SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo (con qualche giorno di ritardo di cui ci scusiamo con lettori e interessati) la nota di Obiettivo Saronno in merito alla delibera sull’ospedale approvata nel consiglio comunale di lunedì scorso.

QUI LA DIRETTA – QUI LA NOTA DELLA MAGGIORANZA.

Questa è la modalità di fare politica di questa maggioranza che comprende Gilli padre e Gilli figlia. I consiglieri di maggioranza e i finti indipendenti, spinti dalla loro arroganza, definiscono la mozione sull’ospedale, presentata in consiglio comunale, ridicola e piena di errori. E questo sarebbe il “linguaggio comune” che il presidente del consiglio Gilli ci ha raccontato per creare unione e un percorso comune?


Il testo della mozione nasce da una proposta firmata da più di 1.000 cittadini l’autunno scorso, proposta che viene bocciata dal presidente Gilli e dal segretario generale Pietri. Intanto il tema ospedale diventa sempre più una priorità perché la situazione peggiora a vista d’occhio. Nasce il Comitato cittadino “Il Saronnese per l’ospedale e la sanità pubblica” che accoglie positivamente la proposta di 5 consiglieri comunali, che partecipano al comitato, di portare in consiglio quel testo rifiutato nella veste di mozione: il fulcro è “portare il tema ospedale sul tavolo del sindaco impegnandolo con azioni concrete”. Questo perché quel poco fatto finora dal sindaco – la lettera all’assessore al welfare di Regione Lombardia – non ha sortito alcun risultato.

La mozione, firmata da più di 1.000 cittadini e protocollata il 14 aprile scorso, al contrario ha smosso l’immobilismo sul tema: il 15 aprile il comitato organizza un presidio e un corteo al quale partecipano parecchi cittadini di Saronno e del saronnese e che vede scendere in piazza anche personaggi politici regionali e provinciali. Dei 19 sindaci firmatari se ne contano meno di dieci e alcuni di loro decidono di partecipare senza fascia per non esporsi. Caso vuole che, a seguito di queste azioni concrete, da Regione Lombardia arriva la comunicazione che entro il 9 maggio l’assessore Bertolaso consegnerà un Piano di rilancio per l’ospedale di Saronno. Le coincidenze iniziano a diventare troppe ma va bene, attendiamo di leggere i contenuti di questo Piano. La data viene rispettata tuttavia i contenuti del Piano, descritti in 15 pagine, non soddisfano le esigenze della città: è un Piano di rilancio zoppo che non definisce il futuro dell’ospedale nel medio-lungo periodo. Il sindaco Airoldi dichiara che l’ospedale resterà un presidio di primo livello – cioè con tutti i reparti compresi quelli che, negli ultimi anni, hanno chiuso (come Pediatria e Ostetricia), con il Pronto soccorso e le sale operatorie attive – e che resterà una struttura pubblica. Sono dichiarazioni importanti che hanno bisogno di azioni serie per essere mantenute, azioni non descritte nel Piano di rilancio.

Contestualmente alla mozione, sempre in accordo alle decisioni del Comitato, otto consiglieri comunali – di cui 3 del Pd in parte pentiti – protocollano la richiesta di un consiglio comunale aperto per dare la possibilità ai cittadini di esprimersi: l’Amministrazione Airoldi-Gilli prende tempo e convoca la seduta il 15 maggio a un mese dalla richiesta e dopo la consegna del Piano di rilancio. La Sala Vanelli quella sera era sold out con cittadini presenti anche nel corridoio esterno. Gilli & C decidono di invitare Eugenio Porfido, direttore generale dell’Asst Valle Olona sottoscrittore del Piano di rilancio, lasciando a lui il ruolo scomodo di rispondere. I cittadini sono intervenuti numerosi per esprimere la forte preoccupazione per le sorti del nosocomio; al contrario i sindaci presenti erano quattro, e i restanti 15 firmatari della famosa lettera? Non pervenuti. Questo a conferma dell’insuccesso dell’azione del sindaco Airoldi.

Arriviamo così – dopo tutti questi fatti – alla discussione della mozione, andata buca il 26 aprile e nemmeno inserita all’ordine del giorno della seduta del 4 maggio: in quella data il piano Bertolaso/Porfido non c’era e il sindaco Airoldi sarebbe stato in grosse difficoltà, ecco perché.

