Come va Saronno? Le bocciature di Veronesi dall’X2 alla trasparenza, dalla gestione della Ztl ai parcheggi
26 Agosto 2024

SARONNO – E’ Angelo Veronesi segretario cittadino della Lega Nord il protagonista di oggi di “come va Saronno?” l’iniziativa de ilSaronno che chiede a tutti gli esponenti politici, dai consiglieri ai segretari di partito ai militanti, senza dimenticare i cittadini di fare il punto della situazione in città su com’è andato l’anno e cosa si aspettano a settembre.
1. Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2024 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Il plauso va agli addetti stampa di questa amministrazione che sanno ben propagandare le poche idee e la confusionaria attività della giunta.
Il rimando a settembre senza possibilità di promozione per i gruppi consiliari di maggioranza che in quattro anni non sono riusciti a farsi coinvolgere dalla giunta in nessuna delle decisioni e non hanno saputo adempiere a quanto c’era scritto nel loro programma elettorale, cioè maggiore trasparenza e partecipazione. La maggior parte delle commissioni non vengono convocate e non si ha rispetto per gli eletti. Dimissioni di assessori che non sono stati coinvolti nemmeno nelle scelte della giunta e si sono trovati ad approvare decisioni già prese da un ristretto gruppo.
Tutte le decisioni a iniziare dal PGT vengono prese di nascosto utilizzando il peggiore metodo della Democrazia Cristiana, quello del furbo silenzio.
Rimando a settembre, ma con possibilità di promozione anche la nuova scuola Rodari, che se non si fosse perso il bando da noi guadagnato sarebbe già in piedi.
Rimando a settembre anche la Palazzina X2 del Matteotti, dato che non si è ancora capito cosa vorrà farne nel concreto questa amministrazione. Il sindaco si è sempre detto contrario al co-housing, pertanto il rimando a settembre è d’obbligo e si auspica che il sindaco vorrà chiarire cosa farne.
Noi volevamo destinare la Palazzina X2 al co-housing sia per le persone disabili che escono dalla famiglia di origine sia per intercettare e gestire situazioni sociali di parziale autonomia, per evitare che finiscano sulle spalle del sociale.
Il co housing riguarda attività di mutuo aiuto tra gli ospiti della Palazzina e la messa a disposizione delle competenze di ciascuna fascia di età in una logica di reciprocità. La condivisione di beni e servizi dovrebbe venire attuata attuata attraverso logiche di sharing economy in grado di generare benefici economici grazie alla riduzione degli sprechi materiali. A ciò si dovrebbe aggiungere, nella stessa logica, la gestione condivisa degli adempimenti operativi e amministrativi tra i residenti, compiuta con il supporto di professionisti. La divisione delle responsabilità tra gli ospiti del co-housing dovrebbe essere gestita secondo un’organizzazione non gerarchica, con il coordinamento dell’amministrazione sociale attendo alla partecipazione ed alla condivisione. E’ dimostrato presso altri co-housing funzionanti che la gestione non gerarchica sia stata particolarmente promettente in quanto aiuta tutti gli ospiti a essere quanto più autonomi possibile.
Il co-housing è un’opportunità per il territorio, infatti all’interno dei locali della palazzina troverebbero spazio anche alcune associazioni del territorio, in modo che il co-housing sia un luogo aperto anche ai cittadini del quartiere che lo ospita.
Alcuni appartamenti dovrebbero essere muniti di dispositivi domotici al servizio delle persone disabili che intraprendono una vita autonoma all’interno degli appartamenti palestra per l’autonomia. Si è visto che nel corso del tempo molti ospiti di RSD del territorio vogliono tornare a vivere in autonomia, ma hanno paura a farlo a causa delle loro disabilità, pertanto questi appartamenti palestra possono servire per far imparare nuovamente a vivere in autonomia, fino a poter uscire completamente da questi appartamenti e tornare a vivere in appartamenti autonomi. Infatti la persona disabile attraverso dispositivi di domotica comandati in modo autonomo dalla persona stessa o semi-autonomo dalla persona con l’aiuto dell’intelligenza artificiale ed il supporto di sicurezza di operatori, è in grado di sopperire alle mancanze fisiche e psichiche tornando a impossessarsi della propria vita autonoma.
Il co-housing ha dato inoltre dei risultati molto soddisfacenti per intercettare i bisogni delle famiglie e delle persone in difficoltà temporanea evitando che finiscano sulle spalle del sociale e possano intraprendere percorsi di ritorno ad una vita autonoma attraverso il patto di corresponsabilità. I dati di altri Comuni sono molto incoraggianti e mostrano come la maggior parte di coloro che transitano per il co-housing riesce a tornare ad una vita autonoma.
