Domiciliari per il centauro 29enne inseguito da polizia e carabinieri da Castellanza a Gerenzano
GERENZANO – CASTELLANZA – E’ stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale il 29enne che lo scorso mercoledì 11 settembre è stato al centro di un rocambolesco inseguimento iniziato con un controllo a Castellanza e finito a Gerenzano con polizia di stato e carabinieri mobilitati. Dopo il fermo e il processo per direttissima per il 29enne sono arrivati gli arresti domiciliari.
Nel corso del servizio di controllo del territorio, l’attenzione di una pattuglia del Commissariato è stata attratta da un motociclista, che in corso Sempione, sul confine tra Busto e Castellanza, oltre a continuare a guardarsi attorno con fare circospetto, conduceva il veicolo in modo anomalo, alternando un’andatura tranquilla a improvvise accelerazioni.
Gli agenti hanno deciso di seguirlo a distanza mentre la moto si dirigeva verso la zona boschiva di Castellanza, nota per attività di spaccio di stupefacenti.
Alla richiesta della pattuglia di fermarsi, il soggetto ha accelerato improvvisamente, dirigendosi velocemente verso Rescaldina, ovviamente tempestivamente dagli operanti. Durante la fuga, il motociclista ha compiuto manovre pericolose per sé e per gli altri utenti della strada, arrivando a sorpassare un’autocisterna, incurante del traffico che proveniva in senso opposto.
Per cercare di fermare la folle fuga è intervenuta una pattuglia del commissariato di Busto, un equipaggio dei carabinieri di Saronno e un equipaggio del commissariato di Legnano, ciò nonostante, l’uomo ha proseguito la sua fuga, attraversando incroci con semafori rossi e guidando contromano per lunghi tratti.
Visto che non riusciva a liberarsi dei propri inseguitori, in un gesto disperato il fuggitivo ha persino lanciato il casco contro la volante della Polizia, cercando di far uscire di strada gli agenti, che però sono riusciti ad evitare l’impatto e a proseguire l’inseguimento, che si è concluso a ridosso di Gerenzano, quando il motociclista ha perso il controllo del veicolo in prossimità di una zona boschiva, ed è caduto a terra, per darsi a precipitosa fuga a piedi.
Durante la corsa, il fuggitivo ha urlato richieste di aiuto, presumibilmente rivolte agli spacciatori attivi nella zona, ma dopo pochi metri è stato raggiunto e bloccato dagli agenti. Terminata la direttissima che ha seguito l’arresto il 29enne è stato condannato agli arresti domiciliari.
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