Visto da Varese: Imprese, l’intelligenza artificiale non riduce i posti di lavoro
13 Ottobre 2024
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di EZIO MOTTERLE
Cresce nelle imprese del Varesotto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, tra gli obiettivi ottimizzare i processi produttivi e in prospettiva migliorare anche gli utili. Ma al momento non c’è il rischio che questa innovazione si rifletta negativamente sulla tenuta occupazionale. Rassicurante per il mercato del lavoro un’analisi elaborata dalla Camera di commercio sondando l’opinione di 486 imprese nell’ambito dell’ultima indagine congiunturale. Le aziende continuano infatti a ritenere l’elemento umano essenziale per la propria attività: nel 90% dei casi valutano che l’introduzione dell’intelligenza artificiale avrà pochi effetti o addirittura nessuno in termini di diminuzione dei dipendenti. Resta, però, la preoccupazione per la difficoltà nel trovare figure professionali competenti: i più ricercati restano gli specialisti It (per il 51,2% delle imprese), seguiti dagli esperti in automazione dei processi produttivi (42,2%), dai data scientist e analyst (29,7%) e dagli specialisti in trasformazione digitale e innovazione (21%). Lo studio rileva che il 6,2% delle aziende varesine utilizza già i sistemi di intelligenza artificiale, mentre il 15,5% evidenzia la possibilità di introdurli nell’immediato futuro. Una quota che diminuisce nell’artigianato (il 6,6% le usa o è intenzionato a farlo) e nell’edilizia (11,8%). Dati, peraltro, bilanciati da industria e grande distribuzione organizzata, con percentuali di 23,6% e 38,5%. Quanto alle motivazioni, per le imprese industriali ci sono la volontà di automatizzare i processi (73,3% dei casi), quella di accelerare le attività di ricerca per sviluppare nuovi prodotti (41,8%), quella di analizzare al meglio i dati a fini previsionali (26,7%). La quota di aziende che, invece, non ha ancora deciso di impiegare i nuovi strumenti pensa che tali innovazioni non siano applicabili nella propria realtà (38,4%). Si evidenziano inoltre la difficoltà nell’identificare costi e benefici nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (28,8%) nonché la scarsità di soluzioni sul mercato (20,6%) come pure quella di competenze necessarie (19,4%). Meglio insomma l’intelligenza naturale. Almeno per ora.
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Commenti
Alla festa della filosofia appena conclusa a Saronno dove il tema era appunto l intelligenza artificiale i relatori hanno sostenuto che la stessa avrebbe determinato un calo molto significativo dell’ impiego di maestranze, personalmente credo che l intelligenza artificiale sara usata anche per eliminare i costi dovuti all’ impiego la conseguenza sarà
la drastica riduzione di personale lavorativo