Co-working, spazi per le associazioni e ristorazione: il recupero fattibile di Palazzo Visconti firmato da Bellini attende in Municipio
SARONNO – Da tempo ormai uno studio di fattibilità è pronto per essere condiviso con la città e concretizzato, restituendo Palazzo Visconti ai saronnesi. E’ lo spunto lanciato da Angelo Proserpio, presidente della Società storica saronnese, che nelle ultime settimane ha riacceso i riflettori sul dono fatto dall’associazione alla città e sulla necessità del coinvolgimento della comunità.
Ma partiamo dall’inizio. La Società storica saronnese, da sempre in prima fila per la tutela e la valorizzazione del patronio storico cittadino in tutte le sue forme, ha commissionato a proprie spese “uno studio di fattibilità preventiva ad Amedeo Bellini (progettista e professore emerito di Restauro archittonico al Politecnico di Milano).
Lo studio è stato completato ormai un anno fa e donato all’Amministrazione.
“Sappiamo che il progetto è stato gratito anche dai singoli componenti della Giunta – rilancia Proserpio – anche per questo chiediamo che venga pubblicamente presentato in una conferenza stampa in modo che sia reso pubblico lo studio ma anche l’impegno dell’Amministrazione per il recupero”.
Ma cosa propone il progetto disponibile sul sito della Società storica saronnese? Si ipotizza la realizzazione di sale di rappresentanza, una biblioteca di quartiere, spazi per le associazioni e anche per co-working. Non mancano spunti suggestivi come la creazione di un’attività di ristorazione e il coinvolgimento dell’Accademia di Brera. L’idea è quella di permettere ai saronnesi di vivere nuovamente Palazzo Visconti trovando servizi ma anche portando spunti e suggestioni. Evocativo il fatto che si vorrebbe trasformare il cortile in una vera e propria piazza cittadina. Tra i temi sul piatto anche quello di rendere il palazzo un bene comune “sfruttando il percorso che si facendo per l’ex Isotta Faschini”
“Anche per Palazzo Visconti è importante iniziare a restituire spazi e occasioni di fruizione alla città di parte dell’edificio – conclude Proserpio – da questo punto di vista è preziosa e interessante l’idea di utilizzare presto almeno il cortile dopo un intervento di messa in sicurezza e sistemazione che si spera passa essere finanziato dal bando a cui ha partecipato l’Amministrazione”.
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Commenti
Ho letto bene e infatti ho scritto una politica e non la politica, riferto al modo di fare che se anche non fosse l’amministrazione è uguale.
Palazzo Visconti è un piccolo gioiello che non ci si può permettere di lasciare nelle condizioni attuali. Gli affreschi presenti sulle volte dei locali più nobili meriterebbero di essere goduti dai saronnesi e non solo.
Il problema è reperire i soldi necessari: dallo studio effettuato si tratta di circa 13 milioni, che diventano 16 se si comprendono le aree esterne.
Come si auspica anche l’avv. Proserpio sarebbe bello trovare un benefattore che si assuma il rischio d’impresa, come ha fatto il dott. Gorla per l’ex Isotta. Ritengo infatti improbabile che il Comune possa trovare i fondi necessari.
Sono d’accordo. Purtroppo I beni storici sono poco considerati da tanti cittadini. Palazzo Visconti è l’unico bene storico di Saronno non ecclesiastico non ancora oggetto di attenzioni.
Vedo difficile trovare un benefattore, più facile trovare un acquirente privato che sistemi il palazzo secondo i dettami della sovrintendenza ai beni artistici.
Il comune introiterebbe del denaro per la cessione e sarebbe la fine del degrado di quella zona rendendo la città più attraente.
Il palazzo potrebbe anche essere visitabile 1 o 2 giorni all’anno da tutti nelle giornate del FAI, ad esempio.
Nulla da togliere a Proserpio , ma anche qui l amministrazione dove è ,a breve sarà primavera si spera in un risveglio dal letargo inverno
c’è un bando aperto, l’Avv Proserpio partecipi come tutti e che vinca la migliore proposta
Al bando deve partecipare il comune…
Il problema però è sempre quello: dove si trovano i fondi? Ben vengano i progetti, ma serve reperire i fondi necessari.
È vero quello che dicevano l’altra sera a report su rai 3, dal governo Berlusconi in poi è diventata una politica di proclami e continua pubblicità che in concreto poi mon si trasforma nella maggior parte delle volte.
Consiglierei di creare meno aspettative per non deludere la gente e non rischiare di perdere consenso elettorale.
Guardi che comunque qui non è l’amministrazione a fare proclami ma un’associazione che ha fatto a suo spese uno studio. Legga bene l’articolo.
Altro tema di campagna elettorale ingannevole.
Trovate prima i soldi che avete perso per la nuova Rodari. Lasciate perdere i progetti fantasy.