Seduta stante, i consiglieri di maggioranza e Marta Gilli – formalmente indipendente – consegnano un emendamento (cioè una modifica) che annulla completamente tutto il testo della mozione presentata. In parole semplici, si tratta di una nuova mozione che mantiene solo il titolo di quella presentata. Il segretario generale, su richiesta di alcuni consiglieri, esprime parere favorevole al maxi emendamento affermando che “visto che è stata presentata dai consiglieri va bene” senza fornire una valutazione sulla regolarità dell’azione che, di fatto, annulla la discussione e la votazione del testo originale espressione di 1.000 cittadini. La maggioranza attende la seduta per presentare l’emendamento – per così dire – di una mozione protocollata un mese e mezzo prima? La presenta durante il consiglio così da mettere alle strette la minoranza che è costretta a valutare un nuovo testo in pochi minuti senza avere la possibilità di un serio confronto con i cittadini e con il Comitato? Con questa modalità la maggioranza Airoldi-Gilli cerca l’unione e l’azione comune? Se sono veramente convinti di quello che affermano avrebbero potuto votare a favore all’unanimità la mozione presentata dai 1.000 cittadini perché non contiene errori e tantomeno è ridicola (che caduta di stile!); invece no perché, a differenza di quello che dice, questa maggioranza è la prima che – anche su un tema comune e sensibile come questo – non ce la fa ad accettare quanto proposto, perché miope e spinta da antipatie personali – come più volte dichiarato durante la seduta – che prendono il sopravvento.

Questa è la modalità con cui questa maggioranza prende le decisioni, la simpatia o l’antipatia. E poi qualcuno si stupisce che i cittadini non si recano alle urne per votare: è la naturale conseguenza di questa modalità di fare politica. Obiettivo Saronno è ben lontana da tutto ciò: lavoriamo per fare il bene dei cittadini, ascoltandoli, con onestà intellettuale e concentrati sui contenuti. Tutto il resto è noia. 

(foto archivio)

03062023

12 Commenti

  1. Avete scritto una mozione ridicola e piena di errori e adesso date la colpa ai cittadini. Fate schifo

  2. Ma il vostro obiettivo è salvare l’ospedale o sparare sul Sindaco di Saronno?
    Perchè se è salvare l’ospedale dovete sostenere i 19 sindaci che ci rappresentano tutti senza distinzione di colore politico e siamo in 200.000. Voi invece continuate a sparare sul Sindaco di Saronno che è l’unico a fare qualcosa. Siete in confusione totale

  3. Ma basta polemiche. SI mozione originale era risibile. Partiva dalla notte dei tempi, chiedeva alla funzione del Sindaco di occuparsi di cose di cui non puo’ occuparsi, in quanto non nelle sue prerogrative.
    Per il resto siete sempre gli stessi tanto tanto bla… Non vi e’ bastato la figura poco edificante che avete fatto in Consiglio Comunale?

  4. Se la Mozione è imprecisa va corretta. Gli errori sono stati tolti con l’emendamento. La mozione è passata, non si capisce dove stia il problema

  5. E invece bisogna andare a votare e ricordarsi di quanto accaduto , così l’arroganza finirà. Ma siamo noi italiani i primi a dimenticare, e i politici con ls p minuscola fanno danni.

  6. nessun alunno può consegnare un tema pieno di errori e poi pretendere la sufficienza. Correggere gli errori prima

  7. Troppi errori, occorre essere più precisi e sintetici. A questo servono le correzioni del testo

  8. Spett.le Obiettivo Saronno, forse non vi è chiara la motivazione dell’emendamento: contenuto da rivedere ed errori da correggere, non sembra difficile da capire

  9. Se Gilli ha detto che ci sono errori, per quanto il personaggio possa stare indigesto, io gli credo. All’apparentamento di OS con Airoldi io ho risposto non votando. I fatti mi hanno dato ragione.

  10. Ma finitela di fate i pignoli che guardano alla virgoletta per fare polemica. Non si può parlare di un solo contenuto con voi! Il vostro modo di fare politica è indecente!

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