Ospedale di Saronno, consiglio comunale da sold out per i cittadini che chiedono più rassicurazioni e risorse per la rinascita
SARONNO – Presenti, motivati e determinati. Così sono parsi ieri sera i saronnesi che hanno gremito Sala Vanelli durante il consiglio comunale aperto dedicato al futuro dell’ospedale di Saronno. Un centinaio di persone, alcune rimaste fuori dalla sala per mancanza di sedie e posti, che hanno seguito fin oltre la mezzanotte un confronto non certo semplice dove non sono mancate le provocazioni, le tensioni ma in cui l’ha fatta da padrone la voglia di capire e la richiesta di conferme e rassicurazioni. Un pubblico di cittadini impegnati nella società civile con un’età media decisamente alta con una notevole presenza di esponenti politici presenti e passanti. In sala anche il consigliere regionale Samuele Astuti che ha da sempre seguito le battaglie per l’ospedale di Saronno.
Riassumendo, il piano Bertolaso, che dovrebbe rilanciare il presidio di Saronno rispondendo alle carenze di personale e mettendo a terra gli investimenti di cui si parla da talmente tanto “da sembrare i carri armati di Mussolini” (metafora tornata in diversi interventi), è stato apprezzato dalla città nell’intento. Il fatto che l’assessore regionale abbia mantenuto la promessa di presentarlo ai sindaci una proposta per la ripartenza “o la sopravvivenza come è stato detto” con la possibilità che a settembre si tenga un primo check per valutare la situazione è stato giudicato positivamente e un passo avanti, ma Saronno vuole di più.
Informazioni più dettagliate ad esempio. Porfido, nella sua presentazione iniziale e in due interventi successivi in cui si è anche infervorato (“perchè credo in questo lavoro e in questo presidio strategico per l’azienda e il territorio”) ha spiegato che le slide presente sono la sintesi di un piano di trenta pagine. Da questa dichiarazione è arrivata la richiesta ai sindaci, in particolare a quello di Saronno, di rendere noto l’intero piano. La conferma che l’ospedale resterà pubblico e non sarà chiuso è l’istanza che ha strappato più applausi alla platea ma anche quella per investimenti sul personale dai medici necessari a portare avanti l’attività ospedaliera alla tutela del lavoro degli infermieri. E si entra nel dettaglio con la richiesta che il personale arrivi con assunzioni e non con gettonisti o cooperative. Saronno rivendica con forza il proprio ruolo di riferimento per un 200 mila persone del comprensorio. Non a caso ieri sera erano presenti il sindaco di Caronno Pertusella Marco Giudici, quello di Solaro Nilde Moretti e quello di Limido Comasco Danilo Caironi. Richiesto a gran voce anche il ritorno del punto nascita.
Nel corso della serata sono intervenuti entrambi i comitati cittadini: da quello della salvaguardia dell’ospedale che parla di un piano “miope” e ricorda le necessità del presidio a quello del Saronnese per la Sanità pubblica con ha incalzato i vertici dell’ospedale con una serie di domande (a partire da come saranno coperti i turni della rianimazione dal primo luglio) e tenuto a sottolineare come il piano Bertolaso sia il frutto della mobilitazione popolare più che della politica e dei sindaci. Il comitato, anche se è evidente, ha esplicitato la propria determinazione a tenere i riflettori accesi.
Tanti gli applausi che nel corso della serata hanno segnalato la condivisione delle istanze e delle rivendicazioni ma anche gli interventi degli addetti ai lavori da Alessandro Robbiati il rianimatore che a breve lascerà l’ospedale di Saronno che ha tenuto a metterci la faccia spiegando con vivo e autentico rammarico il proprio dispiacere per la scelta ma soprattutto ponendo l’accesso sulla necessità di risorse e investimenti per l’ospedale. Apprezzato anche l’intervento di Daniele Nassiacos primario di cardiologia che ha ricordato come il piano Bertolaso sia il frutto del lavoro dei professionisti dell’ospedale di Saronno con delle soluzioni praticabili in una difficile situazione per il comparto a livello nazionale e regionale per rendere ospedale più efficiente
Decisamente più ripetitivi e meno interessanti gli interventi dei consiglieri comunali che si sono limitati a rimarcare l’importanza dell’ospedale per il territorio, chiedono investimenti e risorse e alternano affondi politici ad appelli all’impegno trasversale lasciano da parte per una volta il confronto politico (con colori diversi questi ultimi sono arrivati da Mattia Cattaneo, Alessandro Fagioli che non ha rinunciato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe e dal sindaco Augusto Airoldi) Proprio il primo cittadino ha chiuso la serata poco dopo mezzanotte e mezza con un ringraziamento ai cittadini per la partecipazione e ricordando come li consiglio comunale fosse lo spazio dove sostenere confronti su temi cruciali per la città.
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Commenti
Con questa politica supina agli interessi del sistema il destino dell’Ospedale è segnato
Signora Giudici credo che lei detenga il primato delle dimenticanze !
anche questa volta nel suo articolo ha dimenticato di citare un intervento fondamentale : quello fatto dal dottor Beneggi ad inizio seduta che a mio parere e non solo mio , ha rappresentato la miglior fotografia e analisi dettagliata della situazione ospedale.
Chissà come mai queste dimenticanze ?!
E non si giustifichi dicendo che lei ha fornito la diretta del consiglio comunale stesso .
Queste sue dirette sono decisamente un gran caos, e dalle quali non si capisce assolutamente nulla!!