Emorroidi, cosa sono e come si curano
20 Ottobre 2022
Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto vascolarizzato e connettivo, situati nel canale anale. Ricoprono un’importanza fondamentale quando c’è da mantenere la continenza fecale. Nell’immaginario collettivo, le emorroidi vengono intese come la patologia emorroidaria, consistente nella dilatazione del plesso emorroidario che, spesso, arreca tutta una serie di dolori e di fastidi.
In linea di massima, la dilatazione del plesso emorroidario non comporta dolori finché non si registrano infezioni, erosioni della mucosa, perdita di secrezioni o formazione di trombosi. A fronte di prolasso delle emorroidi attraverso l’ano, la situazione si complica, perché si registra l’edema a spasmo dello sfintere. C’è perciò bisogno di intervenire prima possibile.
- Rimedi
L’approccio terapeutico farmacologico si rivela molto utile nella cura e nel trattamento delle emorroidi, perché può evitare trattamenti ambulatoriali o chirurgici, necessari solo a fronte di complicazioni evidenti.
Il trattamento farmacologico verte attorno al ricorso a clismi, supposte e pomate a base sia di anestetici locali sia di cortisonici. Il loro scopo è quello di alleviare la sintomatologia, grazie alla presenza di principi attivi di sostanze di origine naturale e di anestetici, deputati ad alleviare il dolore. Esistono diversi farmaci da banco per il trattamento delle emorroidi: chiedi consiglio al tuo farmacista di fiducia o, in alternativa, prova a cercare nel sito della farmacia online DocPeter alla pagina dedicata ai rimedi e al trattamento delle emorroidi: https://www.docpeter.it/farmaci-da-banco/problemi-intestinali-e-emorroidi/emorroidi
Nello specifico, le pomate decongestionanti sono utili nell’alleviare i sintomi di una patologia emorroidaria ancora allo stadio iniziale. A fronte dei primi fastidi, infatti, non è il caso ancora di optare per i farmaci cortisonici. Questi ultimi sono ad applicazione topica e vengono apprezzati per il loro potente effetto di tipo antinfiammatorio.
Tra gli anestetici locali più comuni vi sono la chetocaina, la benzocaina, la lidocaina, la tetracaina, la benzocaina, la dibucaina e Pramoxina cloridrato. A cosa servono? A diminuire l’eccitabilità delle membrane cellulari. Questi ultimi, ugualmente ad applicazione topica, agiscono limitatamente al sintomi di riferimento, ma non interagiscono con la causa originaria.
Tra le pomate a base di principi naturali, meritano una menzione speciale gli estratti a base di achillea, di calendula, di malva, di rusco, di ippocastano e di amamelide. La presenza di Saccharomyces cerevisiae si dimostra utile nel velocizzare in maniera evidente la risoluzione della patologia emorroidaria. In genere, comunque, le pomate per emorroidi non presentano né controindicazioni, né tanto meno effetti collaterali particolarmente rilevanti.
C’è poi il gel di aloe vera, noto per proprietà lenitive, astringenti, riepitelizzanti e antinfiammatorie davvero uniche. L’elicriso, invece, si lascia apprezzare per proprietà antidolorifiche e decongestionanti. Lo stesso dicasi per l’iperico che può contare su proprietà disinfettanti e cicatrizzanti. Non a caso, a fronte di emorroidi sanguinolenti, si dimostra un ottimo rimedio naturale. L’olio di jojoba, poi, esercita le stesse funzioni, ma con capacità emollienti e antiossidanti decisamente superiori alla media. Merito della presenza di vitamina E. Lo stesso dicasi per il burro di Karité.
Altre pomate valide sono quelle a base di menta e di eucalipto che hanno il merito di esercitare un effetto rinfrescante immediato.
Passando agli antinfiammatori di natura steroidea, decisamente utili al caso, è opportuno citare l’idrocortisone acetato, il fluocinolone e il desametasone: il loro scopo primario è quello di ridurre l’infiammazione.
Ugualmente validi nel contrastare con efficacia la malattia emorroidaria sono anche i farmaci e gli integratori ad azione orale. Il Daflon e il Venoruton, ad esempio, hanno lo scopo di migliorare l’insufficienza venosa e di aiutare la circolazione, agendo in modo diretto sul plesso emorroidario. Gli effetti di questi integratori si vedono nel medio termine.
- Prevenzione
In caso di emorroidi, la prevenzione è di fondamentale importanza. Punto di partenza è sempre quello di una dieta equilibrata e bilanciata, di un’alimentazione sana e genuina, basata sull’assunzione dei giusti quantitativi di frutta, verdure e fibre, e del regolare esercizio fisico: il movimento, infatti, aiuta a prevenire le emorroidi. La frequenza di evacuazione andrebbe regolarizzata. Nello specifico, bisognerebbe recarsi alla toilette solo se strettamente necessario, perché forti spinte potrebbero dar luogo alla fuoriuscita delle emorroidi. A tal proposito, bere un quantitativo di acqua attorno ai due litri giornalieri, favorisce l’ammorbidimento delle feci e la riduzione degli sforzi in fase di evacuazione. Lo stress derivante da questo genere di difficoltà, infatti, incide negativamente sulla contrazione dello sfintere e dell’ano, favorendone un aumento evidente. Ove possibile, infatti, è sempre il caso di stare alla larga da qualsiasi fonte di stress.
Anche la posizione è importante quando si è sul water: le gambe, infatti, devono essere idealmente quanto più vicine al petto. Se possibile, i piedi andrebbero poggiati su uno sgabello.
Le mani vanno sempre lavate con cura, prima di toccare l’area anale, affinché non si rischino infezioni. Infine, avere a portata di mano, formulazioni liquidi ad hoc, come ad esempio Anonet o Amuchina, e salviette intime disinfettanti è sempre una saggia decisione.