Covid, lo sciopero degli studenti arriva anche nelle scuole superiori saronnesi
9 Gennaio 2022

SARONNO – Corre sulle chat di studenti, genitori ma anche insegnanti la notizia che lo sciopero degli studenti che vogliono un ritorno a scuola in Dad sia arrivato anche a Saronno e domani possa fare proseliti negli istituti del polo scolastico saronnese.
Tutto è iniziato con l’appello dei rappresentanti dell’istituto tecnico Mattei di Rho a cui è arrivato il sostegno degli studenti del Maggiolini e Cavalleri di Parabiago, Galilei, Bernocchi e Dell’Acqua di Legnano, Candiani e Crespi di Busto Arsizio e del Prealpi di Saronno.
I sostanza i ragazzi chiedono che “le prime due o tre settimane di scuola in Dad in modo far attenuare la curva dei contagi e per far vaccinare gli studenti che hanno la volontà di farlo”. Forte la presa di posizione dopo le preteste dell’anno scorso per una scuola solo “a distanza”. “Siamo disposti a rinunciare alla scuola in presenza per qualche settimana pur di garantire a tutti una maggiore sicurezza. Vogliamo tutelare il nostro diritto allo studio, ma anche quello alla nostra salute”.
Al momento non ci sono prese di posizioni ufficiali da parte degli studenti degli istituti saronnesi ma della possibilità di aderire all’agitazione di parla molto anche tra genitori e docenti.
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Commenti
Feste, cenoni a gruppi di 20/30 persone, folle nei centri commerciali (ne ho viste tante di foto su ‘Stato’ con affollamenti di ogni genere!!!) TUTTO OK. Ma per andare a scuola “mi preoccupo per la mia salute”… ma quante scuse patetiche pur di saltare verifiche ed interrogazioni!
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Verifiche ed interrogazioni ci sono comunque come l’anno scorso. Notizia di stamattina che oltre Trenord anche gli autobus hanno limitazioni perché molti autisti sono malati. Tu guarda che caso ?
Bravi, bravissimi, state a casa tutto l’anno. Pagelle e diplomi ve li fate portare a casa con il delivery?
E al pomeriggio che fate? Vi trovate tutti insieme allegramente?
Il diritto allo studio in presenza è una conquista che non va strumentalizzata e le regole in vigore per evitare contagi sono efficaci se attuate con scrupolosità. Lo sciopero di non entrare in classe che viene ventilano tra gli studenti non è condivisibile perché studiare in classe è paragonabile ad un qualsiasi lavoro e assentarsi è un abuso comportamentale scorretto.
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Sinceramente questo commento è bocciato in pieno.
Anche per il lavoro, laddove è possibile, viene raccomandato il lavoro a distanza (anche per la pubblica amministrazione). La didattica a distanza per alcune settimane in modo da evitare un picco dei contagi è tranquillamente possibile e non comporterebbe nessun grave danno, quindi la richiesta degli studenti è condivisibile al 100%.
Corretto, l’apertura delle scuole aumenterà i contagi moltiplicando i contatti sociali (autobus, treni, permanenza negli edifici scolastici di centinaia di studenti ogni giorno, etc)
Mi sembra una presa di posizione più strumentale che sostanziale. Mi chiedo quanti di questi studenti abbia fatto con la propria famiglia delle attività consentite ma potenzialmente a rischio durante le vacanze?
Cenoni, feste, weekend in montagna o all’estero… tutto legalmente consentito… così come tornare a scuola.
Na non si era detto che gli studenti volevano la scuola in presenza?
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infatti,noi la vogliamo,ma se dobbiamo andare a scuola,rischiando di ammalarci noi e le nostre famiglie,forse sarebbe più ragionevole aspettare che la curva dei contagi si attenui in tal modo da metterci nelle condizioni adatte per tornare a scuola in sicurezza
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Guardi sono pienamente d’accordo con lei, il problema è che la politica vi usa per tenere aperte le scuole
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Decisamente favorevole: bravi ragazzi!!!!!