Questo servizio di co-housing è particolarmente interessante perchè consente alle persone e alle famiglie in difficoltà di trovare dei percorsi per uscire dalla dipendenza dei servizi sociali e tornare ad una vita autonoma. E’ un percorso particolarmente interessante anche per le finanze dei Comuni coinvolti, perchè a fronte di un investimento iniziale, si promuove la vita autonoma al di fuori degli aiuti sociali, rendendo disponibili questi fondi per coloro che hanno bisogno.
Una sonora bocciatura senza rimandi a settembre per la gestione della sicurezza. Come insegna il peggiore metodo centralista, l’amministrazione non dimostra nessuna responsabilità. Prende meriti non suoi e fa scarica barile di qualsiasi problematica. L’amministrazione dovrebbe invece collaborare sia con gli altri Enti Ministero e Regione in primis e con le forze dell’ordine per fare la propria parte, che sebbene possa essere considerata piccola, è necessaria e fondamentale per intessere una rete di protezione dei cittadini onesti contro la microcriminalità.
I daspo urbani vanno utilizzati veramente per allontanare le persone moleste, non bisogna solo citarli nel regolamento di polizia urbana ma non applicarli con regolarità.
Prima di fare favori politici ai Comuni dello stesso colore politico scambiando forze di polizia locale, gli agenti andrebbero utilizzati sul territorio di Saronno per contrastare la microcriminalità.
2. Viabilità e mobilità: sono da sempre temi cruciali per Saronno. Negli ultimi mesi si sono aperti capitoli cruciali come il nuovo Pgtu, ma anche i primi provvedimenti del progetto smart parking da piazza Repubblica a via Parini. Come vedi la situazione?
La parola “smart” per come viene utilizzata dalla sinistra ha ormai assunto il significato di “furberia alle spalle dei cittadini”. Sono ben capaci di utilizzare le parole cambiandone il significato a proprio piacimento, ma non c’è niente di concreto dietro le parole e si dipinge un mondo al contrario.
Non hanno fatto nemmeno una pista ciclabile, sebbene parlino solo di mobilità dolce. La pista ciclabile di via Roma era già stata da noi finanziata e si sono trovati la pappa pronta. Hanno modificato il progetto e già si vedono le radici dei bagolari che rompono i marciapiedi.
Sul fronte della disabilità siamo molto dispiaciuti che le radici dei bagolari siano state messe prima degli interessi delle persone con disabilità motoria.
Inoltre siamo molto dispiaciuti che il sottopasso ciclo pedonale di via Milano non abbia avuto attenzione per le persone con disabilità motoria. Tutti gli altri cittadini quando realizzano uno scivolo per superare barriere architettoniche sono obbligati a prevedere dei piani di una certa misura e ad una certa distanza dopo ogni pendenza. Risulta evidente che in via Milano non ci siano piani di sosta dopo ogni pendenza per le persone con disabilità motoria. Il Comune ha apparentemente giustificato tutto in una propria risposta ad una nostra interrogazione, ma rimaniamo della stessa opinione. Non c’è stata alcuna attenzione alla disabilità e le scelte green sono messe davanti a qualsiasi altra scelta.
La viabilità saronnese deve risolvere tre temi importanti.
Il primo tema riguarda la viabilità a ridosso della zona a traffico limitato, che comporta un maggiore traffico intorno alla ZTL.
Il secondo tema riguarda la viabilità intorno al quartiere scolastico delle superiori in determinati orari della giornata.
Il terzo tema da affrontare è quello relativo alla mancanza di parcheggi. Non si può nascondere la testa nella sabbia sostenendo che i pendolari debbano recarsi in altre Stazioni ferroviarie quando si vuole che Saronno mantenga il proprio ruolo centrale come snodo ferroviario di rilevanza regionale. E’ necessario trattare con le Ferrovie per creare un grande parcheggio di interscambio che possa servire la stazione di Saronno centro.
Il tema parcheggi e il tema di maggiore traffico intorno alla ZTL hanno importanti ricadute anche sul settore commerciale, visto che è evidente a tutti che per la mancanza di sicurezza la ZTL perda rinomanza presso i clienti e molti negozi abbiano chiuso per trasferirsi fuori dalla ZTL. Fuori dalla ZTL le regole per aprire i dehors sono diverse, presso alcune strade i marciapiedi non sono larghi a sufficienza per ospitare dehors. La mancanza cronica di parcheggi rende improponibile aprire attività commerciali che possano attirare un maggior numero di clienti e rende difficoltoso aprire ristoranti a ridosso della ZTL.
3. Quest’anno il tema più caldo è stato la sicurezza: dalle risse ai borseggi, dal servizio di Striscia la notizia al comitato per la sicurezza. Cosa serve alla città e ai saronnesi?
