Debutto dei nuovi Caravaggio a Saronno e Tradate: queste le corse per “provare” i nuovi treni
MILANO – SARONNO – I treni Caravaggio iniziano a circolare anche sulla rete Ferrovienord: da oggi, lunedì 5 settembre, due nuovi convogli sono entrati in servizio sulla linea Milano Cadorna-Varese Nord-Laveno Mombello Lago, su cui effettuano sei corse al giorno.
Ieri mattina in stazione non sono sfuggiti al Comitato viaggiatori tpl nodo di Saronno. (qui il video)
È la prima volta che la stazione di Milano Cadorna accoglie i convogli di ultima generazione. A cinque carrozze con 570 posti a sedere, i Caravaggio accolgono i passeggeri in ambienti accessibili e confortevoli, grazie a sistemi di climatizzazione autoregolati e di illuminazione LED, a prese elettriche e USB utili per la ricarica dei dispositivi mobili.
A oggi sono 67 i nuovi treni in servizio, dei 222 acquistati da Regione Lombardia per il servizio ferroviario regionale, a fronte di un investimento complessivo di 2 miliardi di euro.
Le corse effettuate dai nuovi convogli
Sulla linea Milano Cadorna-Varese Nord-Laveno Mombello Lago i Caravaggio effettuano le seguenti corse.
Da Milano Cadorna
10017 Milano Cadorna 7.39-Varese Nord 8.40
10073 Milano Cadorna 18.39-Varese Nord 19.40
2075 Milano Cadorna 19.09-Laveno Mombello Lago 20.53
Da Varese Nord/Laveno Mombello Lago
2014 Laveno Mombello Lago 5.38-Milano Cadorna 7.22
10032 Varese Nord 9.20-Milano Cadorna 10.22
12082 Varese Nord 20.50-Milano Cadorna 21.52
I dettagli sulle corse e le informazioni sui nuovi treni sono disponibili sul sito trenord.it e l’App.
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Commenti
Piccolo aneddoto: ieri 5 settembre, alle 19:35 sono “sbarcato” a Saronno dopo aver viaggiato con il magnifico nuovo treno. Ero al telefono e quando ho chiuso la chiamata mi sono accorto che da un’altra “carrozza” una ragazza in sedia a rotelle stava cercando di scendere sulla banchina del binario. E’ riuscita nel suo intento solo perché aiutata da un paio di dipendenti Trenord in servizio sul treno, che stavano sacramentando per il malfunzionamento di una porta attigua della medesima carrozza. L’hanno aiutata sollevando la sedia a rotelle e la ragazza, permettendole di “sbarcare” sulla panchina: il predellino del treno è infatti più basso, credo di una decina di centimetri, rispetto alla banchina del binario. E da sola la ragazza non avrebbe potuto abbandonare il treno. Aggiungo che un giovane di colore, in sella ad una mountain bike, ha urtato la sedia a rotelle di proposito, forse infastidito dall’ingombro della stessa sulla banchina del binario. Ho accompagnato la ragazza all’ascensore della banchina, che le ha permesso di lasciare la stazione. Per fortuna, funzionava. Trenord, tu che tutto puoi, puoi realizzare treni fruibili anche da chi non è fortunato come noi?