Airoldi “sacrifica” Gilli per il “sogno” di una maggioranza con i 5 stelle. Test di campo largo a Saronno?
SARONNO – Alla fine con un colpo di reni il sindaco Augusto Airoldi è riuscito ad avviare il processo per la quadratura del cerchio della sua sofferente maggioranza: con una riunione prima della seduta di consiglio comunale, le dimissioni di Pierluigi Gilli dal ruolo di presidente dell’assemblea e la necessaria astensione di Giuseppe Calderazzo, ex Pd ora Movimento 5 stelle è riuscito, aggiungendo una buona dose di retorica e di narrazione a tratti vittimistica, a superare la mozione di sfiducia presentata dagli 11 consiglieri dell’opposizione.
QUI LA SPIEGAZIONE DELLA MOZIONE: MOTIVAZIONI E PERCORSO
E’ il primo passaggio della crisi di maggioranza iniziata con la mancata approvazione del bilancio consolidato per il voto contrario della consigliera indipendente Marta Gilli.
LA SEDUTA CON… PUBBLICO QUALIFICATO
Un po’ a sorpresa il consiglio comunale ha visto una buona partecipazione di pubblico si potrebbe dire qualificato. All’auditorium Aldo Moro (location sostitutiva dell’indisponibile e appena rinnovata Sala Vanelli) erano presenti un certo numero di addetti ai lavori: esponenti politici del centrodestra e centrosinistra di Saronno e del comprensorio (qualche presenza da Solaro e persino da Varese), qualche rappresentate di associazioni di categoria e storici sodalizi saronnesi e persino qualche giornalista in trasferta da Varese e Malpensa. Già perchè vista la presenza in consiglio provinciale di Pierluigi Gilli la situazione saronnese è ora importante anche in chiave varesina e non a caso tra il pubblico c’è anche l’altro consigliere provinciale del saronnese Silvio Maiocchi (FdI).
TUTTO SVELATO IN POCHI MINUTI
Prima della seduta tra le opposizioni si spera ma il finale viene intuito da tutti i presenti da subito dalle comunicazione del presidente del consiglio comunale Gilli che annuncia, per stamattina giovedì 11 novembre, la consegna delle proprie dimissioni dal ruolo di guida dell’assemblea civica: “I casi sono due: o questa sera il consiglio si scioglie e andiamo tutti a casa, oppure, se il Consiglio proseguirà il suo corso io mi dimetto, in quanto con l’elezione in consiglio provinciale alle due deleghe che mi ha affidato il presidente Magrini, sono stati designato anche alla presidenza di due importanti commissioni, quella Bilancio e quella agli Affari generali. Un impegno notevole che non mi permette di continuare a ricoprire questo ruolo”.
Una versione che tiene per pochi minuti perché quando dopo la presentazione della mozione e i primi interventi Giuseppe Calderazzo prende la parola si capisce subito, dalle prime 3 parole, che le trattative per il primo campo largo di Saronno hanno portato qualche risultato.
“Giuseppe Calderazzo Movimento 5s” si presenta il consigliere indipendente. Bastano queste 3 parole e tutti capiscono. Calderazzo è un ex esponente del Pd ora in forze ai pentastellati presente come indipendente in consiglio. Da allora ha chiesto ripetutamente di poter creare un gruppo consiliare lamentando la mancanza di collaborazione del presidente Gilli che per tutta risposta l’Ha redarguito e diffidato più volte dall’usare il nome M5s per definirsi in consiglio comunale. Ieri sera invece nemmeno un fiato. Mentre Calderazzo in un intervento stringato anticipa l’astensione che salva Airoldi “in accordo con il Movimento”. La serata finisce come da programma con 12 voti contrari (il sindaco non si astiene neanche per etichetta nella foga di mostrare di avere i numeri), 12 favorevoli (Marta Gilli non interviene ma vota con le opposizioni) e un astenuto (Calderazzo).
SCENARI E OSTACOLI FUTURI
Tutto è bene quel che finisce bene? Forse. A tutti sembra un po’ troppo presto per festeggiare e l’unico che a fine seduta appare sorridente è Airoldi. Quella di ieri sera è solo il girone di andata della crisi che ora ha dei passaggi decisamente più complessi. Dalla prossima seduta l’impegno ad avere 13 voti, per il numero legale e per le approvazioni, spetta alla sofferente maggioranza che dovrà approvare il bilancio consolidato e previsionale entro fine anno ma soprattutto che dovrà eleggere il nuovo presidente del consiglio comunale. Già perchè il primo accordo con Movimento 5 stelle prevedeva l’astensione alla mozione di sfiducia dopo le dimissioni di Gilli e i voti di approvazione ai bilanci dopo la presidenza dell’assemblea civica per Calderazzo.
