Da Sala una proposta per la commissione Pari Opportunità: “Attiviamo degli sportelli antiviolenza”
SARONNO – “Sono soddisfatto per essere stato eletto vice presidente della commissione Pari Opportunità, di cui ne feci già parte una decina d’anni fa, come commissario effettivo”.
Sono le parole di Claudio Sala consigliere comunale delle Lega che fa il punto sul suo nuovo incarico.
“Il principio delle pari opportunità come ben sappiamo, ha una valenza giuridica volta a impedire e combattere ogni forma di discriminazione basata sul genere, ma in questo particolare periodo di lockdown, il confinamento forzoso, ha determinato una prevedibile
flessione delle denunce per reati riconducibili alla violenza di genere e degli accessi ai centri antiviolenza e di qui a mio avviso, sarebbe necessario rafforzare le iniziative e già in essere e far sapere ai nostri cittadini, che sul nostro territorio c’è una rete pronta ad offrire tutte le garanzie del caso.
Ritengo che sia auspicabile se non addirittura necessario come amministrazione, mettere in atto molte progettualità e cogliere ogni opportunità per intensificare programmi di aiuto delle vittime di violenza.
Tuttavia, in forza dei dati recenti oltremodo allarmanti e nonostante la presenza attiva sul territoro del Centro Territoriale Antiviolenza “Rete Rosa” da sempre supportato dall’amministrazione Fagioli, sia opportuno nel bene primario dei cittadini saronnesi vittime di violenza, intensificare e diffondere sul territorio nuovi canali di comunicazione volti ad assicurare sempre nei casi di emergenza, interventi in presenza”.
E dagli intenti Sala passa poi alle proposte: “Accolgo con vero piacere l’invito della consigliera Nourhan Moustafa, presidente della Commisione Pari Opportunità, a formulare proposte costruttive ed interessanti per la nostra Saronno e pertanto in questa sede, intendo apportare il mio contributo in termini di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, un tema molto caro alla Lega sfociato peraltro nel cosiddetto Codice Rosso, una legge che rappresenta il massimo che si possa attualmente fare sul piano legislativo, per combattere la violenza sulle donne e scongiurare che le stesse stiano mesi o addirittura anni senza ricevere aiuto.
Dopo questa svolta e tenuto conto della particolarità del periodo e del considerevole aumento degli episodi di violenza di genere, sono sempre più consapevole che l’impegno per combatterla, debba essere supportato e accompagnato da azioni concrete sul piano culturale,
in quanto sostengo che la violenza sulle donne, sia molto spesso una conseguenza delle discriminazioni.
Altresì ritengo che i cittadini vittime di violenza, debbano avere una corsia preferenziale e sentirsi sicuri e tutelati tempestivamente e nel contempo, occorra sensibilizzare il cittadino, ad aiutare una donna vittima di violenza domestica e i suoi figli vittime di violenza assistita e quindi, a rivolgersi non solo alle forze dell’ordine nell’ipotesi in cui assistessero a casi di violenza, ma anche a ulteriori strutture ad hoc, dislocate sul territorio saronnese a seconda dei casi e delle necessità.
Propongo pertanto, l’attivazione di una sorta di “Sportelli Antiviolenza” che esulino dallo status sociale, culturale e religioso in ossequio al principio “antidiscriminatorio”, dove le vittime di violenza possano ricevere prontamente attività di sostegno e di consulenza, presso le scuole (nei casi di violenza assistita), e presso i centri di culto religiosi (chiese, santuari, moschee,
sinagoghe). Sono sicuramente certo che tali proposte, possano essere oggetto di confronto con tutti gli esponenti politici saronnesi e trovare la loro concretizzazione e ciò nell’esclusivo bene primario della cittadinanza in considerazione peraltro, che spesso il più grande nemico delle vittime è il silenzio e l’omertà e quindi, la presenza di una forte e visibile rete di servizi e accoglienza, rappresenta inconfutabilmente un elemento fondamentale per sconfiggere la solitudine delle vittime e isolare gli aggressori.
La presenza di riferimenti anche istituzionali può e dovrebbe diventare sempre a mio avviso, lo stimolo per l’uscita da situazioni drammatiche. Creare la sensazione di essere sostenuti da una rete di piu’ persone che operano per vincere sulla violenza e garantire il principio delle “pari Opportunità”, è il contributo che l’amministrazione vuole e dovrebbe esprimere stando accanto e camminando insieme alle vittime di violenza, in un percorso di miglioramento sociale e culturale dei cittadini saronnesi, una rete di diritti e libertà alla cui promozione noi come amministrazione, non possiamo non dedicare tutto il nostro impegno.
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Commenti
Mi scusi Sala, ha dormito per 5 anni ed ora si è svegliato di colpo a dare suggerimenti.
Le proposte sono sempre ben accette, ma la domanda d’obbligo è: Perché non l’ha fatto prima quando era in maggioranza. È molto meglio parlare oggi che fare quando poteva farlo, forse non vuol dire che la Lega, delle sue idee non ne ha tenuto conto oppure non siete stati in grado di realizzarle.
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Ma guardi, se ha ben letto si e’ data prioritá alla particolaritá del periodo ecc…E’ tutto ben circostanziato ritengo. Ad ogni modo, “perche non prima” ovvero “perche’ solo dopo”, ritengo che sul piano oggettivo e concreto, sia una proposta degna di nota, nell’interesse dei cittadini saronnesi. Le polemiche sterili sono ininfluenti e strumentali in questo caso. La proposta de qua, da cittadino ssronnese, ritengo debba essere seriamente presa in considetazione da TUTTA l’amministrazione ” concorde e unita” perche’ finalizzata all’interesse dei cittadini.
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Quindi non è stato implementato perchè c’era emergenza covid che ha interessato solo alcuni mesi dei 5 anni avuti a disposizione da Sala per portare avanti questa proposta???
A proposito, visto che afferma sia giustamente interesse di tuuti i cittadini, risulta ancor più difficile comprendere perchè lo stesso Sala abbia votato contro nel consiglio comunale del 27.4 sulla stessa tematica…
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