Paladozio inadeguato: Saronno Volley sale in A3… e deve emigrare
SARONNO – In città ci risiamo: copione già visto, club sportivi che centrano, o vogliono centrare obiettivo prestigiosi e… sono costretti a trasferirsi altrove per l’inadeguatezza delle strutture saronnesi. Ora il caso della Pallavolo Saronno, che ha appena conquistato la vittoria nel campionato maschile di serie B. Ottima notizia, ma c’è già una certezza, che sa di grossa delusione per gli appassionati locali: la “casa” del Saronno – ovvero il Palasport Dozio di via Biffi – non è omologabile, neanche in deroga temporanea, per il campionato di A3. In particolare, il tetto è troppo basso, mancano una cinquantina di centimetri d’altezza.
Mentre la Pallavolo Saronno si sta guardando attorno, c’è l’ipotesi di spostarsi al palasport di Gerenzano che andrebbe benissimo oppure in Brianza, ci sono investimenti (come la sorta di “var”, indispensabile in A3) che la società dovrà dunque fare al di fuori di Saronno. Si potrà mai vedere la serie A a Saronno? Non c’era davvero modo di giocare in città? Le ambizioni di salto di categoria del club sono di lunga data, c’era da aspettarsi che prima o poi questo traguardo fosse raggiunto ma il palazzetto dello sport comunale ha da sempre le stesse magagne. Per rispettare i regolamenti, si dovrebbe rimuovere il fondo (che comunque deve essere rifatto, perchè ormai molto datato) e scavare quanto basta: opera non ciclopica ma mai pianificata dal Comune in un Paladozio dove non c’è neppure il bar e, caso più unico che raro, in tribuna non ci sono i servizi igienici, chi deve andare in bagno deve usare quelli adiacenti gli spogliatoi al piano inferiore dove il pubblico, in teoria, non potrebbe neppure entrare.
Insomma, dopo anni di immobilismo, e considerando che ora ci sono anche i fondi del Pnrr a disposizione, volendo qualcosa sì, si potrebbe fare, magari anche in tempi ristretti. Ma non dipende dalla Pallavolo Saronno bensì dal Comune.
10062022
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Commenti
Scrivere “scavare quanto basta” e “opera non ciclopica” per un lavoro architettonico/ ingegneristico equivale a scrivere in campo sportivo che non ci vuole molto per la Volley ad arrivare in serie A.
Ormai vale tutto…?
Ovvio che e’ colpa di Airoldi. Come pure l’inadeguatezza del palazzo comunale, i 5 nuovi supermercati che ammazzano i negozi di prossimita’, la chiusura della Pretura, il traffico di attraversamento, l’inquinamento del torrente Lura……e quant’altro passi per la vostra fertile immaginazione (compresa quella della redazione di questo “giornale”)
Grazie Lega!
Ma cosa c’entra la Lega ?!?
Imbarazzante..
Palazzetto Dozio progettato 40 anni fa a cosa serve dire che manca il bar o il soffitto e basso, non credo sia una colpa di questa o le precedenti amministrazioni.
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Più che altro mancano i servizi igienici…
Penso che una soluzione ci sarebbe. Creare un VERO palazzetto dello sport nelle aree di prossima dismissione. Un progetto vero, che sia ad impatto ambientale zero (pannelli solari, coibentazioni, ecc…). Magari approfittare per realizzare nella stessa area una piscina con vasca adatta alle competizioni più importanti. I fondi ci sarebbero, penso, tra Olimpiadi e l’Europa. Con la vicinanza alla stazione Saronno potrebbe persino attirare società sportive.
Signora Giudici ci spieghi:
articolo non firmato, quindi sono “dichiarazioni” della Pallavolo Saronno?
Il palazzetto ha qualche anno e non penso con il tempo si sia ritirato in altezza, pertanto chi mira in alto i regolamenti sicuramente li conosce e pertanto il problema sia datato.
Abbassare il piano palestra “non è un’opera ciclopica”….grande esperti di edilizia a IlSaronno!
Saronno “Città” non ha un palazzetto decente ma lo ha “il paese” di Gerenzano…?!?!
Che vergogna!