Un passaggio non proprio scontato, almeno a leggere “con malizia politica” come fa notare un ex sindaco Alessandro Fagioli in grande spolvero, qualche messaggio arrivato nel corso della serata. A partire da quelli di Gilli: dalla citazione “Dopo di me il diluvio” detta in francese e con ironia e amarezza, ai consigli al sindaco “allarghi degli orizzonti del suo uffici e ascolti consiglieri comunali hanno un ruolo complesso e se no diventano irrequieti”. Senza dimenticare l’accenno “alla nuova maggioranza che si è creata stasera” e al riferimento al trasferimento al centro “della seconda parte del nome della mia civica (leggi l’Italia c’è di Librandi ormai alleata e forse qualcosa di più con Forza Italia)”.
Insomma, se malgrado quanto dichiarato in una nota all’inizio della crisi, Con Saronno ha accettato di sacrificare il ruolo di presidente del consiglio comunale pur di mantenere in piedi una coalizione che permetta a Gilli di restare in consiglio provinciale lui ha tenuto anche a ricordare sua lunga esperienza politica “se dovesse andare male mi trasferirò un po’ prima al mare”.
Insomma Airoldi supera il primo round ma la strada è in salita e gli ostacoli sono chiari a partire dall’elezione del presidente del consiglio comunale dove serviranno tutti 13 voti della sua “forse maggioranza” e dove, a differenza di ieri sera, si vota con scrutinio segreto. C’è chi giura che, oltre al più volte ripetuto niet di Gilli al 5 stelle non solo in coalizione ma proprio in consiglio comunale, si debba temere qualche frustrazione interna per un ritorno, quello di Calderazzo, visto più come un problema che come una soluzione. Del resto già in questa prima fase più che fiducia e comunanza d’intenti si è intravista la logica del “pagare moneta, vedere cammello”: prima le dimissioni (chieste con insistenza e determinazione persino un ultimatum alle 20) e poi l’astensione.
Insomma “se son rose, fioriranno” ma si sta tentando un’operazione a cuore aperto cambiando, per l’ennesima volta, geometrie alla coalizione che sostiene Airoldi: l’intervento potrebbe riuscire ma il paziente potrebbe comunque morire. Del resto comunque vada a Saronno si voterà tra un anno e mezzo e in molti del centrosinistra si chiedono già che conto dovrà pagare la coalizione per questo “campo largo” d’emergenza.
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Commenti
Spesso (quasi sempre) la pezza e’ peggio del buco.
Che agonia! …ma ce la meritiamo?
La poltrona è comoda per il Pd, anche dopo aver ridotto Saronno a un paese del terzo mondo. Dimenticavo..pure addizionale comunale aumentata. Tranquilli è solo percezione.
Saronno non merita questo strazio
Mi ritengo neutrale e non giudico. Mi limito a notare che è una situazione estremamente traballante
Mentre la minoranza riempie i social e giornali di PAROLE, la maggioranza continua a lavorare per completare delle opere che rimaranno alla città.
A mio figlio interesserà frequentare una scuola nuova e moderna (attualmente in costruzione)questo un dato certo per un bambino, le parole lasciamole ai politici.
Airoldi saronno nn ti vuole più. Atteggiamento irrispettoso.
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Parli per lei
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Guardi che sono in tanti, ma tanti o cittadini a pensarla così
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Ma quale sogno, è un ricatto !
Dalla Padella alla brace …. Per carità .
Grazie per il vostro atto di responsabilità
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Hahahaha…ma ne sei veramente convinto?!?
Vorrei precisare che il Si.Maiocchi è consigliere comunale a Caronno Pertusella e non penso sia un saronnese…….
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Saper leggere é una delle prime competenze, ma non per tutti
Un sindaco partito con piu’ 6 o 7 consiglieri. Che via via li ha persi. Piu’ abbandono di 2 assessori. Pou’ responsabili di enti, evidenzia un Sindaco privo di capacita’ minima di lavorare con una squadra.
Quanto durera’ questo ennesimo incollaggio di una “cosa rotta”?
Assurdo. La sinistra ha scelto l’uovo oggi ma alle prossime elezioni dovranno rendere conto di tutto questo è per cosa ?
Tanto Airoldi è bruciato come fu per Porro.
se calderazzo non vuole perdere la seggiola l’unico modo è fare il presidente del consiglio fare l’assessore rimarrebbe un nanosecondo.
quindi ieri il Sindaco l’ha superata ma a scrutinio segreto votare calderazzo presidente li voglio proprio contare
lo voglio vedere Gilli votare un grillino Presidente del consiglio, sarebbe l’ultimo atto politico, specialmente dopo l’articolo apparso su questo giornale pochi giorni fà.
Raccontare almeno una volta quello che succede a Saronno invece di quello che inventate voi, al Saronno proprio non c’è la fate, eh!
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Sug.ra Giudici pubblichi tutti i commenti
(ovviamente non offensivi)e non solo quelli a lei politicamente graditi!
Per niente di parte questo articolo
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Purtroppo si. Una su tutte: l’intervento del sindaco solo appuntato anche se ha fatto il punto su tante cose realizzate secondo il programma. Io c’ero, tanti complimenti dai cittadini