Un Ufo accanto al Santuario di Saronno… e vuole catturare i ragazzi
SARONNO – Cento sedie. Di forme e di colore diverso. Tutte comode ma al tempo stesso ricercate e di design. E’ una delle curiosità che meglio racconta il nuovo spazio creato all’interno dell’oratorio del Santuario della Beata Vergine dei miracoli.
“E’ uno spazio per i ragazzi delle superiori inventato per condividere tempo, dubbi, talenti, slanci, fatiche ed esperienze – si legge nel nuovo spazio virtuale che accompagna quello reale in viale Santuario 21 – Si potrà studiare assieme o solo accanto, si potranno sperimentare l’arte e l’artigianato, si potrà fare sport ed esperienze fuori dal comune”.
All’interno della struttura che ilSaronno ha avuto modo di “sbirciare” in anteprima negli ultimi giorni è tutto ricercato e studiato nei dettagli. C’è un teatro che diventa sala prove, una redazione, spazi attrezzati per creare laboratori e postazioni per fare i compiti con spazio per quaderni e libri ma anche con il necessario per usare il pc.
“Ufo è per vocazione un luogo d’arte – spiega Emanuele Fant che si occupa del progetto – si trova accanto a un Santuario rinascimentale pieno di opere di valore. Lo abbiamo arredato recuperando pezzi di design. Ufo è un luogo di bellezza e di indagine, dove l’arte serve ad aprire le domande. Ufo è uno spazio fisico di prossimità creativa, più o meno il contrario di seppellirsi in cameretta”
Il nome Ufo, oltre che acronico di “E’ urgente forzare l’orizzonte” (concetto quanto mai attuale) racconta anche l’apertura dell’iniziativa: “Ufo è un “progetto non identificato”, non perché non sappiamo dove debba andare, ma perché non immaginiamo che strada prenderà per farlo. Crediamo che un luogo di prossimità vada costruito con gli incontri”.
I soci, che hanno creato l’associazione che ha concretizzato il progetto nato da un’idea del prevosto monsignor Armando Cattaneo, sono 7 e quattro di loro guidati da Emanuele Fant si occupano degli aspetti operativi. Ufo ha anche partecipato ad un bando di Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus che gli ha permesso di ottenere fondi per alcuni elementi d’arredo.
Le attività sono già partite con l’Accademia del profondo dove un gruppo di ragazzi sta costruendo uno spettacolo professionale di teatro di figura sull’Inferno di Dante: “Si approcciano diverse discipline artistiche (movimento, scultura, recitazione), si fa pratica di palcoscenico, si fa visita a realtà teatrali affermate, ci si confronta con dei maestri. Oltre alle prove in scena, il percorso prevede l’esplorazione del testo di Dante, mettendo le terzine a confronto con la realtà personale di ognuno, con il mondo attuale, con esperienze diverse e complesse”.
Stesso tema anche per il primo ciclo d’incontri, “Nel profondo immersioni dantesche”, che si terrà per motivi legati all’emergenza sanitaria principalmente online. Saranno proposti tre incontri con altrettanti scrittori che esploreranno la prima cantica dantesca, l’Inferno, alla ricerca “di connessioni con il presente, sguardi inusuali e nuovi interrogativi suscitati dal testo di Dante”.
“Generiamo incontri in cui i ragazzi possano interrogare dei maestri, ossia persone affascinanti che hanno amato fino in fondo una scelta estrema. Oltre agli incontri, ci piace che nei nostri spazi risuonino concerti, debuttino spettacoli, non manchino serie occasioni per generare divertimento”.
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