Ai saronnesi serve un’amministrazione più responsabile che parli di meno e agisca di più. Serve che l’amministrazione faccia la propria parte con continuità e che collabori con gli altri enti e con le forze dell’ordine. Un po’ più di umiltà e rimboccarsi le maniche per perseguire in modo continuativo la sicurezza e non solo quando arriva l’emergenza delle trasmissioni televisive Striscia la Notizia o la Zanzara.
4. L’attrattività: è sicuramente una delle parole più usate nel dibattito cittadino: parlando di eventi, di commercio ma anche di cultura e di investimenti… come sta andando?
L’attrattività è un’altra parola abusata da questa amministrazione per dipingere una Saronno al contrario di quella che viene percepita dalla maggior parte dei cittadini.
Da quando ne parlano la città è diventata meno attrattiva per le famiglie ed i lavoratori, ma più attrattiva per la microcriminalità.
Fare una festa della salamella in più rispetto ai Comuni vicini fa contenti i cittadini per quella giornata, va bene, non possiamo che esserne felici, ma non risolve nè i problemi della sicurezza nè quelli del commercio, soprattutto se i commercianti saronnesi non vengono coinvolti.
Vengono spesi molti soldi in cultura, vengono spesi molti soldi per associazioni culturali. Sono contenti gli amici di questa amministrazione, ma non ci sono ricadute concrete per il resto della città. La chiusura dei negozi e la situazione di insicurezza diffusa sono lì a dimostrarlo. Una città con una tale spesa per la cultura non può permettersi di essere insicura e nemica del commercio di vicinato.
Non vengono coinvolte le scuole, se non in iniziative politicizzate organizzate dai soliti noti e dai soliti comitati politicizzati sopra i quali l’amministrazione mette il cappello politico per manifestazioni di piazza in cui gli alunni sono di fatto obbligati a partecipare. Si coinvolgono gli studenti di età sempre più basse in modo che non abbiano ancora sviluppato un senso critico capace di contrastare certe scelte politiche. La scuola non viene coinvolta, ma utilizzata per meri fini politici.
5. Novità di questo 2024 i toni sempre più aspri del confronto politico: dalle accuse di mancanza di trasparenza alla maggioranza a quella di polemiche sterili all’opposizione fino alla mancata collaborazione sulla mozione per la sicurezza e il consiglio comunale disertato dalle opposizioni. Clima da campagna elettorale che si avvicina? Stanchezza e nervosismo di uno scenario politico con problemi strutturali su entrambi i fronti? Come valuti la situazione?
La situazione è evidente: c’è solo propaganda senza alcun coinvolgimento nè partecipazione. I primi a protestare dovrebbero essere i gruppi consiliari di maggioranza, ma ripetono come pappagalli quello che viene stilato dagli addetti stampa. Contenti loro di fare i burattini…
La situazione in consiglio comunale merita poi un capitolo a parte, dove il presidente del consiglio si permette di interrompere i discorsi dei consiglieri quando non gli piacciono. Un giorno può capitare a tutti di essere nervosi, ma farlo sempre diventa irrispettoso per tutti e non porta a discutere in modo pacifico degli argomenti. Sentirsi tacciati come i nemici della patria ogni volta che non si è d’accordo con la maggioranza non porta certo ad un clima di correttezza istituzionale, ma ad una continua provocazione.
Un clima di tale natura è pessimo per la città, visto anche le minacce di morte ricevute dalla nostra europarlamentare Isabella Tovaglieri in piena campagna elettorale. Nessuno della maggioranza ha mai speso una parola per rattristarsene.
6. Il progetto dell’ex Isotta, la querelle per lo stadio comunale e i cantieri aperti sono stati i temi caldi dell’estate saronnesi. Quali dovrebbero essere le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
L’emergenza abitativa è uno dei temi da trattare, ma che non viene considerato per colpa dell’ideologia green di questa maggioranza che dice di bloccare qualsiasi costruzione.
I saronnesi, soprattutto le giovani coppie, si trasferiscono nei Comuni fuori Saronno per trovare un’abitazione ad un prezzo inferiore. Questo significa che Saronno viene impoverita delle risorse economiche dovute al lavoro di queste giovani coppie, che si trasferiscono fuori Comune.
Bisogna tentare di attrarre nuovamente questi ex saronnesi ed evitare che altri se ne vadano.
Noi abbiamo contribuito notevolmente a tentare di sanare questa situazione approvando un contratto tipo per il convenzionato saronnese, in modo di realizzare case per i saronnesi o per chi lavora in città.
