Lura pur di non approvarlo può molto più semplicemente non approvarlo. Perché se lei vota qualcosa che non le piace, dicendo che si assume questa responsabilità per beni superiori e subito dopo ne dà la colpa alla precedente amministrazione non fa a mio modesto parere una bella figura
Nessuno vi impone di approvare proposte della precedente amministrazione su cui l’attuale maggioranza non sia d’accordo.
Detto ciò mi rinnovo l’impegno per il futuro a lasciare solo commenti positivi.
Cordialmente
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Sig. Calzari,
sembra che lei non abbia ben compreso quanto accaduto.
Chieda ai suoi vecchi amici di obbiettivo Saronno che le spiegheranno, mi sa che ne ha bisogno.Marco