Tra i binari, Mazzucotelli: “Conferenza del Tpl tra programmi, disordine informativo e tanti lavori in corso”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Andrea Mazzucotelli, portavoce del Comitato Viaggiatori Tpl Nodo di Saronno.
Martedì 30 ottobre si è tenuta la Conferenza regionale del trasporto pubblico locale, nel corso della quale abbiamo innanzitutto discusso il cambio degli orari del Servizio ferroviario regionale, a decorrere dal giorno 15 dicembre.
Gli uffici regionali ci hanno presentato, per sommi capi, il loro progetto di orario, elaborato ad aprile 2024 e coerente con i programmi di sviluppo in corso (piano regionale mobilità e Trasporti, Piano Economico Finanziario del Contratto di Servizio Ferroviario). Il progetto orario elaborato dai tecnici regionali prevede, per quanto attinente al Nodo di Saronno, una revisione del servizio Re1/R22 Saronno-Varese-Laveno al fine di incrementare i collegamenti diretti e più veloci tra Varese e Milano.
Non attinente in sé al nodo di Saronno, ma di sicuro interesse anche per l’ambito saronnese, è l’attivazione di una coppia andata-ritorno di treni interregionali Milano-Bolzano, senza cambi, frutto di Intesa tra la Regione Lombardia e la Provincia Autonoma di Bolzano.
I tecnici regionali avevano anche predisposto i dettagli delle modifiche di orario previste, ma non ci sono stati presentati. Rimaniamo in attesa di queste ulteriori informazioni.
Il progetto del nuovo orario, che ci è stato illustrato, si trova apertamente contraddetto da alcune indiscrezioni, estemporanee e non sostanziate in sede ufficiale, fatte circolare sulla stampa, che lasciavano intendere che con il cambio orario alcune corse sarebbero state cancellate dalla programmazione, avrebbero cambiato capolinea o avrebbero saltato alcune fermate.
Forse è inutile dire che noi Rappresentanti dei viaggiatori siamo contrari a qualunque diversione rispetto a un percorso di sviluppo che dura da 25 anni e che non sia stata adeguatamente discussa, motivata, ponderata in sede ufficiale con la nostra partecipazione, discutendo insieme i dati ufficiali disaggregati, così da perseguire un miglioramento con metodo scientifico e in modo condiviso. Richiedere delle pubblicazioni alla stampa, senza firmarle, senza nemmeno dettagliare motivazioni specifiche e consistenza effettiva, travalicando i normali tempi tecnici che sono richiesti per elaborare l’orario ferroviario, fa sospettare di una operazione mediatica di confusione dei cittadini. O addirittura di un esperimento sociale: “quante astrusità che complicano le loro vite si possono proporre ai cittadini lombardi senza che costoro reagiscano? Oppure, stanchi del tira e molla, andranno finalmente tutti quanti in automobile?”
In sede di Conferenza Tpl, su questo punto i tecnici regionali hanno esposto un recente peggioramento del servizio ferroviario, l’indisponibilità di ampie porzioni delle reti ferroviarie nel 2025 e la difficoltà da parte dell’impresa ferroviaria di reperire autobus sostitutivi e autisti.
Come se il servizio ferroviario non andasse regolarmente in crisi nei mesi autunnali!
Questo smentisce pure la filosofia di sostituire con autobus i treni a minor frequentazione, con la quale si è insediata l’attuale direzione dell’impresa ferroviaria regionale a novembre 2018. Ricordiamo che, sin da quella data, noi Comitati dei Viaggiatori ne abbiamo chiesto le dimissioni e la storia ci sta dando ragione. Meno corse programmate, regolarità e puntualità in calo nonostante gli allunghi di orario e i rilasci infrastrutturali, e nemmeno più la possibilità di effettuare servizi autobus sostitutivi.
