Motorsport Lombardia: Monza 70 GP, “1950 – 2022”
19 Agosto 2024

L’automobile, nata alla fine dell’ottocento, ha sempre ispirato l’uomo a 360 gradi. Questo oggetto, adibito al trasporto delle persone, prima che delle cose, fa risparmiare tempo e accorcia le distanze insormontabili, all’apparenza. Tempo per distanza uguale … velocità; è matematico. Un secondo dopo aver inventato l’automobile, tutti i pionieri e gli artigiani e gli ingegneri dell’epoca si impegnano per farla andare sempre più forte, insomma, per farla correre! Nasce la Targa Florio, in Sicilia. “Ecco le strade per le vostre automobili” – esclamava Vincenzo Florio, dal suo Circuito delle Madònie – Adesso voi costruite le auto per correrci sopra”.
Pochi anni dopo, i modelli di auto da corsa sono così diversi e le corse automobilistiche sono così tante che è impossibile per un costruttore partecipare a tutte, nello stesso anno. Inoltre, le infrastrutture sono assai pericolose, sia per i piloti che per gli spettatori, sempre più curiosi e numerosi. Nell’immediato dopoguerra, l’Associazione Internazionale degli Automobilclub (AIACR) si riorganizza e prende il nome di Federation Internationale de l’Automobile (F.I.A.). Per dare un regolamento definitivo alle vetturette, così dette Grand Prix e per farle correre in circuiti altamente organizzati e sicuri (almeno in apparenza: n.d.r.) viene redatto un calendario internazionale di sette gare, alle quali potranno correre solo determinati modelli, realizzati esclusivamente per le corse, i cui piloti si confronteranno per contendersi il maggior numero di vittorie e avere così un unico Campione, al termine della stagione. E’ il 1950: nasce il Campionato del Mondo di Formula Uno della F.I.A. Per i costruttori di automobili è l’occasione ideale per concentrarsi sulle vetture di produzione, da vendere in serie e farsi pubblicità con quelle da corsa, affidando queste ultime a Scuderie-squadra corse (in inglese “Team”) per la gestione in pista, ma guidate da piloti ufficialmente pagati dalla casa-madre. Poiché non c’è limite al numero di auto uguali iscritte, spesso sono i clienti privati a mantenere l’economia del team. La gara, diventa l’occasione di esaltazione degli artigiani locali che producono i telai e la meccanica delle auto che vendono ai ricchi gentleman drivers e ai team non ufficiali, per partecipare alla gara più importante della loro vita, anche una sola volta, magari vicino a casa. Il mercato che si crea, vede nei costruttori italiani i migliori del loro tempo, in una sfida sportiva e tecnologica totale di livello mondiale. 70 anni sono passati dal primo Gran Premio di Formula Uno e 70 edizioni del Gran Premio d’Italia di Formula 1 si sono corse a Monza. Da 70 anni, il “tempio della velocità” e dell’ingegno è nel cuore della Brianza, in Lombardia. In questi 70 anni, molti piloti lombardi di Formula 1 hanno partecipato o cercato di partecipare ad una edizione di questa gara; nelle prossime edizioni, vi racconterò le loro singole storie.