SARONNO – “Gli interrogativi circa la gestione del museo Giuditta Pasta, creato dalla passata amministrazione e ospitato a villa Gianetti, vanno al di là del contingente, sollecitando una riflessione sul più ampio tema della continuità del governo cittadino nel tempo, e del rapporto tra le forze che si alternano ai posti di comando”

Inizia così la nota firmata da Mariassunta Miglino, Dario Ceriani, Silvia Mazzola, Diego Riva, Giuseppe Anselmo e Alfonso Indelicato dal titolo “spoil system in salsa di amaretto”

“Se, come sembra di capire, coloro che si facevano carico di guidare i visitatori attraverso l’itinerario culturale del museo sono stati allontanati – per asserite ma non chiarite difficoltà amministrative – da un compito che assolvevano con specifiche competenze come esperti e studiosi della Divina, e senza chiedere compensi, è legittimo il dubbio che si sia voluto fare tabula rasa di persone in qualche misura “compromesse“ con l’amministrazione Fagioli per aver contribuito in maniera sostanziale alla realizzazione dello stesso percorso museale, e che si prepari la successione in tale incombenza di soggetti più graditi e organici all’attuale governo cittadino.

Sul punto, ci chiediamo se l’esigenza di sottolineare la discontinuità con il passato, in sé stessa legittima, quando attuata attraverso un indiscriminato taglio di teste, in questo caso sicuramente pensanti, non finisca per penalizzare la qualità del servizio, così come sta attualmente avvenendo, mancando per il visitatore la possibilità di apprezzare gli aspetti storici e artistici del museo dalle parole di persone esperte e adeguatamente formate.

Ciò non può non apparire la conseguenza di una volontà, se non di paesana rappresaglia, quanto meno di rivalsa. Così va il mondo, è vero, ma pensiamo che l’abilità dell’amministratore sia anche quella di comprendere quando è utile fare di una vittoria elettorale un anno zero, e quando, come in questo caso, è preferibile tutelare e valorizzare le eccellenze che operano nel tessuto cittadino a beneficio di tutti.

13072021

22 Commenti

  1. D’altronde, vengono dalla cultura del gulag.
    Tutto ciò che non parla come te, rimuovi e spazza via

  2. Mi unisco come cittadino a questa lettera di protesta, condividendone in pieno il senso e le parole.
    Aggiungo solo che questo comportamento messo in campo da Airoldi, oltre che essere incomprensibile vista l’utilità delle figure e per di più a costo zero, è semplicemente VERGOGNOSO!

  3. Non capisco una cosa: se i volontari espletavano la loro opera ” senza chiedere compensi ” dove sarebbero le difficoltà amministrative, per altro non chiarite come riporta l’articolo ????
    Ancora una volta questa amministrazione mi ha deluso.

    • Banalmente può essere che fossero lì senza aver seguito una corretta procedura. “Amministrativo” ed “economico” non sono sinonimi.

  4. In arrivo un terzo comunicato scritto dagli stessi basato sul “sembra che” o possiamo accontentarci?
    Dai su, rilassatevi un attimo e aspettate la risposta degli interessati, tenendo presente che non tutti ragionano come voi per cui è un po’ difficile che si tratti di una “rappresaglia”.

  5. vittimismo a gogo…
    già che parlate di taglio di teste, quando i soggetti sono volontari fa “oggi le comiche”

  6. Airoldi, mi sa che questo è l’inizio della fine, il tuo predecessore se la prese con gli alberi di via Roma che non gli avevano fatto niente , adesso tu te la prendi con dei volontari che ( probabilmente ) non hanno fatto niente. Questa cosa resterà e non le dimenticheremo, come non dimenticheremo mai la cacciata di alcune persone ( che non avevano fatto niente ) della gestione fratelli Fagioli al consiglio comunale qualche tempo fa. Non sei molto diverso dal tuo illustre predecessore.. Sai?

    • Maurizio, abbi pietà, ma ti pare che sia paragonabile questa cosa – tutta da chiarire – con l’abbattimento di 60 alberi nella via più centrale di Saronno? Ma sei serio?

      • Da una parte si parla di alberi, dall’altra di persone. Va bene il relativismo imperante, ma un attimino più di importanza alle seconde io riesco ancora a darla

    • Quando mancano argomenti e ci si attacca a qualsiasi cosa pur di attaccare giunta Airoldi…paragonare questo episodio ai bagolari è francamente assurdo

  7. Azzardo un’ipotesi: non è che semplicemente i volontari non erano assicurati? Per esperienza professionale posso dirvi che spesso la questione dell’ asicurazione per infortuni nel settore del volontariato crea problemi e ritardi perché assicurare una trentina di persone in blocco non è sempre semplicissimo. Vedremo, però, suggerirei ai vari commentatori scatenati di ascoltare la versione del comune prima di prendere posizione…

    • In effetti l’assicurazione è obbligatoria, ma in genere si stipula per X volontari quando si crea l’associazione e la si rinnova di anno in anno. Le varie compagnie offrono diverse possibilità. Senza assicurazione non si può operare, ma non conosco la situazione per cui concordo, vediamo se ci sarà un chiarimento o altro.

  8. Forse prima di sputare sentenze , cari Riva Ceriani & C.,
    dovreste approfondire la problematica ! Buttare in pasto ai lettori notizie sensazionalistiche senza conoscere come stanno veramente le cose, mi sembra davvero scorretto, non solo da parte di chi scrive ma anche di chi pubblica!
    Cara sig.ra Giudici, i giornalisti seri verificano ciò che scrivono , prima di pubblicarlo! Non sarà forse che pur si ricevere tanti ” clic ” di visualizzazioni si sia disposti a scrivere di tutto ? Mi sembra che il suo giornale abbia imboccato una strada senza ritorno , purtroppo lontana dalla garanzia di qualità dell’informazione!!

    • I volontari sono stati allontanati è stato confermato dagli interessati. Chiunque è libero di dare la propria opinione. Siamo altresì pronti a pubblicare qualsiasi nota, spiegazione o precisazione dell’Amministrazione che al momento non è arrivato.

  9. Ma perché trattare così delle persone volenterose nostri concittadini ? Poi si riempiono la bocca che loro aiutano il no profit , in un tempo in cui il lavoro lo perdi con un Sms improvviso questo gesto, seppur a danno di volontari , è di uno squallore indicibile

  10. Politicanti rimasti senza casa (SAC) disposti a scrivere di tutto pur di ricordare alla cittadinanza la propria esistenza

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