Ospedale di Saronno, Mauro Lattuada chiama a raccolta i cittadini: “Mobilitiamoci”
SARONNO – “Serve un’azione forte e concreta per questo ho deciso, come cittadino, di lanciare questa mobilitazione per far sentire la voce di chi l’ospedale di Saronno lo usa e vuole che torni operativo come prima del covid”.
Inizia così l’appello di Mauro Lattuada che ha deciso di lanciare una mobilitazione che coinvolga non solo la città di Saronno ma tutte le comunità che fanno riferimento all’ospedale di piazzale Borella.
“Credo che serva una vera mobilitazione dei cittadini, di chi l’ospedale lo conosce, lo considera un punto di riferimento e vuole che sia efficace ed efficiente. Durante il covid il nostro ospedale è diventato un baluardo contro la pandemia ed ha ricevuto il plauso di tutti. Ora l’emergenza è finita ed è ora che tornino tutti i reparti, tutti i servizi che si sono persi. Il punto di partenza deve essere, ad esempio, il punto nascita. E’ pazzesco che non ci sia la possibilità di nascere in un reparto che è sempre stato un’eccellenza e un riferimento per il territorio. Sono un cittadino nato a Saronno e che ha più volte utilizzato l’ospedale cittadino è vorrei che tornasse alla qualità e al livello di servizi e prestazioni che ha sempre avuto. Per questo rivolgo questo appello ai cittadini. Facciamo sentire la nostra voce, le nostre richieste. Mobilitiamoci per avere quello che un presidio come quello di Saronno merita”.
Un appello che Lattuada rivolge, dunque ai cittadini, e non solo di Saronno: “E’ solo facendo sentire quanto serve, quanto è importante che Saronno torni ad avere un presidio di primo livello con tutti i reparti e i servizi che possiamo ottenere dei risultati per la città ma anche per tutti dei residenti nelle province di Monza e Brianza, Varese, Como e Milano che usano o vorrebbe far riferimento alla struttura di piazzale Borella”.
Una mobilitazione che Mauro Lattuada è disposto a organizzare in prima persona organizzando dei gruppi spontanei di cittadini: “Chiunque voglia fare la propria parte e dare un contributo potrà contattare al 336 395 809: impegnamoci insieme per il nostro ospedale. Solo così potrà tornare ad essere il presidio di primo livello che Saronno e il suo comprensorio meritano”
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05032023
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Commenti
Io asperto fiduciosa i pugni sul.tavolo
Adesso vediamo cosa farà Bertolaso, Gallera e Moratti tante chiacchiere e pochi fatti.
Andate a casa. Un po’ di dignità ?
Ci pensano Monti e Astuti ad aiutare Saronno
Citofonare Augusto!
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Citofoni a Fontana, e che non risponde visto che risponde solo ai privati
vi lamentate di quello che succede con la sanità lombarda ,ma quando siete andati a votare non ci avete pensato e avete votato FONTANA
SIETE GRANDIIII AAAAHHHH
Per regione Lombardia siamo cittadini di serie B, ci hanno fatto diventare succursale di Busto Arsizio, città frustrata perche’ non é capoluogo di provincia. Ma noi non non c’entriamo nulla con Busto Arsizio, da sempre. Via da Varese, via da Busto Arsizio, noi siamo un’altro territorio, lasciateci in pace.
Far finta di difendere l’ospedale di Saronno è gratis, per tutto il resto ci vuole Mastercard! ?
Praticamente sta dicendo che il comune non può fare nulla e che dipende dalla regione?
Se i comuni non hanno autonomia allora sono inutili come istituzioni.
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I soldi per la sanità lo Stato li destina alle regioni, non ai comuni, un concetto semplice che una certa parte politica fa fatica a capire.
Possibile che tutti sono capaci di criticare? E di fare? Sicuramente ormai a questo punto le raccolte firme o il delegare ai politici locali non basta più. Perciò qualsiasi intraprendenza personale per “battere i pugni” in regione sarebbe ben fatta!
Il sign. Lattuada sensibilizzasse i sindaci del circondario (a vilte pure del suo partito, vedi Solaro).
Quando Obiettivo Saronno raccolse le firme (4 anni fa ca) chissà se il sign. Lattuada firmò.
E comunque fa parte della giunta quindi ha tutti gli strumenti per AUTOmobilitarsi.
Grazie.
Un altro che cerca i suoi 5 minuti di gloria.
L’ospedale ormai grazie alle decisioni di “aziendalizzare” le strutture sanitarie, è stato condannato. La condanna è stata scritta ormai vent’otto anni fa con Formigoni al governo della regione. Negli anni sono stati imposti direttori pagati per ridurre sempre di più le capacità dell’ospedale di Saronno a favore di altri ospedali.
Siamo all’epilogo, complici anche le scelte sbagliate dei governi successivi di chiudere le specialità, ora non si trova il personale per ripartire anche se ci fosse un ospedale nuovo.
Ce ne sarebbe ancora da dire
Caro signor Lattuada, prima di mobilitare i cittadini, dovrebbe mobilitare il sindaco Airoldi che li rappresenta tutti ed è stato eletto per “Salvare l’ospedale”: non doveva andare in regione a “battere I pugni sul tavolo”?
Già che c’è chieda anche alla Ciceroni che fine hanno fatto tutte le firme raccolte e portate in regione infiocchettate con il nastro viola…..
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Direi che le forze politiche in campo non sono sufficienti o in grado di risolvere il problema.
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Lei invece chieda a quelli che ha votato in regione che sono poi gli stessi che hanno distrutto il sistema sanitario pubblico
Purtroppo le recenti regionali dicono che ai cittadini va bene la sistematica distruzione della sanità pubblica in favore di quella privata
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Ma che ne sa lei?
La gente è stanca e in molti casi non ha le forze per reagire, come nel caso delle elezioni, se non ci sono alternative al cambiamento, tanto vale non andare a votare.-
Concordo totalmente: non c’erano alternative
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Io non lo so, valuto che chi ha portato a questo è stato votato nuovamente
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