Ospedale, Calzeroni: “Basta promesse, servono risposte concrete come la riapertura a pieno regime della terapia intensiva”
SARONNO – TURATE- “Dopo due anni e mezzo, le promesse non bastano ed occorrono risposte concrete e segnali chiari. Innanzitutto l’immediata riapertura della terapia intensiva, condizione indispensabile perché il presidio di Saronno si possa ancora definire ospedaliero”.
E’ la conclusione di Leonardo Calzeroni che come segretario del Pd di Turate e candidato sindaco su questo tema è sempre stato in prima linea e che ora tira le somme dopo la lettera dei 19 sindaci organizzata dal primo cittadino Augusto Airoldi con il sostegno di Paolo Pavan (Rovello) per chiedere ragguagli sul futuro del presidio di piazzale Borrella.
Calzeroni parte da un excursus: “Nell’estate 2018, come segretario del Partito Democratico di Turate, di fronte agli inequivocabili primi segnali di decadimento e di crisi dell’Ospedale di Saronno, intervenni pubblicamente sulla stampa locale criticando l’allora Sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, d’immobilismo istituzionale per non aver rinnovato la costituzione della Commissione Consiliare sull’Ospedale. Lanciai anche un primo appello ai Sindaci del saronnese affinché facessero sentire la loro voce ed il loro peso per ottenere dalla Direzione, dall’AsstValle Olona e da Regione Lombardia rassicurazioni e investimenti sul futuro del nosocomio. La mia non era polemica politica, ma rappresentazione del sentimento di diffusa preoccupazione sulla situazione d’incertezza che si cominciava a percepire sullo stato di salute del nostro ospedale di riferimento. Da allora sono trascorsi ben due anni e mezzo (!) e la crisi conclamata in cui versa l’ospedale è sotto gli occhi di tutti, a conferma che le mie preoccupazioni avevano un fondamento”.
La situazione attuale però sul fronte della mobilitazione è cambiata: “Ciò che è cambiato, invece, è che oggi abbiamo un Sindaco, Augusto Airoldi, che ha messo il rilancio dell’Ospedale al primo posto dell’agenda politica locale, ha ricostituito la rete istituzionale dei Sindaci per la difesa del presidio ed ora si accinge ad istituire nuovamente una Commissione Consiliare dedicata all’Ospedale ed ai servizi sociosanitari territoriale.
Soprattutto, oggi abbiamo un Comitato civico per l’Ospedale, attivo, qualificato ed autorevole, che ben rappresenta le istanze del territorio e contribuisce a promuovere nelle comunità locali la consapevolezza che la mobilitazione in difesa dell’Ospedale di Saronno è un dovere civico che riguarda tutti e deve coinvolgere tutti: amministratori pubblici, lavoratori dell’Ospedale, medici di base, associazioni che operano nell’ambito socio-sanitario ed i cittadini.
Di fronte a questa mobilitazione trasversale di un intero territorio, appaiono pertanto insufficienti le ennesime rassicurazioni dell’assessore regionale, in questo caso la neonominata Letizia Moratti, in risposta alla lettera firmata dai 19 Sindaci dei Comuni del bacino d’utenza dell’Ospedale, varesini, comaschi, brianzoli e milanesi che, coralmente uniti, a prescindere dalle appartenenze politiche, nei giorni scorsi hanno chiesto garanzie sul futuro. Dopo due anni e mezzo, le promesse non bastano ed occorrono risposte concrete e segnali chiari.
Innanzitutto l’immediata riapertura della terapia intensiva, condizione indispensabile perché il presidio di Saronno si possa ancora definire “ospedaliero”.
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Commenti
PRONTO FAGIOLI?? Cosa sta facendo per ospedale? Sempre prono agli ordini del suo partito in barba agli interessi dei saronnesi?
“Nell’estate 2018, come segretario del Partito Democratico di Turate, di fronte agli inequivocabili primi segnali di decadimento e di crisi dell’Ospedale di Saronno, intervenni pubblicamente sulla stampa locale criticando l’allora Sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, d’immobilismo istituzionale per non aver rinnovato la costituzione della Commissione Consiliare sull’Ospedale”.
Ma scusi Fagioli perchè non ha rinnovato la Commissione Consiliare sull’Ospedale in un momento così critico ? Non se ne doveva occupare una apposita Commissione ?
Lo spieghi ai suoi elettori utenti dell’ospedale di Saronno….
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Forse oggi le risposte le dovrebbe dare Airoldi, con o senza l’evocata commissione, visto che è stato eletto dai cittadini proprio in forza delle sue promesse sull’ospedale: promesse che non potrà mai mantenere, ovviamente, perché le scelte sono state fatte in Regione e il destino di Saronno è quello di diventare un POT
VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VARESE FAGIOLI !!!!!
Come si sta muovendo per supportare il Sindaco nell’operazione di rilancio dell’ospedale cittadino ?
Si sta muovendo con il Presidente della Provincia dott. Antonelli (SINDACO DI BUSTO ARSIZIO)…?
O è importante solo l’ospedale nuovo di Busto / Gallarate ?
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Quando serve chiamate Fagioli a gran voce, poi nei fatti quando c’era da votarlo avete preferito Airoldi e la Ciceroni perché facevano tante promesse e proclamavano “il cambiamento” nei primi 100 giorni anche a costo di “andare in Regione a picchiare i pugni sul tavolo”.
Ma la situazione non è cambiata perché il destino dell’ospedale di Saronno non lo ha scritto Fagioli e nulla potrà mai fare Airoldi: chi ha voluto il suo male, oggi pianga se stesso e invochi la grazia a santa Letizia da Milano.
La Moratti in questi giorni ha servito il solito piatto regionale, le famose “balle spaziali”.
Sono anni che ce lo hanno affossato e qualcuno riesce ancora a dargli credito.
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BASTA PROCLAMI!!! Non state facendo nulla per l’ospedale di Saronno. Voi politici, sindaci, a partire da Airoldi, quello di Saronno, che è come il prezzemolo sta ovunque a fare la morale agli altri, sapete solo farvi eleggere promettendo ciò che di fatto non riuscirete mai a mantenere Poi tutti a farvi vedere in televisione, sui giornali, con le petizioni che sono carta straccia: RISULTATI NESSUNO!
e a me mi tocca per curarmi fare avanti e indietro tre volte la settimana fino a Busto.
Mi sono pentita di aver creduto al signor Airoldi e lo ho anche votato perché pensavo facesse di più e subito per l’ospedale. Ho firmato anche la petizione della Cicerone, ma non è servito a niente
Sono delusa e amareggiata perfino sconfortato per tante promesse ricevute e il niente ottenuto
Carmela D D