Omicidio Carol Maltesi: oggi il caso davanti alla Cassazione a Roma
RESCALDINA – Oggi al vaglio della Corte di Cassazione a Roma il caso dell’omicidio a Rescaldina della 26enne Carol Maltesi, che era stata uccisa, e fatta a pezzi dal vicino di casa, il 45enne Davide Fontana, che in secondo grado di giudizio era stato condannato all’ergastolo.
La Cassazione, alla quale hanno fatto ricorso i legali di Fontana, dovrà dunque decidere se confermare l’ergastolo oppure annullare la sentenza d’Appello a Milano disponendo che il processo venga rifatto.
Nel febbraio scorso c’era stata la sentenza d’Appello, che aveva rivisto quella di primo grado, che invece per Fontana aveva previsto trent’anni di reclusione. E’ chiamato a rispondere di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere. In Appello erano state riconosciute le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, ed era stato dunque disposto l’ergastolo.
Fontana abitava nella stessa palazzina di Rescaldina dove viveva anche Carol, 29enne. L’11 gennaio 2022 aveva creato un falso profilo su Onlyfans, chiedendole un video porno “bondage” in cui lei fosse completamente legata e incappucciata. Lei accettò di girarlo, nella sua abitazione e con “attore” proprio Davide, che in realtà dopo averla immobilizzata come da “copione” l’aveva uccisa, colpendola a martellate e poi sgozzandola, e poi aveva sezionato il corpo in 18 parti, e messo i resti in un congelatore sino a fine marzo, quando si era sbarazzato dei resti della ragazza gettandoli in un’area verde del Bresciano, dove erano stati trovati. E per settimane aveva usato il sistema di messaggistica sul telefono di lei, spacciandosi per Carol, rispondendo a suo nome a conoscenti ed amici.
(foto: Carol Maltesi e Davide Fontana)
10092024