SARONNO – Da “Nessun dorma” a “Tu che mi hai preso il cuor”, da “O mio babbino caro” a “Libiam ne’ lieti calici”. Le più belle arie della lirica, straordinari e indimenticabili temi d’amore, hanno caratterizzato “Una sera all’opera”, il tradizionale concerto di fine anno delle classi a indirizzo musicale della scuola media Leonardo da Vinci di Saronno.

Inserito nella rassegna “Studenti in scena” promossa dal Teatro Giuditta Pasta e dal Comune di Saronno, il concerto è stato composto in due parti: nella prima si sono esibiti sul palcoscenico del Giuditta Pasta i giovani musicisti delle tre classi della sezione D, in gruppi o come solisti, e i cantori sia del musicale sia del laboratorio di coro (esteso a tutta la scuola). Grande la commozione di genitori, parenti e amici presenti, che hanno gremito il teatro e tributati agli studenti scroscianti applausi alla fine di ogni performance. La seconda parte, invece, è stata dedicata alla travagliata storia d’amore di Marte e Luna, scritta da Lidia Scarsini della IID, accompagnata nella sua evoluzione da una famosa aria lirica. L’orchestra e il coro, diretti da Andrea La Monica (che ha curato le trascrizioni dei brani) hanno accompagnato il soprano Jinsol in “Je veux vivre dans le rêve” (Romeo et Juliette di Charles Gounod) e “O mio babbino caro” (Gianni Schicchi di Giacomo Puccini) e il tenore An Sejoon in “Nessun dorma” (Turandot di Giacomo Puccini) e “Tu che mi hai preso il cuor” (Il paese del sorriso di Franz Lehar).

Il concerto ha raggiunto l’acme con l’esecuzione di “Là ci darem la mano”, dal Don Giovanni di Mozart, e “Libiam ne’ lieti calici”, dalla Traviata di Verdi, con una lunghissima ovazione del pubblico e la richiesta di un bis. “Siamo sempre colpiti e trasformati dall’emozione e dalla gioia dei concerti dei nostri ragazzi”, ha commentato la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci alla fine della serata. Soddisfatti anche tutti i docenti di strumento, Chiara Casiraghi (violino), Paolo Castagnone (pianoforte), Pasquale Castellano (clarinetto) Andrea La Monica (flauto) e Silvia Pancini (clarinetto), contenti dei risultati raggiunti dai giovani musicisti dopo un intenso anno di studio.