Ma quindi, in sostanza? Le variazioni estemporanee, date per certe da comunicati stampa anonimi, sono una proposta disarticolata di talune imprese, che deve ancora essere ben determinata e valutata, per rispondere a una sollecitazione non tecnica, ma politica, di Regione Lombardia. Quindi, essendo ancora in corso questo gioco di equilibri, la Lombardia non è ancora dotata ufficialmente di un orario ferroviario a decorrere dal 15 dicembre 2024, e non sono state chiarite né le reali problematiche indicate dai dati disaggregati, né come effettivamente si intende affrontarle, né quali territori e quali utenti si intendono penalizzare. “Vi faremo sapere” è il tipo di risposta che i tecnici sono stati costretti a darci.
Altro tema molto importante affrontato è quello delle interruzioni della rete ferroviaria a causa di lavori di manutenzione e potenziamento nel 2025. Rete Ferroviaria Italiana ha presentato non meno di 19 slide di interruzioni per tutta la Lombardia.
Le seguenti potranno interferire con il servizio delle direttrici ferroviarie del Nodo di Saronno:
- Indisponibilità di alcuni binari a Milano Centrale da maggio a novembre (interventi Piano Regolatore);
- Indisponibilità di alcuni binari a Milano Porta Garibaldi da inizio luglio a fine agosto (manutenzione straordinaria cavalcavia);
- Interruzione totale del Passante Ferroviario da fine luglio a fine agosto (rinnovo armamento, nuovo scambio presso Porta Vittoria e sostituzione di alcuni impianti tecnologici).
Con riferimento alle direttrici del Nodo di Saronno, tra il 30 novembre e il 1° dicembre 2024 è previsto il miglioramento della circolazione tra Milano Greco e Milano Lambrate (linea S9) mediante attivazione del distanziamento a 4 minuti. Entro fine 2025 dovrebbe essere attivato l’Apparato Centrale Computerizzato a Milano Lambrate.
Per quanto riguarda Ferrovienord, le interruzioni afferenti al Nodo di Saronno nel 2025 saranno:
- Busto Arsizio-Malpensa T2, dopo le ore 22, a marzo (sostituzione scambi bivio Sacconago);
- Como Camerlata-Como Lago ad aprile (riqualificazione Como Borghi);
- Novara-Vanzaghello Magnago ad aprile (attivazione Apparato Centrale Computerizzato Multistazione);
- Laveno-Cocquio Trevisago da giugno a settembre (raddoppio);
- Malpensa T1-Malpensa T2 a dicembre (attivazione collegamento Malpensa T2-Gallarate).
Le interruzioni su rete Ferrovienord saranno compensate mediante autobus sostitutivi, mentre non abbiamo avuto alcun dettaglio in merito alla riorganizzazione del servizio a seguito delle interruzioni su RFI, che pure sarebbe stato più opportuno decidere e comunicare invece che diramare i comunicati sibillini e di scarso valore informativo, di cui prima si diceva.
Così come gli uffici regionali, anche noi Rappresentanti abbiamo espresso preoccupazione per le molte e diffuse interruzioni, che nel 2025 interesseranno anche il Nodo di Milano al suo cuore, e abbiamo chiesto di discutere insieme, per ciascun intervento, quale sia la condizione che non consente di operare in corso di esercizio, magari pure con dei rallentamenti, in modo da rinunciare a tutte le interruzioni possibili. Non abbiamo ricevuto riscontro tecnico, ma gli uffici regionali hanno risposto che ci saranno ancora discussioni in merito, senza però presupporre il nostro coinvolgimento.
Ai gestori infrastruttura, Rfi in particolare, abbiamo chiesto di impegnarsi a spiegare quanto possibile sui territori afflitti dalle interruzioni il loro motivo e il vantaggio finale restituito all’utenza dai lavori svolti, così che la sofferenza per i collegamenti temporaneamente interrotti o riorganizzati possa avere una ragionevole giustificazione. Non accetteremo più giustificazioni generiche del tipo “attività di potenziamento infrastrutturale”.
Only time…
Su Whatsapp invia il messaggio “notizie on” al numero + 39 3202734048
Su Telegram cerca il canale @ilsaronnobn o clicca su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche il canale whatsapp, clicca qui per iscriverti