Saronno, la proposta: “Facciamo rinascere la Casa del Partigiano”
SARONNO – “Credo di parlare a nome di un ‘noi’ ampio in città, quando lancio un appello alla cooperativa ‘La casa del partigiano’, titolare fino al 2032 della concessione dello spazio comunale di Via Maestri del Lavoro: lavoriamo insieme da subito perché questo spazio torni ad essere un luogo di incontro, socialità, pratiche, esperienze unite dai valori che hanno fatto la Resistenza, per offrire ad una ‘altra Saronno possibile’ un’occasione di crescita”.
Si è conclusa con questo accorato appello di Roberto Guaglianone, moderatore della chiacchierata pubblica “La città, il mondo: restiamo umani!” con Marco Bersani, che di Attac Italia è responsabile nazionale, dopo essere stato uno storico consigliere comunale ecologista a Saronno negli Anni ‘90.
Dichiarazioni che hanno dato concretezza territoriale ad un partecipato dibattito, andato in onda anche in diretta Facebook e già disponibile sul sito internet di Attac Italia.
Bersani, che è autore di diversi libri su temi come beni comuni e finanza pubblica, fino al recente ‘La rivoluzione della Cura’, ha risposto alle domande di Guaglianone spaziando da un’analisi sul mondo (“nel pianeta c’è più disuguaglianza oggi che nel Medioevo dei servi della gleba”), l’Europa (“Draghi e Von Der Leyen ci trascinano in un’economia di guerra, che porta morte e snatura il ruolo storico del nostro continente”), l’Italia (“l’austerità ha tagliato pesantemente i fondi ai Comuni, che contribuiscono in maniera minima a creare debito pubblico”, e ancora: “il DL 1660 che condanna a pene severissime persino la resistenza passiva? Vedremo se passerà…”).
Il tutto dentro un contesto di rigorosa analisi economico – finanziaria avente al centro il tema del debito pubblico, considerato la leva delle politiche di austerità “che non hanno risolto il problema del debito pubblico, che in Italia arriverà alla soglia record dei 3000 miliardi di Euro entro la fine dell’anno”, perché “il capitalismo non è in grado di risolvere nemmeno uno dei problemi che crea”.
Quando si è arrivati a parlare di territorio (“non a caso la crisi della Giunta di ‘centrodestrasinistra’ arriva al momento delle decisioni sull’urbanistica, da sempre la principale fonte di estrazione di valore e ricchezza nella nostra città”, secondo Guaglianone) e del “noi” su cui lavorare per ricostruire la comunità saronnese, anche a seguito di due interventi dal pubblico che l’hanno in qualche modo preannunciata, è giunta la proposta di Guaglianone per la “Casa del Partigiano”, da mesi al centro di un acceso dibattito, i cui protagonisti si vorrebbe mettere intorno a un tavolo.
La serata si è poi conclusa con una vivida dimostrazione di vicinanza all’associazione Attac – che a Saronno esiste dal 2001 e in Italia è presente in una trentina di città – attraverso il contributo di molte persone alla campagna di tesseramento 2024, che durerà fino alla fine del mese.
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Commenti
Bravi cominciate a fare colletta. Senza soldi non rinasce niente. A meno che non vogliate occupare la sede.Dove peraltro Auser garantisce meritorie attività per anziani e disabili. Informatevi.
Guaglianone ma bastaaaaaaa!
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Perché Guaglianone basta? Ha diritto quanto lei di parlare