Patronale, l’incendio “super rapido” del pallone e “il sapore di Saronno” dell’anniversario di monsignor Barone
SARONNO – Una fiammata ha divorato in pochi secondi il pallone di ovatta rinnovando la tradizione saronnese della patronale.
Stamattina alle 10 il momento saliente della celebrazione dei santi Pietro e Paolo a cui è dedicata la Prepositurale. Presenti le autorità militari e civili (il sindaco Augusto Airoldi con il vicepresidente del consiglio comunale Francesco Licata che ha indossato la fascia biancoceleste) gli assessori Gabriele Musaró, Laura Succi i consiglieri Mauro Lattuada Roberta Castiglioni, e Pier Angela Vanzulli.
A presiedere la celebrazione monsignor Antonio Barone che ricorda i 65 di sacerdozio iniziati facendo il coadiutore a Saronno. “In tutta la mia attività di religioso c’è sempre stato un sapore di Saronno perché qui ho imparato tanto dalla comunità e dagli altri religiosi con cui ho collaborato. Anche quando sono andato in Africa ho portato la mia esperienza saronnese”
È stato invece il prevosto monsignor Claudio Galimberti a ricordare gli altri anniversari dei religiosi che hanno partecipato alla messa compreso “padre Gianluca che celebra i 15 giorni di sacerdozio”.
Nell’omelia monsignor Barone ha parlato anche attualità come del dramma della guerra in Ucraina alle sue esperienza come quella di prevosto a Tradate. Alla fine della messa il religioso ha consegnato ai fedeli un’immaginetta in ricordo dell’anniversario.
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