Saronno, contributo straordinario del Comune per rilancio del Teatro Giuditta Pasta
29 Ottobre 2021

SARONNO – Il covid ha colpito duramente la nostra città e uno dei settori più compromessi dalle regole di distanziamento sociale, come sappiamo, è stato quello della cultura. Il teatro civico “Giuditta Pasta”, uno dei maggiori protagonisti della scena culturale saronnese, è stato parte di questo scenario critico. In queste settimane l’Amministrazione Comunale si è confrontata con il presidente della Fondazione Giuditta Pasta, Oscar Masciadri, e ieri ha deliberato in Giunta un nuovo stanziamento in ragione dei danni e degli impedimenti subiti per il covid.
“Il teatro Giuditta Pasta – afferma l’assessore alla Cultura, Laura Succi – è un punto di riferimento della vita culturale della nostra città e purtroppo in questi quasi due anni di covid ha subito un crollo degli introiti, a fronte di un livello di spese comunque necessarie, che lo ha messo in gravissima difficoltà. Inoltre tutte le possibilità di uso sociale, scolastico e di supporto agli eventi culturali del Comune, che prevedono un finanziamento secondo la convenzione tra Comune e Teatro, sono state impedite dalle chiusure e poi dagli utilizzi limitati per le misure di distanziamento. Per questo abbiamo scelto insieme alla Fondazione di integrare la cifra versata a giugno di 50.000 euro con un nuovo finanziamento di 160.000 euro che consentirà al teatro di ripartire e rilanciare l’offerta culturale per i saronnesi e per tutto il nostro territorio.”
“La Fondazione Del Teatro Giuditta Pasta – dichiara il presidente della Fondazione, Masciadri – ha colto con estrema soddisfazione la decisione dell’Amministrazione comunale di sostenere il teatro con un contributo straordinario. Tutti noi sappiamo quanto i 18 mesi di chiusura hanno penalizzato il teatro e tutti i dipendenti che vi lavorano andando a fermare un piano di risanamento che, anche grazie all’Amministrazione, con questo contributo tutto possa ripartire con lo stesso entusiasmo che il Teatro in questi anni ha sempre dimostrato nei confronti della città di Saronno.”
“Il teatro Giuditta Pasta – conclude il sindaco Augusto Airoldi – è uno dei patrimoni di vitalità che hanno sempre reso attrattiva la nostra città anche nei momenti difficili. E proprio in un momento così difficile come quello che stiamo ancora attraversando era un obbligo civile e morale investire nel rilancio del teatro che rende “sconfinata” la nostra Saronno e ci consente di guardare ad un futuro all’altezza di quello che meritano i nostri figli e di quello che la città ha saputo meritare in un lontano passato”.
29102021
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Commenti
Un vero peccato che ci sia così tanta informazione non corretta, per scrivere dei post credo sia necessario essere a conoscenza dei fatti, della storia, al Teatro Giuditta Pasta fortunatamente vige la democrazia è chi si vuole informare correttamente per poi trarne le sue conclusioni può benissimo farlo.
Spero che sia un finanziamento unatantum dovuto alla situazione del covid e che non diventi un contributo strutturale da ripetersi negli anni a venire se no non va per niente bene
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Vada a vedere i bilanci passati, ogni anno il Comune versa cifre astronomiche in quel buco nero
E i commercianti? Ah già vero, l’economia riparte dalla cultura. Scusate.
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Caro don Camillo, il Teatro è di proprietà del Comune, x cui se il Teatro è in perdita il Comune DEVE ripianare per forza. Prima di fare polemiche inutili, si informi.
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Credo che Lei abbia le idee molto confuse sulla FONDAZIONE TEATRO. Purtroppo non bisogna limitarsi a leggere solo i titoloni degli articoli. Si informi meglio.
Buona Domenica.
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Mmm… No.
La giunta Porro e il relativo consiglio comunale hanno deliberato la creazione di una fondazione slegata dal comune tanto che tra i beni della fondazione G. Pasta figura l’intero immobile del teatro; Fagioli ha poi passato tra i beni della fondazione anche il giardino di Casa Morandi e il bar così che la gestione del bar non passasse come “gestione di cosa pubblica” (con relativo bando) e che l’affitto fosse riconosciuto direttamente alla fondazione.
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92 minuti di applausi
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Sei acccculturato
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