Ddl Zan riflessione dal centrodestra: “Non desideriamo vivere in uno stato-pedagogo che ci insegni cosa dobbiamo pensare”
26 Giugno 2021

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Mariassunta Miglino, Lucio Bergamaschi, Dario Ceriani, Giuseppe Anselmo, Diego Riva, Silvia Mazzola, Dario Lonardoni, Ernesto Credendino, Filippo Germinetti, Vincenzo Fioretti, Giuseppe Sgrò e Alfonso Indelicato in merito al Ddl Zan al centro di un vivace dibattito cittadino
È ormai noto il testo completo della Nota sottoscritta e trasmessa dall’arcivescovo Gallagher, responsabile della diplomazia del Vaticano, al Governo italiano. La nota contesta al ddl Zan la possibile violazione dell’art. 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato firmato nell’’84 da Craxi e Casaroli. Tali commi garantiscono alla Chiesa “libertà di organizzazione, di pubblico esercizio di culto, di esercizio del magistero e del ministero episcopale” e “ai cattolici e alle loro associazioni e organizzazioni la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Il ddl integra l’art. 604 bis del Codice Penale, il quale punisce chi “istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi” con il seguente dettato: “(…) oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla sessualità.”
Il comprensibile timore è in relazione al significato e alla reale efficacia del verbo “istiga”, la cui determinazione verrebbe lasciata, secondo i casi, alla discrezionalità dei singoli magistrati e alla varia giurisprudenza formatasi nel tempo.
Un sacerdote che, nel suo sermone domenicale, richiamasse il biblico “maschio e femmina li creò” o il poco meno famoso passo della Lettera ai Corinzi di S. Paolo che esclude i sodomiti dal Regno di Dio, istigherebbe alla violenza contro gli omosessuali? E il relatore che in un pubblico convegno illustrasse le conseguenze a suo avviso esiziali del cambiamento di sesso, istigherebbe alla violenza sui trans? Egualmente dicasi per un qualsiasi cittadino che esprimesse proprie convinzioni e/o contrarietà in un qualsiasi gruppo, anche famigliare o amicale (casi già accaduti nel mondo).
Dipenderebbe da tante, da troppe cose: dai toni, dal come, dal dove, dal quando. Dipenderebbe soprattutto, riteniamo noi, dal giudice. Ed è verosimile che il timore di conseguenze sul piano della giustizia penale innescherebbe un meccanismo di autocensura, e forse anche, a lungo andare, di autocensura del pensiero: ce l’hanno insegnato autori come Orwell, Koestler, Huxley, e ce lo confermano le timorose ritrosie di tanti di fronte all’impero del politicamente corretto.
Ed è a nostro avviso corretto evidenziare che quando la Chiesa esprime questi timori, non difende soltanto la libertà di sacerdoti e catechisti, ma quella di tutti noi, perché il ddl, qualora diventasse legge, avrebbe efficacia erga omnes, non solo sugli uomini di Chiesa.
Allo stesso modo, quando la nota firmata dall’arcivescovo Gallagher si riferisce al fatto che anche le scuole cattoliche debbano (non possano, ma debbano) organizzare iniziative per la sensibilizzazione contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia in occasione della “giornata” a ciò dedicata del 17 maggio, e verosimilmente anche in altri momenti, essa non difende solo le scuole cattoliche, ma la libertà di insegnamento e quella dei genitori (compresi quelli che iscrivono i figli alle scuole di Stato) i quali desiderano che i loro ragazzi ricevano insegnamenti coerenti con l’educazione impartita in famiglia su temi così delicati e sensibili.
Non è dunque, la franca contrapposizione ad alcuni controversi passaggi, peraltro non accessori ma coerenti con l’impianto complessivo del DDL Zan, compito della sola Chiesa, e neppure dei soli laici cattolici, ma di tutti coloro che, anche guardando quanto avviene oltre confine, avvertono il rischio per la libertà di coscienza e di libera espressione del proprio pensiero. DD
A proposito, infine, di politici e improvvisati maître à penser che con toni barricadieri proclamano “l’Italia è uno Stato laico”, assicuriamo che non vogliamo vivere in uno stato confessionale, ma allo stesso modo non desideriamo vivere in uno stato-pedagogo che ci insegni cosa dobbiamo pensare, credere, sperare.
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Commenti
Quando si parla di tutelare le diversità si parla di libertà. La tolleranza verso qualsiasi scelta che non danneggia nessuno è indice di civiltà. Occorre aprire la mente e cercare di capire chi sceglie di vivere in modo diverso dal nostro, nel rispetto dell’altro, chiunque esso sia.
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Chiunque faccia quello che vuole, come già lo fa, ma grazie all’impostazione dell’art. 4 si potrà impormi di non poter dire la mia su quello che penso di certi tipi di unione, e in forza all’art. 7 si andrà dai bambini delle elementari nelle scuole a fare propaganda
Questo DDL Zan ha davvero rotto , finiamola di parlarne , il mondo ha ben altri prima problemi
I sindaci “cristiani” di dx compiono di persona le unioni civili delle coppie omosex ?
