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SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di una saronnese in merito alle recenti visite del sindaco alle attività commerciali.
Buon giorno ho letto con piacere il vostro articolo riguardante l’incontro tra il Sindaco e le attività commerciali di Saronno, evidenziando l’impegno dell’amministrazione nell’ascolto e confronto delle proposte per migliorare la nostra città. Leggendo l’articolo l’articolo però mi sono chiesta se e quando l’amministrazione porrà anche solo per un attimo l’attenzione oltre che al commercio anche ai servizi che la nostra città offre. Mi spiego meglio: sono una libero professionista, madre di due figli. Per la mia professione mi chiedo se mai qualcuno dell’amministrazione si ferma anche solo un attimo a riflettere sui costi e sacrifici della stessa.
Eppure i professionisti della città sono molti e rendono importanti servizi alla comunità.
Mi spiego meglio.Da che sono diventata mamma il mio lavoro ha iniziato limitarsi per la cura dei figli. Per cui mentre prima ero pendolare su Milano ora lavoro su Saronno. La mia professione comporta i costi a tutti ben noti tra assicurazione, commercialista, tasse, previdenza. A tutto ciò si associa la necessità di avere un locale per ricevere i clienti. Gli affitti a Saronno sono molto elevati rispetto a quanto offerto. Sarebbe interessante che l’amministrazione valutasse la possibilità di prezzi calmierati per aiutare le varie professioni presenti sul territorio favorendo un co-working sociale.
Mi chiedo e chiedo all’amministrazione comunale se tale aspetto sia mai stato considerato. Di fatto il libero professionista non viene mai considerato, ed è un peccato visto i servizi importanti offerti. Mi auguro che questa sia l’occasione giusta. Sarebbe bello poter aver un confronto su tale tematica. Ringrazio se mi venisse concessa la possibilità di approfondire la questione con un confronto.
Lettera firmata
07112021
Buongiorno signora. La sua richiesta, purtroppo credo sia difficilmente realizzabile, indipendentemente dal colore dell’amministrazione che governa la città.
Il comune non può imporre una rata d’affitto massima in un contratto stipulato tra privati.
Ciò che potrebbe (forse, non sono sicuro) fare è proporre ai proprietari di esercizi commerciali una riduzione delle imposte comunali a fronte di un affitto calmierato.
La seconda opzione è che il comune metta a disposizione degli spazi pubblici ad affitto calmierato per il co working. Ovviamente è necessario trovare prima questi spazi e l’affitto calmierato dovrebbe prevedere un contratto a tempo determinato non rinnovabile per favorire la rotazione dei liberi professionisti, che dopo un primo periodo ad affitto calmierato avrebbero il tempo per trovare una soluzione definitiva.
Un saluto cordiale 🙂
Per quale motivo l’aiuto dovrebbe essere a tempo determinato e non permanente?
Si preferisce far andare la gente a Milano.
Viaggio più pranzo per Milano ha un costo che piano piano si sta avvicinando alla differenza di costo di una casa tra Milano e Saronno.
Se vivere a Saronno e lavorare oggi mi costa 300€ al giorno tra spostarmi e pranzare, ad un certo punto tanto vale che torni a vivere a Milano e così evito di fare il pendolare.
Bisognerebbe incentivare a vivere Saronno e non approfittare di chi ci vive.
Bisogna mettersi mei panni degli altri perché se stanno bene loro staremo bene anche noi.
Chiaro che se i costi sono comparabili con Milano la gente sceglie Milano e non Saronno, ma dubito che i costi siano comparabili.
Comunque sono faccende da gestire a livello di area metropolitana, mentre noi siamo ancora legati Varese, troppo lontano da Saronno sia come distanza sia come esigenze.
Serve attenzione per le manifestazioni Importanti!
Buonasera Anonimo. Io sono nella stessa situazione delle signora visto che sono libero professionista che offre servizi.
Un affitto calmierato a tempo determinato non rinnovabile o comunque rinnovabile ma dando priorità a chi ancora non ne abbia usufruito consentirebbe a tutti di giovarne. Altrimenti il rischio è che il comune aiuti la signora a tempo indeterminato e non abbia poi possibilità di aiutare le altre piccole e medie imprese. Un affitto calmierato a tempo determinato invece consentirebbe all’impresa della signora di crescere e di investire e di avere le possibilità in futuro di pagare un affitto normale con un’azienda già bene avviata e darebbe anche spazio alle nuove start up
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