Visto da Varese: Si rafforza il primato dell’industria metalmeccanica
di EZIO MOTTERLE
C’è sempre più l’industria metalmeccanica a guidare le sorti dell’economia varesina. Le aziende del settore, meccaniche, siderurgiche, metallurgiche, fonderie, diffuse capillarmente sul territorio e raccolte da Confindustria Varese in due gruppi merceologici, sono quasi 400 con 28.900 addetti che rappresentano il 38% delle imprese della compagine associativa e oltre il 43% dei lavoratori occupati. Un primato che si rafforza. Stando ai dati dell’ultima indagine congiunturale, nel quarto trimestre 2023 le aziende metalmeccaniche che rilevavano livelli produttivi stabili rispetto al trimestre precedente erano il 46,3%, quelle alle prese con una flessione il 35,4%, con un aumento il 18,3%. A guidare la tenuta dell’offerta il mondo della meccanica strumentale e quello dell’elettrotecnica, a fronte di un calo di comparti come quello della meccanica varia. Più positiva invece la dinamica del portafoglio ordini, in aumento nel 39,8% delle imprese. E per questo inizio di 2024 le aspettative sono una tenuta della base produttiva con un outlook di miglioramento: il 50,2% delle imprese si attende stabilità dei livelli produttivi, il 35,5% un aumento e il 14,2% una riduzione. All’interno del settore nel 2023 sul fronte delle esportazioni ci sono state profonde differenze tra i diversi comparti. Si è registrato, infatti, un andamento misto nella meccanica base, con i prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature, in aumento (+2,0%) e la metallurgia in calo (-9,2%), specie nella seconda parte dell’anno. In forte salita l’aerospazio (+96,7%), grazie alla tenuta dei mercati storici e all’ottima performance verso nuovi partner. Aumenta anche l’export di macchinari industriali (+2,8%), trainato da macchine utensili e ad impiego generale, con un calo invece delle macchine per impieghi speciali. Il mondo dell’elettrotecnica ha visto invece un calo (-14,7%), principalmente a causa della performance negativa delle apparecchiature per uso domestico (-34,7%) e dei motori, generatori e trasformatori elettrici (-27,1%). Flessione di intensità inferiore per l’elettronica (-0,1%), grazie alla buona performance degli strumenti di misurazione, prova e navigazione (+30,8%) e dei prodotti di consumo audio e video (+11,5%), contro una performance negativa di computer ed unità periferiche (-42,8%).