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No, non se ne parlerà mai abbastanZan
Peraltro credevo che Bergoglio avesse fatto amicizia con Repubblica e affini, non capisco perché se la stiano prendendo così
Per una volta la chiesa bergogliana ha per lo meno fatto finta di ricordarsi quello che sarebbe il suo ruolo. Di soppiatto (la nota non voleva essere resa pubblica), di malavoglia, adesso si scusa, ma ehi, a chicchessia non si può chiedere più di quanto non possa dare
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Concordo, Bergoglio ha già fatto passare cose che solo lui poteva far passare ( e da cristiano praticante me ne vergogno assai ), e forse è solo una finta come dice lei. Solo i fatti chiariranno le vere intenzioni della chiesa, ma io ho perso le speranze in questo Papa che dovrebbe essere la maggior autorità morale del mondo
https://ilsaronno.it/2021/06/26/scritta-omofoba-denunciato-dai-carabinieri-nel-comasco/
Io non vorrei vivere con queste persone, ad ognuno il suo
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Il meraviglioso è che la persona autrice del fatto è già perseguibile con le leggi penali vigenti, come il postatore del link potrebbe evincere dallo stesso articolo qualora vi avesse dedicato la dovuta attenzione
Ad oggi la società ci obbliga a pensare cose che a mente sgombra dall’indottrinamento imperante sono semplicemente follia.
L’aggressione alla realtà è il marchio di tutti i totalitarismi
Non desidero ripetermi e, pertanto, non entro nel merito della questione relativa al ddl Zan.
Leggo le parole finali della nota: “…non desideriamo uno stato-pedagogo che ci insegni cosa dobbiamo pensare, credere, sperare”. A parte il fatto che la nostra Costituzione (art. 21) recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero…”, c’è forse qualche persona che desidera uno “stato-pedagogo”?
La nota proviene da una certa parte politica, con diversi nomi che sono usciti sconfitti dalle recenti elezioni saronnesi. E questo la dice lunga sul “valore” della nota. Tanto è vero che gli stessi autori mai hanno commentato altri temi morali sensibili… seguendo solo quanto trattato dalla loro parte politica nazionale.
Gli autori della nota sono gli stessi che, nei cinque anni di “monocolore” leghista a Saronno, hanno accettato che in Consiglio Comunale si inneggiasse alla “indipendenza della Padania” e che si abolisse di fatto la parola “Italia”! Forse qualcuno a Saronno ha accettato un “Comune-pedagogo”, che insegnava che si doveva “pensare, credere, sperare” nella “indipendenza della Padania”!
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Bravo Marino! Eccezionale! Complimenti! Yuppieeee! Clap clap! Qua qua!
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Sempre gli stessi argomenti Egregio, sempre tesi a far passare l’idea che, indipendentemente dal tema, quanto viene detto da una certa parte politica andrebbe ”cassato” a prescindere. Se non le piace lo Stato sopra descritto, per coerenza, qualche passeggera preoccupazione sul ddl Zan dovrebbe sopravvenire
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Marino hai centrato ???
Esatto. È quello che vogliono. Che la loro interpretazione (non necessariamente quelle della Chiesa o tantomeno di Cristo) sia quella che sono liberi di imporre agli altri, negandogli i diritti in base ad una interpretazione limitata e misogina della religione.
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L’unica imposizione deriverebbe dal ddl Zan, in seguito all cui approvazione sarebbe in forse il diritto di parola relativamente ai temi della famiglia e del gender
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NON E’ VERO ! Questo è quello che vi raccontano , ed in ogni stato in cui sono approvati leggi similari certe situazioni non esistono. Ci sono invece dove vengono approvate leggi di segno opposto , in paesi in cui il regime ha importo la propria interpretazione . E sensza bisogno di andare lontano in alcuni paesi arabi , basta andare in Ungheria e Polonia.
Però quelli sono regimi “simpatici” alla Lega-
È vero sì, non facciamo specchio riflesso per favore, non siamo bambini. Prego ascoltare le considerazioni riguardo all’art. 4 del ddl dei più importanti costituzionalisti italiani, in maggioranza di sinistra
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Potete pensare quello che volete, fortunatamente dal 1945 siamo in uno stato libero anche libero da imposizioni
“I genitori … desiderano che i loro ragazzi ricevano insegnamenti coerenti con l’educazione impartita in famiglia su temi così delicati e sensibili”.
Sembrerebbe un’affermazione politica esternata per l’occasione, invece di chiedersi come mai non viene chiesto quale sia l’educazione che le famiglie tradizionali di buon senso oggi riescono ad impartire ai propri figli, nel loro più intrinseco interesse. Non sarebbe utile all’interno di ogni famiglia giuridicamente ed eticamente riconosciuta rispolverare i canoni educativi che determinano il vivere civile, il rispetto reciproco tra le persone, abolendo ogni forma di razzismo strumentalizzato, puntando ad una convivenza umana e sviluppando la conoscenza di un orizzonte temporale reale e veritiero, proiettando l’attenzione ad un futuro prossimo realizzabile?
