Industria 4.0: nuovi orizzonti per il settore alimentare
L’industria alimentare italiana ha un valore economico e sociale fondamentale per il nostro Paese, ma deve anche affrontare una serie di sfide complesse imposte dalla modernità.
Secondo il report Federalimentare-Censis, il comparto ha un fatturato annuo di 179 miliardi di euro, è in grado di generare più di 50 miliardi di euro di valore attraverso l’export, coinvolge circa 60mila imprese e impiega complessivamente 464mila addetti.
Inoltre, negli ultimi 10 anni l’industria alimentare Made in Italy è cresciuta in modo significativo, registrando un incremento del 24,7% del fatturato, un aumento del 60,3% delle esportazioni e una crescita del 12,2% del numero di lavoratori. Considerando l’intera filiera del food italiano, quindi, sia le aziende che si occupano di produzione alimentare che le imprese attive nell’ambito della vendita e della ristorazione, il comparto genera 607 miliardi di euro di fatturato annuo con 1,3 milioni di aziende e 3,6 milioni di addetti.
Oggi l’industria alimentare nazionale sta anche puntando sempre di più sull’innovazione, integrando le soluzioni dell’industry 4.0 per migliorare i processi produttivi e renderli sempre più efficienti e automatizzati. Per l’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano, 8 aziende agroalimentari su 10 hanno implementato almeno una tecnologia 4.0, mentre quasi la metà delle imprese hanno già introdotto quattro o più tecnologie di ultima generazione.
Il ruolo della meccanica di precisione nell’industria alimentare
Gli ottimi risultati ottenuti dall’industria alimentare negli ultimi anni sono dovuti anche all’apporto della meccanica di precisione, un settore strategico per lo sviluppo della filiera agroalimentare italiana.
D’altronde, la maggior parte della produzione dell’industria alimentare nazionale è strettamente legata all’utilizzo di componenti e macchinari meccanici di alta precisione, con un apporto presente in ogni fase produttiva che garantisce un elevato valore aggiunto per il comparto food Made in Italy.
Questo vale soprattutto nel Nord Italia, dove le industrie alimentari possono usufruire di importanti centri di innovazione che supportano le aziende sviluppando soluzioni sempre più avanzate ed efficienti. Si tratta di strutture di riferimento per il settore food come lo stabilimento di Gamba Meccanica di precisione a Val Brembilla, un importante polo in provincia di Bergamo che grazie a un profondo know how e un parco macchine all’avanguardia è in grado di eseguire lavorazioni meccaniche complesse su materiali difficili.
La sinergia tra l’industria alimentare e la meccanica di precisione spazia in diversi campi applicativi, dalla realizzazione di pezzi ad alta complessità per gli impianti di produzione, confezionamento e packaging, fino alla lavorazione di componenti di precisione per stampi e altre attrezzature usate dalle aziende agroalimentari. In particolar modo, l’utilizzo di avanzati centri di lavoro a 3 e 5 assi permette di creare anche elementi molto complessi, progettati appositamente per incrementare l’efficienza delle linee di produzione.
Inoltre, l’uso nella meccanica di precisione delle macchine CNC, ossia a controllo numerico computerizzato, consente di effettuare lavorazioni meccaniche di estrema precisione, realizzando componenti con tolleranze geometriche e dimensionali di appena pochi micron. Questo si traduce in un importante vantaggio competitivo per l’industria alimentare, attraverso la possibilità di avere a disposizione pezzi e impianti sempre più accurati ed efficienti per ottimizzare i costi e la produttività.
Le tecnologie di riferimento per l’innovazione nell’industria alimentare
La quarta rivoluzione industriale sta offrendo nuove opportunità alle industrie alimentari italiane, mettendo a disposizione anche una serie di strumenti indispensabili per competere in un mercato globale sempre più concorrenziale.
Innanzitutto, c’è l’automazione industriale tramite lo sviluppo di macchinari e robot alimentari in grado di eseguire anche operazioni molto complesse, per aumentare il rendimento e la qualità dei processi di produzione come il prelievo dei prodotti, il confezionamento, l’imballaggio e l’etichettatura.
In secondo luogo, l’industria alimentare ha iniziato da alcuni anni a utilizzare i big data per l’analisi e l’interpretazione di pattern complessi, al fine di ottenere informazioni essenziali per migliorare i processi produttivi e aumentare la qualità dei prodotti proposti sul mercato. Oggi alcune aziende hanno cominciato anche a implementare le nuove tecnologie di intelligenza artificiale, utilizzando l’IA per ottimizzare la produzione, automatizzare il controllo qualità e personalizzare l’esperienza dei consumatori.
L’industria 4.0 ha introdotto nel settore anche soluzioni di cybersecurity più efficaci, per tutelare l’incremento della digitalizzazione nell’industria alimentare proteggendo le aziende e i processi di produzione dalle minacce informatiche. La tecnologia e l’innovazione hanno apportato anche un miglioramento della tracciabilità dei prodotti all’interno della filiera, infatti oggi è possibile identificare ogni articolo in modo accurato e univoco grazie all’impiego di sistemi avanzati come le etichette RFID.
Naturalmente non mancano le sfide, come la necessità di ridurre l’impatto ambientale e adottare soluzioni di economia circolare per rendere la produzione alimentare più sostenibile, oppure l’esigenza di una maggiore e più rapida modernizzazione dei sistemi produttivi alimentari per rimanere al passo con il cambiamento continuo imposto dall’evoluzione tecnologica. Tuttavia, l’industria alimentare italiana ha tutti gli strumenti per superare queste sfide, anche grazie alle collaborazioni trasversali con altri settori strategici come la meccanica di precisione, per mantenere il suo contributo fondamentale alla coesione sociale, allo sviluppo economico e al benessere dei consumatori.