Covid, quarantene, dad e l’infanzia persa: la riflessione di una mamma saronnese
20 Gennaio 2022

SARONNO – Una mamma saronnese condivide la propria situazione familiare alle prese con covid e quaratene con uno spunto di riflessione sulla Dad.
Per prima cosa riassume l’accaduto: “Prima di Natale io il mio compagno e nostro figlio abbiamo contratto il covid, per fortuna io e il mio compagno eravamo vaccinati (due dosi) e nostro figlio ha avuto come un influenza passata in pochi giorni. Abbiamo fatto 20 giorni di quarantena, poi negativizzarti abbiamo aspettato i risultati di Ats mai arrivati ne al mio compagno ne a mio figlio.
Finisce a quarantena (dopo risultato negativo molecolare) nostro figlio dopo 20 giorni di reclusione, ha ricominciato la scuola elementare.Felice di ritornare alla sua vita quotidiana con i suoi compagni, dopo 3 giorni di scuola, si presenta il primo caso covid, e facendo i controlli con i tamponi obbligatori si scopre che altri bimbi erano positivi, così scatta un altra quarantena”
Da questi fatti la sua analisi: “Trovo che tutto ciò sia assurdo, ma le scuole dovevano mettere l obbligo del tampone prima del rientro scolastico? Dopo le vacanze. facendo così… tutti a casa per 14 giorni. Penso che obbligando, costringendo i nostri figli piccoli a continue quarantene si violino i diritti del infanzia! Stanno perdendo la spensieratezza e anche qualità della didattica che scusate è fondamentale perché noi genitori, non ci possiamo sostituire alle maestre (ora mai sono 2 anni)”.
E conclude: “Fermo restando il rispetto per le persone che lottano e quelle che ci lasciano per colpa di questo maledetto virus, spero che lo Stato non faccia finta di essere cieco davanti a bimbi che vorrebbero vivere una vita, normale e serena. Forse è ora che cambino le disposizioni delle quarantene obbligatorie. Se dopo 7 giorni di quarantena i nostri bimbi risultano negativi è giusto che rientrino a scuola”.
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Commenti
Devono cambiare i calendari primo marzo, 31 ottobre con pausa ad agosto, il problema di presenterà anche l’anno prossimo
Fortunatamente o per impegno della classe (maestra, bambini e famiglie) ci siamo passati solo una volta ma vedovedcredo mio figlio e credo che questa situazione sia difficile sopratutto per i bambini.
Sono due anni di sacrifici e privazioni che secondo me non per colpa del covid ma per una situazione pregressa disastrosa.
Credevamo di stare bene invece poi arriva una virus e mette in luce tutte le nostre debolezze e tra le tante quella di non poter difendere i nostri bambini.
Il male da sconfiggere non è solo il covid ma anche quello che non funziona in questa società.
Sanità, scuola, eguaglianza.
Tornare indietro alla vecchia normalità sarebbe come aver buttato via questi due anni di sacrifici, compresi quelli dei nostri bambini.