Terra Mater, anche studenti e prof alla conferenza sull’economia circolare
SARONNO – Si è tenuto all’interno della rassegna Terra Mater la conferenza dello scorso venerdì sera sulle risorse minerarie ed economia circolare.
Alla presenza di una settantina di persone, tra le quali anche alcuni studenti e professori del liceo Legnani, è iniziato il ciclo di conferenze per approfondire il tema delle emissioni di co2 in atmosfera, del cambiamento climatico e delle soluzioni a disposizione dei cittadini.
“Risorse minerarie ed economia circolare: quale futuro per l’Italia e per il mondo” era il tema proposto dalla conferenza. Sono intervenuti i relatori Giovanni Grieco, geologo esperto in estrazioni minerarie, dell’università di Milano, e Andrea Urbinati, esperto di economia circolare, dell’università Liuc di Castellanza.
Dopo l’introduzione di Giuseppe Uboldi, dell’associazione saronnese L’Isola che non c’è, il professor Grieco ha analizzato alcuni dati importanti per inquadrare il contesto: facendo una proiezione fino al 2100, la crescita demografica si stabilizzerà, ma la crescita dei Pil nazionali e la conseguente maggior capacità d’acquisto farà in modo che la richiesta di beni di consumo crescerà significativamente.
“I metalli necessari per creare i beni – ha affermato Giovanni Grieco – sono circa sessanta, ne avremo abbastanza per soddisfare la domanda? La tecnologia a nostra disposizione consente di affermare che non avremo penuria di materie prime; il problema verte però sui costi di estrazione: è quindi necessario smettere di essere dipendenti da paesi stranieri per la fornitura di materiali.”
“Per questa ragione la comunità europea sta finanziando progetti affinché i Paesi aderenti studino i siti di vecchie miniere chiuse per capire innanzitutto quali materiali un tempo sconosciuti – ma ora cruciali per la produzione moderna – si trovano, e se è possibile riprendere le estrazioni a livello locale.”
“Sarà possibile limitare le importazioni e contemporaneamente l’impatto ambientale delle attività estrattive locali e del consumo di materie prime?” si è chiesto il geologo, “Sì, con un giusto equilibrio con l’economia circolare”.
Ha proseguito Andrea Urbinati esaminando i concetti chiave dell’economia circolare e facendo degli esempi pratici di aziende che la hanno introdotta nel proprio sistema produttivo. “L’economia circolare ha un valore economico, crea profitto, per questo il riuso dei materiali va inserito nello stesso ciclo produttivo.”
Dopo uno scambio ricco con i presenti, la considerazione finale che ha trovato tutti d’accordo sta nel “cambiare il paradigma”: il sistema economico deve uscire dalla mera logica del profitto, che spinge su quel consumo sfrenato che genera rifiuti ed emissioni di co2 in atmosfera; l’economia deve tornare alla missione scritta nella sua etimologia: cura della cosa comune.
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Ma nessuno sceglie di vivere in caverna e vivere di cacciagione. Chissà perchè