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TRADATE / SARONNO – A Saronno da due anni non si nasce più, per la chiusura del reparto in ospedale; l’ostetricia del nosocomio “Galmarini” di Tradate va invece a gonfie vele.
“Sono tre anni consecutivi che il punto nascita dell’ospedale di Tradate va crescendo – commenta con un sorriso che esprime tutta la sua soddisfazione Fabio Ghezzi, direttore dell’Ostetricia e ginecologia e della Rete integrata materno-infantile dell’Asst Sette laghi – Quest’anno abbiamo raggiunto un risultato che è davvero un grande traguardo. Sono orgoglioso della mia squadra e del loro lavoro!“
607 i nati registrati nel 2021 all’ospedale di Tradate in un contesto generale di deciso calo della natalità: “Le nascite in Italia sono in continuo calo – continua Ghezzi – ma Tradate, come gli altri punti nascita della nostra Azienda, sono in crescita. E’ una conferma forte della loro capacità attrattiva, frutto di un lavoro che non si improvvisa ma che si costruisce nel tempo, con l’impegno quotidiano che ha consolidato una squadra vincente sotto tutti i profili: medici, infermieri, Oss, ma anche il resto dell’Azienda ospedaliera. Tradate può infatti contare anche su un punto nascita nuovo, completamente ristrutturato solo due anni fa e davvero accogliente“.
Ma i punti di forza di Tradate sono tanti: un’équipe competente e affiatata, l’integrazione strettissima con l’hub materno-infantile dell’ospedale Del Ponte di Varese, dati di attività che crescono non solo in quantità, ma anche in qualità, con la conferma per il terzo anno consecutivo come centro con il minor numero di tagli cesarei (7% a Tradate) in tutta la Lombardia (media al 22%)”
“Ringrazio Ghezzi e i suoi collaboratori – conclude il direttore generale di Asst Sette laghi, Gianni Bonelli – nemmeno la pandemia ha intaccato la qualità del loro lavoro: si sono impegnati il doppio, il triplo, per mantenere allo stesso livello di eccellenza il servizio alle coppie che hanno scelto Tradate per vivere il momento più importante della loro vita”.
02012022
Chiudendo il punto nascita di Saronno, negli ospedali vicini ci sono più nascite
Che l’ ospedale di Saronno non abbia un punto nascite, che è il minimo, è proprio una vergogna
Che l’ospedale di Saronno non abbia l’emodinamica è un problema. La gente muore, altro che le mancate nascite
Ma infatti! Mi aspetto che anche Garbagnate e Como abbiano visto un aumento: chi fa figli nella nostra zona non avendo più il reparto maternità nell’ospedale cittadino è obbligato a spostarsi per partorire!
Si parlò di chiusura temporanea per il covid, adesso le bugie vengono a galla, nel 2023 bisogna mandare a casa questi personaggi che ci penalizzano.
Ringraziamo tutti Regione Lombardia e la Lega per aver affossato l’ospedali di Saronno
Fondi spesso solo millantati
Personale carente, in quanto si offre contratti da “ridere”
Reparti chiusi
Solleciti dei Sindaci del bacino, beatamente “cestinati”
Ecc. ecc.
Finalmente un’analisi giusta come la proposta di mandare a casa che in questi ultimi decenni ha governato traendone grandi benefici economici
Grazie Lega a nome dei Tradatesi!
Il punto nascite di Tradate è sempre stato il top,ma anche quello di Saronno negli ultimi anni era eccellente.Probabilmente non era più remunerativo per alcuni, perciò usando la scusante pandemia hanno colto l’occasione per chiudere…. Vergognoso
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