Uboldo nel passato nella mostra di “Insieme per” dedicata alla famiglia Perrone
UBOLDO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’associazione “Insieme per” relativo alla mostra abbiamo creato una mostra evento su una famiglia particolare di Uboldo che nel passato, a cavallo tra il 1800 e il 1900, ha vissuto a Uboldo e ha lasciato testimonianze preziose di come fosse la vita a Uboldo in quel periodo. La mostra si terrà nella casa dei Talenti di via per Origgio in concomitanza alla festa del paese, di venerdì 13, dalle 16 alle 18, sabato 14, dalle 14 alle 18, e domenica 15 settembre, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Eccoci, finalmente, dopo due anni di preparazione e di attesa, a parlare dei Perrone e delle loro famiglie a Uboldo. Sì, perché il tutto doveva andare in onda esattamente un anno fa, ma ha pensato il meteo a stoppare. Ora questa nobile famiglia viene portata alla ribalta da una pubblicazione sulla loro singolare storia, da una mostra sul loro operato, da un audio video particolare, nei tre giorni in coincidenza con la festa del paese di Uboldo: l’evento inizierà venerdì 13 settembre alle ore 16 presso la Casa dei Talenti di via per
Origgio a Uboldo. Sabato 14 settembre alle ore 16 si terrà la presentazione delle vicende di questa famiglia. La mostra sarà aperta poi anche domenica 15 tutto il giorno.
E’ già una storia il ritrovamento della documentazione custodita da uno dei nipoti: l’andata a Castelnuovo di Porto per recuperare il voluminoso archivio di Giuseppe Maria, leggerlo, decifrare la minuta scrittura e trascrivere i 38 fascicoli, più le appendici, frutto di ricerche appassionate su Uboldo e sul territorio circostante. Lo studioso Perrone reperiva informazioni facilmente presso gli archivi comunali e parrocchiali e dai privati, date le sue conoscenze e amicizie con i personaggi del momento. Soggiornando in paese, poi,
aveva la possibilità di percepire la situazione di vita degli abitanti e di cogliere dalla viva voce degli Uboldesi fatti, avvenimenti, che si sarebbero persi e che oggi non conosceremmo. La preziosità del suo lavoro è data inoltre dal corredo di disegni, rilievi, acquerelli, testimonianze uniche di un tempo che fu, ma che ci fanno dire “com’era bello il nostro paese”.
Alla restituzione dell’archivio, è sempre il nipote a comunicarci una novità: ovvero un’avvenuta mostra dei bozzetti di uno scenografo delle opere verdiane presso il teatro alla Scala di Milano. Ebbene lo scenografo in questione non è che il padre di Giuseppe Maria, tale Carlo Giovanni Filippo Perrone di San Martino, “di bella figura, di vivo ingegno, ottimo pittore, archeologo distinto, di non comune erudizione, chiamato a far parte delle migliori accademie di arti e di scienze”.
La curiosità ci spinge a ricercare e si viene in contatto con l’ultimo dei nipoti, Luigi, che ci fornisce materiale utile e prezioso. E il legame della famiglia Perrone con Uboldo? Da cosa è dato? Da un’altra storia: è Filippo, scenografo, ultracinquantenne ad innamorarsi di una ballerina diciottenne, Elisa Galli, figlia di uno dei pochi possidenti uboldesi. Stupisce pensare che a metà del 1800 in un Uboldo con poco più di 2000 abitanti e per la maggioranza coltivatori, ci sia una giovane ballerina scaligera. Eppure è proprio così.
Insieme al padre Filippo e al suo primo figlio Giuseppe Maria, anche l’altro figlio Luigi, architetto, contribuisce a dar lustro alla famiglia. Dapprima opera come restauratore di diversi monumenti, per lo più lombardi, poi come progettista di edifici di pregio, infine come direttore del Museo civico di Como. Oltre di suo, sposa Ida Pisani Dossi, pure lei nobile e nipote di Carlo Alberto Dossi, celebre letterato, scrittore legato alla Scapigliatura milanese. Padre e due figli dotati di ingegno non comune e di notevoli abilità artistiche.
Insomma una bella storia! Per conoscerla fino in fondo e più da vicino, non c’è che venire a Uboldo, presso la “casa dei talenti”, nei tre giorni a lei dedicati e scoprirne il fascino.