E gia’ allora togliamo i centri e la sensibilizzazione a non usare droghe, info per stili di vita salubri, i centri e le campagne per tutelare le donne, la prevenzione per tutto ecc. il senso civico…
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La salute è un bene pubblico (come abbiamo imparato in questa pandemia) tutelato dalla Costituzione. Qui si parla di preferenze sessuali, un tema ben diverso che attiene inequivocabilmente alla sfera individuale. Su temi cosi delicati è bene che lo Stato entri sempre in punta di piedi.
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Ddl zan tutela che ne e’ vittima (donne gay portatori di disabilita’) come la mancino per i crimini legati a razza e religione.
Per cui non vedo perche’ in 100 altri campi e’ lecito sensibilizzare (dalla salute alle donne al razzismo) ma qui no!
Ma che paura vi fa un gay, una donna con problemi, o un portatore di disabilita’?
Guardi che l’amore tra due dello stesso sesso esiste da sempre, anche l’indeterminatezza le ricordo la grecia antica, le statue a loro dedicate. L’imperatore Adriano divinizzo il suo giovane amante, e il mondo c’e’ ancora!-
Il ddl Zan con l’art. 4 dà gli strumenti a un giudice per condannarmi qualora dicessi che l’omosessualità è contro natura, con l’art. 7 introduce l’indottrinamento gender nelle scuole. Ripetere 100 volte la stessa cosa non la fa diventare vera, signor Carlo
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Anche la religione fa parte della sfera individuale, quindi in base al suo ragionamento si dovrebbero autorizzare le richieste di costruire le moschee.
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Ma che caspiola c’entra? Ma almeno impegnarsi nelle critiche e non sparare parole a caso?
La Chiesa non può mai esprimere la propria opinione mentre i guru di sinistra in stile Fedez ogni giorno blaterano di questioni che non conoscono.. ah la libertà della Sinistra!!!
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Se vuoi che uno con un libro religioso in mano detti la linea politica, puoi andare a vivere in un paese fondamentalista islamico
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Naaa, mi basta che un giudice con una legge italiana non mi mandi in galera perché ho detto che la famiglia naturale è fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna
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Meno male che qualcuno ragiona entrando nel merito della legge e non tramite stupidi slogan “l’Italia è uno Stato laico” … speriamo che qualcuno fermi questa deriva
Parole sante!!!!!!!!
Le scuole cattoliche devono poter scegliere liberamente!
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Siamo in Italia quindi anche loro devono rispettare le leggi italiane, senza contare i tanti contributi statali che le scuole cattoliche prendono
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Anonimo delle 8,42, guardi poi che bella fine fa l’Italia se d’un tratto la Chiesa cessa tutte le attività assistenziali che conduce sul territorio
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Se la Chiesa pagasse tutte le tasse DOVUTE le attività assistenziali della Chiesa potrebbero essere tranquillamente finanziate dallo Stato
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La sinistra vuole imporre una dittatura del pensiero.. W la libertà !!!
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L’unica dittatura in Italia è stata quella del ventennio del secolo scorso, fortunatamente in quel caso c’è stato un 25 aprile
Condivido in pieno queste riflessioni. Mi sento meno sola
Bentornati nel medioevo
Basta vivere in uno Stato-pedagogo!!!!
GIUSTO!!!! Non capisco questa ossessione per il politicamente corretto.
Riflessioni condivisibili, finalmente qualcuno che dice le cose giuste.
Ma basta! Solo di ddl zan sapete parlare?! Non avete un briciolo di idee per Saronno e non riuscite a fare opposizione sui temi locali perché siete il nulla, infatti i cittadini vi hanno mandato a casa.
Finalmente una chiara presa di posizione contro una legge ideologica e che manipola il pensiero. Perchè non è affatto come la falsa sinistra vuole far credere. Diciamo le cose senza inganno. Bravi.
Grazie a questi fanatici rischiamo di trovarci catechisti e sacerdoti che vengono denunciati per i loro insegnamenti
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Non ho mai visto e sentito catechisti che istigano all’odio….almeno quelli che hi frequentato io.
Beh dai allora aboliamo ogni reato!
Calunnia, odio razziale, truffa, furto…. e di conseguenza togliamo anche educazione civica, religione nelle scuole ecc.
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Tipico. Quando non si ha la risposta la si butta in caciara
Troppe bugie, basta.
Nessuno vuole fare il lavaggio del cervello a nessuno. Si tratta solo di trasmettere il valore della tolleranza verso CHIUNQUE.
È assurda tutta questa polemica, egoisti.
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Sì, e andiamo nelle scuole elementari a trasmettere questi valori. A spiegare agli attoniti bambini come sia bello mamma+mamma, babbo+babbo o Dio sa cosa.
Però non stiamo indottrinando, no eh