Notte bianca delle chiese aperte: la Prepositurale e San Francesco conquistano i saronnesi
SARONNO – E’ stata una scommessa vinta l’iniziativa “Notte bianca con le chiese aperte” dei Cantastorie. Gli edifici che sono rimasti aperti fino alle 23 per mettere in mostra i propri tesori sono stati due: la Prepositurale e la chiesa di San Francesco.
Tre le guide in ogni chiesa che accompagnavano i visitatori tra le naveta. Le visite avevano una durata di 45 minuti circa e quella della Prepositurale includeva anche una visita all’archivio dove Andrea Germi, portavoce di Cantastorie, mostrava diversi documenti in grado di raccontare la storia di Saronno. Le visite si sono susseguite dalle 21 alle 23,30.
I partecipanti sono stati circa 60 in Prepositurale e una ottantina in San Francesco. I volontari hanno coordinato le presenze e risposto a tutte le domande e curiosità dei prsenti.
L’iniziativa si inserisce nel progetto “Chiese aperte” che proseguirà fino ad ottobre. Tra gli eventi previsti c’è anche la realizzazione di un podcast (che dovrebbe partire a settembre) e il proseguimento della digitalizzazione dei documenti.
Tra le associazioni che hanno collaborato si segnalano la Comunità pastorale, la fondazione Daimon che ha contribuito a digitalizzare parte dell’archivio e Ascom per il patrocinio.
Grande soddisfazione da parte dei partecipanti e anche di volontari.
(foto archivio)
È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatasapp e Telegram de ilSaronno.
Per Whatsapp aggiungere il numero + 39 3202734048 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio “notizie on”
Per Telegram cercare il canale @ilsaronnobn o cliccare su https://t.me/ilsaronnobn
Lascia un commento
Commenti
Ormai le chiese sono solo musei da visitare, non luogo di culto sacro
E gli asini da tastiera secondo cui ai saronnesi non piacciono le proposte culturali, dove sono?
Bene anche questi eventi, anzi benissimo, ma tocca rendersi conto che su eventi di piazza che sanno convolgere centinaia di saronnesi e far convogliare a Saronno centinaia di cittadini limitrofi non ci siamo proprio!
Purtroppo il grande limite del calendario estivo saronnese.
Ah, quindi i saronnesi sono interessati agli eventi culturali?