Obiettivo Saronno: “Il Commercio continua ad essere Cenerentola. Dopo il pasticcio dehors, si sta pensando agli eventi estivi?”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno in merito al commercio in città.
La data del 1° aprile ha segnato l’inizio di un ritorno ad una quasi normalità anche per molte attività commerciali, che hanno vissuto gli ultimi due anni in situazioni di forte incertezza, tra chiusure improvvise e prolungate e riaperture con forti limitazioni. La crisi del commercio ha sicuramente cause precedenti a quelle dovute alla pandemia, che non ha fatto altre che rafforzare il trend già in atto degli acquisti on-line.
Chiaramente non è la politica a dover entrare nel merito delle logiche di marketing e vendita adottate dai singoli commercianti per superare queste problematiche, ma come Obiettivo Saronno ci siamo sempre posti tra le nostre priorità di lista civica cittadina quella di far tornare Saronno ad essere una città di commercio fiorente ed un riferimento per tutta la zona, come era fino ad un decennio fa.
Trascorso ormai più di un anno e mezzo dall’ insediamento della Giunta – con un cambio di assessore al Commercio dopo nemmeno un anno di governo – non sembra esserci però nulla di nuovo sotto il sole del sindaco Airoldi, con l’assessorato al Commercio (sempre unito a quello – pesantissimo – al Bilancio) che Cenerentola era e Cenerentola è rimasta nella lista di priorità del primo cittadino e dei suoi più stretti collaboratori. Fatto salvo per una serie di visite promozionali presso gli esercenti – documentate da ampia attività fotografica sui social del Comune – prima in compagnia dell’assessore Domenico D’Amato ed ultimamente del sindaco da solo – non risultano pervenute altre attività in favore del commercio cittadino. Anzi, in tutto questo si è inserito anche il pasticcio dei dehors “straordinari” concessi in periodo covid, i cui permessi sono stati prontamente revocati già lo scorso dicembre, senza attendere la proroga del Governo che è prontamente arrivata ad inizio gennaio. Gli esercizi che erano stati obbligati a smantellare i dehors hanno ricevuto la possibilità di ripristinarli solo a seguito di un comunicato pubblico di Obiettivo Saronno, che denunciava l’accaduto, decreti governativi alla mano.
Obiettivo Saronno crede fortemente che la sfida principale da vincere per un’Amministrazione sia quella di rendere nuovamente la città attrattiva, sia per i saronnesi, sia per chi arriva da fuori e deve scegliere se venire a Saronno o andare altrove. Sorvolando sulla pessima gestione del calendario per le luminarie natalizie, con tutti i consueti rimpalli di responsabilità, vogliamo immaginare che l’Assessore al Commercio sia già da tempo al lavoro sulle proposte per la bella stagione, ora che anche tutte le limitazioni causate dalla pandemia stanno andando a decadere e non forniranno più facili scusanti. Ad ora, i pochissimi eventi programmati nella città sono stati organizzati dall’assessorato alla Cultura, a riprova del fatto che la richiesta avanzata da Obiettivo Saronno di accorpare il Commercio alla Cultura, invece cha al Bilancio, non era poi un’idea così stramba.
Ecco un veloce riepilogo delle proposte di Obiettivo Saronno pubblicate nel nostro programma elettorale e poi presentate a più riprese sia all’assessorato al commercio che nei gruppi di lavoro, nelle commissioni e negli interventi in consiglio comunale:
- Attenzione concreta e fattiva al Distretto Urbano del Commercio, in particolare dando supporto alla funzione primaria per cui è nato, ovvero la partecipazione ai bandi dedicati.
- Attivazione dello Sportello del Commerciante, come interfaccia tra Ufficio commercio e le attività, con funzioni di supporto e comunicazione per le pratiche burocratiche, le normative, gli eventi.
- Studio e progettazione attraverso elementi urbanistici e di arredo urbano di una diversa canalizzazione del flusso pedonale – oggi concentrato prevalentemente tra Corso Italia e Via san Cristoforo – per integrare nel flusso pedonale e dello shopping anche altre vie cittadine, che si stanno desertificando, sebbene limitrofe al centro storico. A tale scopo possono contribuire anche percorsi ed installazioni, quali ad esempio il percorso delle panchine artistiche, proposto più volte da un nostro concittadino attivo nella vita culturale saronnese.
- Studio di una gestione dei parcheggi legata alla gratuità (in alcune fasce orarie o periodi) per chi acquisterà presso le attività commerciali aderenti al progetto.
- Parziale detassazione delle imposte comunale per le attività diligenti che parteciperanno proattivamente alle iniziative ed agli eventi proposti dall’Amministrazione e che contribuiranno al miglioramento del decoro e dell’estetica urbana nei pressi della propria attività.
Alcuni di questi punti richiedono tempo e studio, altri sono più velocemente realizzabili.
