Addio Pasqualino Cau, il ricordo di Francesca Volontè per Casa di Marta: “Concretizzava sogni come Enzo e Giulio”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Francesca Volontè a nome di Casa di Marta in ricordo di Pasqualino Cau fondatore di Cls e membro del direttivo recentemente scomparso.
In Casa di Marta ricordiamo Pasqualino Cau come il “terzo” amico. La nostra Casa è nata grazie all’amicizia che legava Enzo Volontè e Giulio Piuri, ma non secondaria è stata certamente l’amicizia che entrambi i nostri fondatori avevano, ancora prima, con Pasqualino.
Amicizia che ha trovato concretezza in opere sociali: sono stati proprio loro a promuovere la costruzione della nuova fabbrica della CLS e i grandi progetti che ne sono stati poi realizzati all’interno. Per una persona “normale” sarebbero potuti sembrare solo sogni.
Ma l’amicizia che legava Pasqualino, Giulio ed Enzo non era un’amicizia “normale”. Potevano sembrare dei sognatori, perché immaginavano sempre grandi cose quando si mettevano al servizio delle persone in difficoltà, ma non si sono mai fermati al sogno e con il loro entusiasmo, la loro intraprendenza e la loro determinazione hanno realizzato quello che a Saronno oggi rimane un grande dono per tante persone.
La loro amicizia non era solo questo: chi li ha conosciuti sa che nel loro legame c’era anche la condivisione di una grande fede cristiana, forse proprio quella che ha dato loro una grande forza, passando attraverso la comunione vissuta nella carità e nel loro sguardo sulle cose, che meglio non poteva esprimere il senso religioso più vero della carità.
Pasqualino ha continuato a dedicare la sua vita alla Cls e ha dovuto accettare che Enzo e Giulio, ad un certo punto, si siano innamorati anche di un’altra opera, quando avevano iniziato a sognare la Casa di Marta.
L’amicizia vera, però, va oltre lo spazio fisico: ecco perché Pasqualino era anche lui un membro del Consiglio dei Fondatori della Casa di Marta ed ecco perché, per molto tempo e fino a pochi mesi fa, abbiamo visto Giulio che, con la sua bicicletta, usciva dalla Casa di Marta per raggiungere la CLS.
Non c’era nulla che i tre non condividessero, nessuna riunione a cui avrebbero mai rinunciato: la CLS e la Casa di Marta erano la loro vita, e sono state soprattutto l’espressione concreta della loro amicizia e del senso che per loro aveva la carità.
Pensiamo a Pasqualino con una immensa gratitudine, perché la “sua” CLS è stata un po’ anche l’anima della Casa di Marta, ma soprattutto perché ci richiamerà continuamente al ricordo di un’amicizia intensa, che ha generato opere di grande amore.
Pasqualino, Giulio ed Enzo, tre grandi uomini ora di nuovo insieme: a voi affidiamo le “vostre” opere di carità.
(foto archivio)
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