Saronno, protesta all’itc Zappa gli studenti non entrano a scuola: “Non va il riscaldamento”
SARONNO – La pioggia battente non ha fermato la protesta degli studenti dell’Itc Zappa che stamattina non sono entrati a scuola per protestare contro il problema del riscaldamento e quello della riqualificazione in corso nell’istituto.
Nelle ultime settimane alcuni classi e un’intera ala della scuola hanno avuto i riscaldamenti spenti o comunque che andavano a singhiozzi. Il riscaldamento è centralizzato e gestito direttamente dalla Provincia proprietaria dello stabile. Non è la prima volta che si registrano problemi di questo tipo nell’istituto.
Altro tema quello delle tapparelle: è in corso una ristrutturazione dell’istituto e quindi diverse classi ne sono sprovviste con sole battente per diverse ore su diverse file di banchi.
Arrivati come ogni mattina davanti all’istituto i ragazzi oggi sono rimasti all’esterno al suono della campanella armati di ombrelli per chiedere un intervento risolutivo della Provincia su entrambi i fronti. Hanno realizzato anche dei cartelli “Termosifoni spenti, studenti assenti”, “siamo studenti non polaretti”, “pinguini e orsi polari come compagni di classi”.
Sul posto intorno alle 8,30 anche una pattuglia della polizia locale e dei carabinieri per il problema delle vetture che faticano a passare in via Grandi per la presenza dei ragazzi e malgrado il loro tentativo di dirigere il traffico.
I due problemi, riscaldamento e tapparelle, sono stati più volte segnalati dall’istituto alla Provincia.
È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatasapp e Telegram de ilSaronno.
Per Whatsapp aggiungere il numero + 39 3202734048 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio “notizie on”
Per Telegram cercare il canale @ilsaronnobn o cliccare su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche la newsletter: clicca qui per info e iscrizione
Lascia un commento
Commenti
Provincia come regione, tutto al privato nulla al pubblico
Per regione Lombardia tutto quello che è pubblico non è prioritario, anzi è un problema