Obiettivo Saronno guarda al futuro e cerca sempre soluzioni attuabili per il bene della città. Per questo serve una strategia comune, focalizzata alla valorizzazione del territorio, con una partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti ed un impegno forte dell’Amministrazione a snellire la macchina burocratica ed i tempi di risposta alle attività.
È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatasapp e Telegram de ilSaronno.
Per Whatsapp aggiungere il numero + 39 3202734048 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio “notizie on”
Per Telegram cercare il canale @ilsaronnobn o cliccare su https://t.me/ilsaronnobn
Lascia un commento
Commenti
Fallimento totale
Il commercio lo risolleva il nuovo assessore
Ma se dal DUC.vi hanno cacciato via!
L’amministrazione per agevolare il commerciante nel rivolgersi all’ufficio commercio dovrebbe creare un nuovo servizio: lo sportello del commerciante.
Qualche domanda:
1) perché il commerciante non può rivolgersi direttamente all’ufficio commercio?
2) ma ObSar sono gli stessi che ora come mantra usano “ci sono pochi dipendenti comunali”? Sfugge come l’amministrazione comunale dovrebbe prendere un impiegato e metterlo a fare da filtro con l’ufficio commercio: mi sembra una inutile sovrastruttura.
3) se il commerciante ha difficoltà può rivolgersi alla propria associazione di categoria che, guarda un po’, fa da filtro tra il singolo commerciante e l’istituzione comunale.
Mi pare che la proposta dello sportello del commerciante sia del tutto inutile.
I bandi sono un tema centrale per ObSar: necessità di parteciparvi, vittoria (non finanziamento: vittoria), perdita di finanziamento.
Anche sul commercio i bandi sarebbero una panacea. Non è tuttavia chiaro chi dovrebbe gestire questi bandi, specie contando che il personale dell’ufficio commercio è all’osso. Quindi secondo ObSar: una o due persone al commercio, una allo sportello del commerciante. Tre persone che si dovrebbero sommare agli operai (quanti ne servono? 3 bastano?), ai tecnici (almeno 4), all’ufficio bandi (una o due persone), all’ufficio sport (una persona), alla polizia locale (penso un ufficiale e quattro agenti). Siamo a 18 assunzioni. L’amministrazione ne ha in programma 19.
Poi resta che la ragioneria comunale è al collasso. Per fare una carta d’identità impiego mesi. Servizi sociali in difficoltà. Ufficio verde anche.
Insomma al cittadino resta che “scrivo e nessuno mi risponde”.
Oltre a ciò aumentando le assunzioni si riduce la capacità di spesa e con essa le manutenzioni e le partecipazioni a bandi in quote di autofinanziamento: tutto ciò contrasta con la panacea dei bandi.
Anziché dare proposte settoriali spesso in conflitto le une con le altre, ObSar farebbe forse meglio ad analizzare il problema nel complesso, cosa che fino ad ora non ha mai fatto.
Più interessante la detassazione.
Quali tasse si vorrebbero ridurre? Perché è facile dire “detassazione”, ma difficile dire cosa togliere/scontare e come rifinanziare l’ammanco in bilancio.
Non capisco poi come si abbina il “commerciante diligente” (cioè quello che segue l’amministrazione) con “Chiaramente non è la politica a dover entrare nel merito delle logiche di marketing e vendita adottate dai singoli commercianti per superare queste problematiche”.
Mi sembra un insieme di pensieri più simili al brainstorming che a proposte (il che presuppone siano pensate e calate sulla città).
Commento ottimo!!! Aggiungo solo che bisognerebbe diffidare di chi urla ai 4 venti soluzioni facili per problemi complessi: o non hanno idea di quello che dicono oppure sono solamente degli affabulatori acchiappavoti (o entrambi…)
E soprattutto chi dice che il Commercio non stia già lavorando con la Cultura? Mah.
Belle proposte, peccato che il programma di Obiettivo Saronno non è stato votato dai saronnesi! Quindi non ha molto senso che facciate ripassare a tutti i cittadini i punti del vostro programma! Fatevene una ragione.
Permanente
Ma i palazzi del logo di ob saronno sono quelli dell’Isotta? Hahahahahha
“Studio di una gestione dei parcheggi legata alla gratuità”: iniziate a pensare che se vado in un centro commerciale il parcheggio è sempre gratuito, anche se non acquisto. Fate due conti sul perchè il commercio va così male e sul perchè continuano a nascere centri commerciali grandi o piccoli (vedi Tigros, Aldi, nuovo supermercato zona Matteotti)
Chi continua a pensare che la crisi dei negozi tradizionali si possa risolvere con il parcheggio gratuito è rimasto a 30 anni fa ed inoltre evidentemente non sa che anche i centri commerciali sono in crisi