I frutti di questo lavoro si vedono oggi con la realizzazione di diversi appartamenti in ex Cantoni e nelle altre otto aree dismesse che abbiamo fatto bonificare da cima a fondo.
Sebbene anche l’attuale maggioranza abbia approvato il convenzionato saronnese in consiglio comunale quando noi eravamo maggioranza, non si vede nessuno sprone a perseguirne la logica, ed infatti l’urbanistica è bloccata e sacrificato sull’altare del green ad ogni costo.
Quando l’ex Cantoni chiese di dividere la bonifica in lotti noi non acconsentimmo e li obbligammo a versare una fidejussone su tutta l’area in modo che il Comune potesse finire la bonifica anche in caso di fallimento. Servono idee chiare e bisogna essere determinati e chiari nelle scelte anche verso il privato. Viene fatto così anche da questa amministrazione?
L’ex Isotta rappresenta un bel progetto per la città. Ci piace che possano essere coinvolte accademie di Milano e che vengano previsti nuovi posti di lavoro e nuovi servizi per i cittadini come ad esempio una nuova scuola.
Il Comune deve controllare attentamente per far sì che vi sia un bilanciamento tra gli interessi privati e quelli pubblici. Il controllo deve essere trasparente. Si dovranno chiarire quali saranno gli spazi che rimangono al pubblico, a quanta porzione di parco pubblico bisognerà rinunciare, in modo che sia evidente che si rinuncia al verde per dare spazio a spazi educativi, che si possono ritenere di maggiore interesse pubblico per scelta politico amministrativa.
Bisognerà definire quali saranno gli spazi per il terziario avanzato che porterà nuovi posti di lavoro.
Bisognerà definire quanto residenziale convenzionato fare all’interno della ex Isotta Fraschini nell’interesse primario dei saronnesi e di chi lavora a Saronno per far ritornare chi ha lasciato il Comune.
Sarà necessario definire anche i nuovi spazi per le scuole pubbliche. Bisogna mettersi al tavolo con gli istituti scolastici e definire nuovi spazi per le scuole, valutando cosa fare dei vecchi edifici.
Sarà necessario parlare con l’ex Isotta Fraschini sul fronte della viabilità e dei parcheggi per risolvere almeno parzialmente i temi del pendolarismo verso la stazione e della zona a ridosso della ZTL.
E’ necessario parlare con l’ex Isotta Fraschini in funzione anche del potenziamento dello snodo ferroviario saronnese con il collegamento tra l’aeroporto di Malpensa Berlusconi e Orio al Serio.
Niente di tutto questo è stato fino ad ora fatto e sarà difficile che venga fatto a breve durante il rimanente tempo di vita di questa amministrazione.
Bisogna inoltre sedersi con gli altri enti provinciali e regionali per prevedere nuovi spazi sportivi nell’area circo del Matteotti e per allargare l’area del baseball softball in zona Aquilone. Non si possono accampare scuse dopo 4 anni di amministrazione.
E’ necessario tornare a parlare di allargamento delle aree artigianali e industriali in via Parma e trattare con il Ministero un allargamento di via Parma come previsto dal PGT per una nuova arteria di collegamento veloce tra Monza Saronno e l’autostrada.
E’ necessario tornare a parlare di cosa fare dell’ex ASL di via Manzoni e di cosa fare della Cascina Paiosa.
Ormai il tempo per questa amministrazione è concluso e i cittadini saronnesi devono trarre le somme al netto dei tanti proclami propagandati dagli addetti stampa.
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Commenti
La Rodari con il vostro bando da 4 milioni quando costa 12? All’ira aveva ragione l’Airoldi quando vi diceva che volevate la scuola di cartone
Sintesi, SINTESI, SINTESI … Basta vedere sproloqui un tanto al chilo
Appena fatto un corso su co-housing e sharing-economy?
Quante parole per non dire molto e fare considerazioni discutibili. Cascina Paiosa ed ex ASL c’erano anche ai tempi della giunta Fagioli, l’uso dell’aera salamella come area sportiva vuole una serie di passaggi burocratici (cambio in PGT) e realizzativi che di certo non risolverebbeo a breve il problema del rugby a breve, la questione Isotta richiede un accordo con la proprietà che non sembra facile da raggiungere, l’emergenza abitativa non sono certo esita in una città che centinaia di case sfitte, casomai c’è un problema di costi delle abitazioni, etc..
Veronesi sempre sul pezzo, sempre con idee sbagliate. La Lega di Saronno conta nulla a livello regionale e nazionale, questa è la triste realtà, mentre i tradatesi a Roma contano.
Per certi versi ci stimo, ma a livello di comunicazione e sintesi non ci siamo.
#lessismore
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Certo, ma ci sono casi disperati nei quali #nothingisbetter




