Matteotti, l’Amministrazione pronta ad attivare il controllo di vicinato
SARONNO – “Come Amministrazione comunale abbiamo pronti i cartelli: appena il servizio sarà pronto a partire li installeremo”. Sono le parole del sindaco Augusto Airoldi che ieri sera nel corso della serata Partecipiamo al quartiere Matteotti ha annunciato la volontà di attivare il controllo di vicinato.
LA MANCANZA DELLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE
“Nel 2019 la Prefettura di Varese chiese di sottoscrivere un intesa per una gestione omogenea in tutta la provincia dei gruppi di controllo di vicinato. L’allora amministrazione di Saronno non aderì (lo fecero 62 comuni) malgrado ci fosse progetto alla Cassina Ferrara – ha spiegato il primo cittadino che ha affrontato il tema partendo dalla sua delega per la Sicurezza – oggi Prefettura di Varese propone una nuova convenzione e noi, a differenza di chi ci ha preceduto, abbiamo deciso di aderire. L’idea è quella di attivare il controllo di vicinato anche qui al Matteotti”.
LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
A spiegare il progetto è stato Nicola Laudani referente del progetto che si è detto pronto ad attivare il primo gruppo in via Dell’Orto. “Il controllo di vicinato è partito in Italia a Caronno – ha spiegato con una rapida presentazione con alcune slide e un video – non ha niente a che fare con le ronde. Si tratta di una collaborazione tra vicini per segnalare le situazioni critiche senza subissare le forze dell’ordine di chiamate ma ottimizzando l’attività in modo che sia efficace. E’ essenziale che ci siano gruppi diversi per le diverse zone del quartiere: io abito in via dell’Orto e attiverò un primo gruppo lì ma ce ne potranno essere diversi”.
E’ seguito l’intervento di Silvia Impavido che ha raccontato l’esperienza della Cassina Ferrara dove il controllo di vicinato è partito nel 2016 raccontando con grande precisione e chiarezza le necessità e le criticità del progetto “dall’impegno richiesto ai residenti alla grande organizzazione”
LE REAZIONI DEL QUARTIERE
Dubbi sono stati espressi dai presenti all’incontro soprattutto a partire dall’eterogeneità del quartiere e per il fatto che ci sono molti residenti e famiglie nuove “che impegnate tra le attività della vita quotidianeità non vivono il rione”. E’ arrivata anche una segnalazione pratica: “Con le piante non potate da anni vedere la strada o le case di vicini è ben difficile”. Anche suor Annunciata, colonna del Matteotti e cittadina benemerita si è espressa sulla novità: “L’idea del controllo sociale mi piace ma chiede a noi un grosso sforzo perchè questo quartiere sta cambiando. Il controllo tra vicini è un tema delicato soprattutto nella zona delle case popolari dove ci sono sensibilità diverse. Occorre molto dialogo e molta capacità di capire gli altri e questo va sviluppato”. La richiesta di maggior sicurezza è comunque arrivata dal quartiere anche con una critica per la scelta di togliere il servizio del vigile di quartiere.
AIROLDI: “LA SICUREZZA? UN TEMA CHE SI TIRA FUORI DAL CASSETTO QUANDO NON SI HA NIENTE DA SCRIVERE”
“La sicurezza è uno di quegli argomenti che uno tiene nel cassetto e va sempre bene – ha concluso nel suo intervento introduttivo il sindaco Airoldi – Quando un giornalista è in carenza di notizie e deve riempire il giornale tira fuori la sicurezza. In realtà la sicurezza è un tema che funziona meglio se ci siamo tutti insieme dalle forze dell’ordine all’Amministrazione fino ai cittadini. Dovete essere la sentinella sul territorio. Nulla a che fare con il cittadino sceriffo. L’obiettivo è tenere gli occhi aperti per fare segnalazioni alle forze dell’ordine. Le faranno le persone che indicheremo formalmente alla Prefettura come referenti che saranno autorizzati. a informare la polizia locale, piuttosto che i carabinieri o chiamare il 112 informando quello che sta succedendo. Insomma diamo una veste ufficiale ad una collaborazione tra diverse entità”.
(foto archivio)
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Commenti
Quindi quando i telos rifaranno un concerto abusivo sotto casa mia chi dovrò chiamare?
Il controllo di vicinato avviene già quando gli anarchici fanno concerti abusivi notturni ed altro ma nessuno interviene. Questo “controllo vicinato” è una soluzione radicalchich lowcost, basta che non abbia un vago sentore “fascista”
Faccio i miei complimenti a questa amministrazione per la continua presenza nei quartieri, i confronto con i cittadini e il renderli partecipi di tutto quello che fanno, dalle iniziative ai cantieri avviati.
C’è chi parla sulla rete e chi ci mette la faccia! Bravi!