Ex Isotta, Lega: “Dov’è il progetto? Quale l’obiettivo commerciale?”
23 Marzo 2022

SARONNO – Continua a suscitare dibattito in città il progetto di rigenerazione urbana dell’area dismessa più grande di Saronno, quella della ex Isotta Fraschini di via Milano, 120 mila metri quadrati che dovrebbero diventare principalmente polo scolastico e museale. Ma la sezione cittadina della Lega ora chiede chiarimenti sul progetto definitivo. Questo l’intervento di Claudio Sala (foto sotto), consigliere comunale del Carroccio.

Il progetto sull’ex Isotta è davvero un’occasione per Saronno. Giustamente si parla spesso dello sviluppo legato alla area pubblica, il 60% del volume totale, ma in questo caso, approfondiamo il progetto che si sviluppa sull’area destinata al privato. Nel 40% dell’area che rimane privata i proprietari realizzeranno, legittimamente, edilizia. In conformità al Pgt oppure in variante. Se l’edificazione sarà conforme al Pgt nulla da eccepire: la volumetria a disposizione sarà utilizzata completamente per monetizzare l’investimento iniziale, come ogni bravo imprenditore deve fare.
Se invece si tratta di benefattori, potremmo avere la sorpresa di un’edificazione volumetrica inferiore ai diritti acquisiti. Se si andrà in variante allora il consiglio comunale dovrà esprimersi nel merito, assumendosi la responsabilità politica ed amministrativa. Ad oggi non sappiamo nulla del progetto edilizio: l’abile macchina comunicativa della società privata Saronno città dei beni comuni Srl fino ad ora ci ha raccontato il lato bello dell’operazione, tralasciando abilmente di raccontare alla città le future e legittime cementificazioni. Credo che il consiglio comunale abbia il diritto e il dovere di chiedere, già oggi, quale obiettivo commerciale si perseguirà da parte del privato.
Appartamenti di lusso, uffici direzionali, edilizia popolare, negozi, attività commerciali? Dove saranno ubicati i servizi? Scuole, asili, strade e parcheggi dove sono previsti? Come intende agire questa amministrazione: nell’interesse della città oppure lascia fare al privato? Un’ultima considerazione che potrà apparire scomoda per l’amministrazione: l’ex Isotta Fraschini è l’unica area che non prevede il blocco relativo all’insediamento di grandi centri commerciali di grandi superfici. È importante che il Sindaco e la sua amministrazione si facciano garanti che non sia inserita la possibilità di insediamento di un centro commerciale di grandi dimensioni. Il sindaco deve inoltre garantire che non vengano edificati solo edifici residenziali, ma si pensi anche ai posti di lavoro. Serve terziario avanzato, utilizzando almeno qualcuno dei grattacieli previsti per l’ubicazione di posti di lavoro e uffici. Sarebbe nel pieno interesse pubblico prevedere la realizzazione di un centro direzionale a ridosso della stazione e non in via Varese, per renderlo maggiormente fruibile attraverso i mezzi pubblici.
Claudio Sala – Lega Lombarda Saronno
23032022
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Commenti
Ma mi spiegate come mai tutti vi Accanite su questo progetto ?
Saronno sta avendo la possibilità di fare un salto di qualità si può trasformare da città dormitorio (morta tra palazzi centri commerciali arre dismesse e parcheggi w pagato) a città viva con grandissime opportunità
Questa finta politica che fino a ieri faceva costruire in arre dismesse condomini e supermercati non ha mai posto nessun vincolo vincolo ne pi natura del verde ne di natura paesaggistica ora tutto un tratto si sveglia con richieste di spazi per costruire un nuovo palazzo comunale ( di quella porcheria che abbiamo vosa ne facciamo ) di arre un parco verde ( il comune non riesce nemmeno a gestire quel poco verde della città pensiamo come potrebbe fare a mentre un parco )
Ma di cosa stiamo parlando
Mi sa che voi tutti uomini colti di politici di questo progetto
NON AVETE PROPRIO CAPITO UN BEL NIENTE
Tornate umili e persone pensanti per il BENE COMUNE di Saronno e dei suoi CITTADINI non di continuare a farvi comandare dai soliti costruttori cementificazione e avidi di interessi propri che tirano le file della politica solo per il loro portafoglio e non per il
BENE COMUNE di TUTTI
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Noi cittadini abbiamo capito che il progetto non c’è ancora, c’è solo il marketing.
