Come va Saronno? Ricca rilancia l’invito di Azione a scelte più pragmatiche e strategiche. Stop all’autoreferenzialità
SARONNO – E’ Francesco Ricca segretario di Azione il protagonista di oggi di “come va Saronno?” l’iniziativa de ilSaronno che chiede a tutti gli esponenti politici, dai consiglieri ai segretari di partito ai militanti, senza dimenticare i cittadini di fare il punto della situazione in città su com’è andato l’anno e cosa si aspettano a settembre.
1. Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2024 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Il 2024 è stato un anno di ripartenza sul fronte degli eventi. Non si vede ancora un piano vero e proprio, ma finalmente abbiamo visto qualche tentativo di fare rete con associazioni e commercianti per risvegliare la città.
Anche sul fronte dei documenti di indirizzo, si sono finalmente avviati i processi di definizione del PGTU (piano del traffico) e del nuovo PGT (piano urbanistico). Ottima notizia, sebbene tardiva.
Da bocciare certamente l’incapacità di chiedere aiuto, di aprirsi a un confronto e una comunicazione poco trasparente, sempre in difesa e incapace di ammettere qualsiasi tipo di errore, come avvenuto per le polemiche sulla sicurezza, sulla viabilità, sulle aree dismesse o sul trasporto locale.
Collegata a questo, anche la timidezza nella convocazione delle commissioni consiliari e la volontà del sindaco di tenere per sé le deleghe alla rigenerazione urbana e alla sicurezza, segno di una autoreferenzialità pericolosa.
Per il futuro, su questi fronti (comunicazione, commissioni, deleghe) occorre avere un approccio radicalmente differente.
2. Viabilità e mobilità: sono da sempre temi cruciali per Saronno. Negli ultimi mesi si sono aperti capitoli cruciali come il nuovo Pgtu, ma anche i primi provvedimenti del progetto smart parking da piazza Repubblica a via Parini. Come vedi la situazione?
Come Azione, abbiamo sostenuto pubblicamente che il piano del traffico al momento sembra ad oggi lettera morta. Le iniziative su parcheggi, trasporto pubblico locale e nuova viabilità in aree oggetto di riqualificazione appaiono al momento estemporanee e non coerenti con il piano.
Le grandi risorse pubbliche spese ogni anno per mantenere basso indiscriminatamente il prezzo dei biglietti degli autobus devono essere destinate a iniziative più coraggiose, come l’integrazione delle nostre linee con il sistema tariffario integrato milanese (STIBM) e un ripensamento e ammodernamento del servizio.
Le scelte sulla gestione della sosta (politiche sui parcheggi) devono avvenire in modo coordinato tra loro e non tramite iniziative isolate.
Il piano del traffico deve perseguire obiettivi chiari, in modo efficace. Uno deve certamente essere quello di alleggerire radicalmente il traffico nelle arterie interne, in prossimità delle scuole e della stazione, a costo di deviarlo sulle vie tangenziali, per cui si dovranno studiare nuove e apposite strategie di fluidificazione
3. Quest’anno il tema più caldo è stato la sicurezza: dalle risse ai borseggi, dal servizio di Striscia la notizia al comitato per la sicurezza. Cosa serve alla città e ai saronnesi?
Non ci sono ricette semplici su questo fronte, ma di sicuro non si può pensare di affrontare il problema senza ammetterne l’esistenza e senza fare squadra tra associazioni, categorie, forze dell’ordine, politica e cittadini.
Dovendo decidere su cosa investire, educazione, integrazione e decoro urbano sono accertati fattori di diminuzione del degrado e dell’insicurezza. Su questo, esistono dati e modelli virtuosi. Ma si tratta di obiettivi che richiedono pianificazione a medio-lungo termine, oltre che la competenza e l’impegno di diversi attori.
Illuminazione e presidio degli spazi pubblici sono poi fondamentali e possono far parte di un piano più generale di rivitalizzazione di alcune vie della città.
Si è spesso circoscritta la questione sicurezza alle sole stazioni ferroviarie di Saronno, ma la cronaca ci racconta di episodi diffusi su tutto il territorio, con particolare riguardo per il centro. Anche in questo caso, più che cavalcare paure e allarmismi, occorre stendere un piano integrato, a partire dai dati disponibili su frequenza, distribuzione e natura degli episodi di criminalità, sicurezza percepita e analisi socio-demografica.
4. L’attrattività: è sicuramente una delle parole più usate nel dibattito cittadino: parlando di eventi, di commercio ma anche di cultura e di investimenti… come sta andando?
Una delle ambizioni di Saronno deve essere quella di attrarre cittadini dai comuni intorno, ma occorre definire una strategia per ottenere questo obiettivo. Fino ad oggi, si è puntato soprattutto su eventi “elitari”, incentrati su teatro, festival culturali, lirica, filosofia. Si tratta di aspetti che è corretto presidiare, per distinguere Saronno dagli altri comuni del circondario, ma sarebbe miope pensare di poter fare a meno anche di un “turismo” meno raffinato, in cerca di semplice svago e divertimento, in un contesto rispettoso e sicuro. In questa direzione vanno i diversi eventi di musica, street food e bancarelle che hanno finalmente riproposto nel 2024 Saronno come luogo di intrattenimento per tutti. Bisogna insistere e investire maggiormente su questo fronte, possibilmente diversificando l’offerta, in modo da attrarre diversi target e incontrando diversi bisogni. Impensabile, ancora una volta, attendersi risultati senza un piano organico, che parta dall’ascolto strutturato delle preferenze del target e dall’analisi dei comportamenti delle persone che si intende raggiungere.
