25 aprile, Attac Saronno: “Per un 25 aprile senza armi, che ripudi davvero la guerra”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Attac Saronno distribuita oggi durante le celebrazioni del 25 aprile.
L’attacco sferrato alla Costituzione Italiana dai poteri economico-finanziari che governano il Paese attraverso il banchiere Draghi, con il sostegno di quasi tutti i partiti (fascisti inclusi) è portentoso e vigliacco quanto la guerra di invasione condotta dal governo russo nei confronti dell’Ucraina.
Per l’ennesima volta si chiede agli italiani, maggioritariamente contrari, di digerire l’ennesima violazione dell’articolo 11 della nostra carta fondativa, per partecipare ad un conflitto armato che non coinvolge né il nostro territorio né un nostro alleato. Per ottenere questo obiettivo è sceso in campo con l’elmetto in testa un esercito di sedicenti intellettuali, giornalisti e conduttori televisivi.
Tutti costoro, invece di ricordare il significato profondo del ripudio della guerra sancito dalla Costituzione e chiedere con forza l’apertura di veri negoziati da parte del nostro governo e dell’Unione Europea, si accodano agli interessi degli USA (che da lontano lucrano sul gas) e della NATO (che è tra le cause storiche dell’attuale situazione con la sua dissennata espansione ad Est), promuovendo il sostegno alla guerra da parte dell’Italia.
Sostegno che solo formalmente non equivale alla entrata in guerra vera e propria, non solo per l’utilizzo già iniziato delle basi USA e NATO presenti sul nostro territorio nazionale, ma anche per la militarizzazione dell’economia, dell’informazione, della società cui stiamo assistendo.
Inviare armi al governo e alle milizie ucraine significa fomentare la guerra e rinunciare ai negoziati di pace, che ormai solo Papa Francesco resta ad invocare tra i grandi leader mondiali.
Tutto questo è inaccettabile.
Non ci sono soldi per scuola, sanità, lavoro, pensioni, servizi pubblici, ma si trovano sempre per aumentare le spese militari, poco cambia se da ora o tra qualche anno.
E, di fronte alla crisi energetica determinatasi in questo contesto, invocare la continuità del ricorso alle energie fossili anziché accelerare sulla vera transizione ecologica (quella senza gas e nucleare), come anche l’Onu ritiene improrogabile, significa peggiorare ulteriormente la crisi ambientale, che si somma alla pandemia e alla guerra, oltre alla crisi economico-finanziaria in cui versiamo ormai da 15 anni.
Queste sono le decisioni che ci propinano, in modo sempre più autoritario, i governi nostrani, promotori di un fallimentare e anti-umano modello di economia, finanza e società, precipitando le persone – soprattutto i giovani – in un’angoscia sempre più profonda e il nostro pianeta verso la catastrofe climatica.
Bisogna invertire la rotta, abbandonando l’economia del profitto per approdare ad una società della cura
Noi ci stiamo provando, insieme a 400 gruppi e associazioni italiane e oltre 2000 attivisti disseminati nei territori: uniamoci contro la rapina del nostro futuro attuata da chi governa il Paese e il mondo! Uniamoci!
ATTAC% SARONNO
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Commenti
bello fare il pacifista in una nazione libera. perchè non andate davanti ai carri armati di putin e cercate di fermarli con le vostre chiacchiere
Putin bombarda, stupra e massacra e la vostra proposta è quella di chiedergli gentilmente di smettere?
Ma siete seri?
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Concordo con lei, le darei delle armi, una pacca sulla spalla e la manderei a resistere e combattere contro l’esercito russo se è d’accordo.
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È un’idea meravigliosa. Tuttavia mi aspetterei di trovare voi tra Dombads e Kiev che, con striscioni e fischietti, cercate di convincere i soldati russi a tornare in patria.
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Mentre tu guardi da lontano passivamente il compimento di quanto detto sopra.
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Adesso si che posso celebrare il 25 aprile… come avrei fatto senza?
Il 25 Aprile e’ della Resistenza non della desistenza arrendevole.
Free Ucraina, che resiste a un criminale invasore!