Motorsport Lombardia: il mondiale Marche
13 Marzo 2023

Nel 1972 la F.I.A. istituisce un regolamento per vetture sport prototipo fino a 3.000 c.c. ed inaugura il Campionato del Mondo Sport Prototipo o Campionato del Mondo Marche. L’Autodelta di Chiti era impegnata con le vetture sport prototipo tipo 33 fin dal 1967 con la sua prima due litri 33 tipo Fleròn o Periscopica. Subito vincente in Belgio con Ignazio Giunti, La tipo 33 venne sviluppata dai piloti ufficiali Autodelta, primo fra tutti Teo Zeccoli ed affidata a De Adamich, Galli, Facetti, Giunti e Picchi, tra i più famosi italiani del tempo. Dopo aver sviluppato il motore due litri impegnando la tipo 33 in gare endurance come la 24 ore di Le Mans, la 1000 km. Di Monza e Nurburgring e la 12 ore di Sebring. Con l’istituzione del Campionato del Mondo Marche, Chiti vuole impegnare le risorse dell’Autodelta per vincere il titolo assoluto che otterrà per 2 volte, con la tipo 33 SC pilotata da Arturio Merzario nel 1975 e nel 1977. Allora, Il Campionato del Mondo Marche valeva e forse era più importante del Campionato del Mondo di Formula 1, per spettacolo e ritorno di immagine aziendale. Inoltre, gli sport prototipi corrono gare di durata che mettono a dura prova non solo i mezzi meccanici, ma anche i piloti e tutti i componenti della squadra, dall’ingegnere, al meccanico fino all’addetto alle gomme. Personalmente, sono un grande fan delle gare endurance, perché a vincere, non è solo il pilota, ma tutta la squadra, coordinata da team principal. Oggi assistiamo alle gare del WEC (World Endurance Championship), alle quali partecipano ben 9 case automobilistiche in maniera ufficiale, rendendo gli eventi tra i più emozionanti e belli da vedere e con maggiore richiamo di pubblico. Ci sono le automobili favorite, certamente, ma tutto può succedere durante una gara di durata.