Non capiamo cosa aspettano i proprietari a svelare le carte. Più aspettano più il progetto andrà in ritardo, altro che bene comune.
Per ora siamo solo alle promesse.
Leghisti quanto vi rode non aver potuto far edificare supermercati anche qui??
Avete voluto il PD? Prendetevi i grattacieli
Spero proprio che Brera ci ripensi.
Precisazioni:
– Saronno Beni Comuni non ha nascosto proprio nulla, i palazzi sono stati previsti fin dall’inizio!
– “È importante che il Sindaco e la sua amministrazione si facciano garanti che non sia inserita la possibilità di insediamento di un centro commerciale di grandi dimensioni”. Fino a due anni fa avete riempito Saronno di centri commerciali, ora temete che vi copino? Non sarà così, visto che ce ne sono già abbastanza. Poi basta guardare il masterplan o informarsi un minimo per verificare che non sono previsti supermercati.
– Questa area è PRIVATA e Gorla ha detto di non essere un benefattore ma di voler rientrare nell’investimento, senza variazioni al PGT, come ha dichiarato Gorla. Mi spiegate in quale modo si potrebbero recuperare i soldi per l’acquisto del terreno per i costi delle bonifiche senza costruire qualche palazzo? Pensate che Brera o qualche altra università sia disposta a pagare milioni di € per trasferirsi a Saronno?
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Forse Brera no per rispondere alla sua domanda. Perché non sognare una “succursale” della Pinacoteca di Brera. Forse qualcuno disposto a investire in cultura con riscontro positivo sull ‘ indotto turistico della città si troverebbe. Ma si sa l’arte non fa business. Più facile non far soffrire gli immobiliaristi saronnesi.
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A Saronno manco una paninoteca altro che pinacoteca di brera, cerchiamo di essere seri
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Importante per i proprietari, che parlano, parlano, ma non hanno ancora depositato niente di ufficiale in Comune e pretendono di fare quello che vogliono
Memoria cortissima, ma grande faccia tosta. Come fate a scrivere queste cose? Almeno ditele e basta..
le parole volano ma gli scritti restano e vi perseguiteranno per secoli..
Beh se proprio vogliamo dirla tutta in questo caso è il privato che sta gestendo il tutto con il silenzio di questa amministrazione, non so quale dei due mali sia il migliore
rosicate pure ma intanto finalmente su quell’area qualcosa si muove e siamo sicuri che non nascerà un nuovo supermercato
Come chiarito dal comunicato dell’ing. De Marco il Piano Attuativo , tra l’altro in variante al PGT che prevede un unico comparto con la proprietà a sud dell’Isotta per complessivi mq 190.000 circa, dovrà essere approvato in Consiglio Comunale.
Anche se si vuole ridurre l’intervento alla sola Isotta , la proprietà deve cedere al Comune , si spera concordando con lo stesso e non IMPONENDO , il 50% a standard + il 10% per edilizia sociale e quindi complessivamente il 60% dell’area di sua proprietà ( consiglierei di andare a vedere sul sito del Comune il Piano Attuativo ” CANTONI” dove sono state rispettate tutte le regole e le dimensioni del verde sono quelle di un parco )
Le destinazioni funzionali sono residenziali per il 40% +20% (eventuali) e il 40% Non Residenziali , ma sembra che le scelte fatte dalla proprietà dei “BENI COMUNI” siano intoccabili e definitive e il Sindaco deve solo ratificarle.
Le varianti al pgt x cemento e supermercati a gogo le avete fatte voi.
Per cui vi conviene solo tacere e aspettare l’avanzare di questo importante progetto per Saronno che grazie a Dio non gestite voi
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Che commento inutile quanto ignorante ( nel senso che ignora) . Tutti i supermercati costruiti a Saronno sono in linea con il pgt a marchio PD -Porto, che piaccia o no.
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Basta balle x i supermercati il pgt lo avete sottoposto a varianti da voi presentate e votate. Poi oltre il pgt c’e’ un minimo di buonsenso dico 5 altri supermercati a fronte di popolazione invariata!!!
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Il collega anonimo mente sapendo di mentire o scrive senza sapere.
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Cattivone, Saronno meritava altri 5/6 supermercati … Giusto per aiutare i piccoli commercianti