5. Novità di questo 2024 i toni sempre più aspri del confronto politico: dalle accuse di mancanza di trasparenza alla maggioranza a quella di polemiche sterili all’opposizione fino alla mancata collaborazione sulla mozione per la sicurezza e il consiglio comunale disertato dalle opposizioni. Clima da campagna elettorale che si avvicina? Stanchezza e nervosismo di uno scenario politico con problemi strutturali su entrambi i fronti? Come valuti la situazione?
Purtroppo, anche Saronno risente di un clima politico avvelenato a livello nazionale. Servirebbe lavorare insieme, pur nel disaccordo, con rispetto reciproco e obbligandosi a riconoscere il merito all’avversario e ad essere sempre costruttivi, anche nello scontro politico.
La scadenza del mandato si avvicina e una crescente tensione è comprensibile. In questi quattro anni, come Azione, abbiamo cercato di rappresentare un’opposizione credibile e costruttiva a questa maggioranza, spesso limitata da qualche alleanza scomoda e da qualche timidezza, e un’alternativa anche alla minoranza presente in consiglio, spesso incapace di riconoscere i reali problemi dei Saronnesi e di collaborare per risolverli. Personalmente, sono molto soddisfatto del nostro contributo e del nostro stile. Non sempre i rappresentanti della maggioranza lo hanno apprezzato, ma penso che i cittadini, invece, ce lo riconosceranno.
6. Il progetto dell’ex Isotta, la querelle per lo stadio comunale e i cantieri aperti sono stati i temi caldi dell’estate saronnesi. Quali dovrebbero essere le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
L’Isotta Fraschini determinerà il volto della città del futuro, quindi è ovviamente uno snodo centrale della politica saronnese. Si tratta di un caso particolare e complesso, in cui la giunta dovrebbe giocare un ruolo di regista tra i diversi interessi. Questo è spesso richiesto dagli stessi attori privati coinvolti, ma soprattutto è necessario a tutela degli interessi dei cittadini. Ciò richiede grande capacità diplomatica, competenza, chiarezza di obiettivi. Purtroppo, fino ad ora, l’amministrazione è stata incapace di interpretare tale funzione nella questione Isotta, e lo stesso è già avvenuto per altre importanti partite, come quella che lo scorso anno ha visto coinvolta Ferrovie Nord. In funzione dell’idea di città, si sviluppa un piano urbanistico chiaro, con obiettivi precisi e “non negoziabili”, da perseguire in partnership con i privati nell’ambito dei diversi progetti di rigenerazione, oltre che numerosi obiettivi “secondari”, meno prioritari e potenzialmente oggetto di negoziazione. Speriamo che qualcosa cambi da qui in avanti.
Per quanto riguarda le strutture sportive, occorre fare sistema e non alimentare una dinamica di scontro fratricida tra le società sportive e i loro relativi interessi, promuovendo una visione ragionata di bene comune.
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Commenti
Per quanto riguarda le strutture “sportive, occorre fare sistema e non alimentare una dinamica di scontro fratricida tra le società sportive”
Basta questo per rendersi conto di quanto Azione non sappia neanche lontanamente cosa succede a Saronno e cosa fa l’amministrazione. Bravi avanti così, il 3,3% dei sondaggi è assicurato.
Come va Saronno? Non va
una domanda al signor Ricca, anzi due: A) quando dichiara che “Il 2024 è stato un anno di ripartenza sul fronte degli eventi. Non si vede ancora un piano vero e proprio, ma finalmente abbiamo visto qualche tentativo di fare rete con associazioni e commercianti per risvegliare la città”, si è informato dei contenuti della programmazione degli eventi esposta in conferenza stampa, in Comune, alla presenza di commercianti, DUC-Distretto Urbano del Commercio, associazioni, Sindaco, Vice Sindaco, Assessore al Bilancio? e, B): a cavallo tra il 2023 e il 2024, ha notato il risultato della collaborazione tra Commercianti, Amministrazione comunale e DUC per le luminarie natalizie e l’attrattività del centro della città?
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È precisamente a questo che mi riferivo quando parlavo di ripartenza e di tentativi di rete. Molto importante e apprezzabile e già se ne vedono gli effetti.
Quando invece parlavo di “piano”, mi riferivo a misure strutturali e strategiche, non limitate a singole iniziative o a particolari momenti dell’anno, con l’obiettivo di perseguire al contempo gli interessi dei commercianti, delle associazioni e della città. Parliamone insieme!
Bravo.
Ma sottolineo che su sicurezza con la Polizia Locale si puo’ fare molto di piu’.
E condivito per l’eccesso di auto referenzialita’. Non vivono Saronno e scarseggiano ad empatia.
Leggo: alleggerire il traffico interno e spostarlo sulle tangenziali esterne, quindi spostare il problema sul territorio di altri comuni come Rovello Ceriano Solaro Uboldo? Bravo cerchi di risolvere scaricando su altri la tua spazzatura, bravo bravo bravo..A Saronno si è costruito e si continua a costruire in maniera forsennata e dissennata senza un minimo di decenza con evidenti futuri problemi sulla viabilità che tutti gli intervistati cercano di evitare in maniera scientifica di parlarne ( qualcuno se poteva avrebbe costruito pure dentro il Santuario ), e ora spostiamo il problema a casa di altri.Non c è che dire, sembri il genio della lampada, Complimenti.