Sfiducia, l’intervento in consiglio di Raffaele Fagioli: “E’ la prima volta nella storia di Saronno. Sindaco al capolinea”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Raffaele Fagioli, capogruppo della Lega durante il consiglio comunale sulla mozione di sfiducia al sindaco Augusto Airoldi.
L’esperienza amministrativa del sindaco Airoldi è giunta al capolinea, al di là dell’esito della mozione. Per la prima volta, da quando esiste l’elezione diretta del Sindaco, un primo cittadino di Saronno è chiamato a rispondere a una mozione di sfiducia. Questa mozione non nasce da un’azione sterile o di disturbo da parte dell’opposizione: non saremmo arrivati a questo punto se il sindaco avesse preso le dovute decisioni subito dopo la mancata approvazione del bilancio consolidato del 30 settembre.
Al suo insediamento, il sindaco Airoldi aveva una maggioranza di 17 consiglieri contro 7. Con una gestione attenta e fedele al programma elettorale, avrebbe potuto amministrare serenamente per cinque anni. Avrebbe potuto contare su una solida maggioranza e su fondi consistenti, come poche amministrazioni hanno avuto in passato.
Le prime crepe sono emerse con la revoca delle deleghe all’assessore Ciceroni e il passaggio in minoranza dei quattro consiglieri di Obiettivo Saronno. Successivamente, il consigliere Marta Gilli ha lasciato la maggioranza, seguita dal consigliere Calderazzo del PD, e hanno scelto di dichiararsi indipendenti. Anche il tentativo di riconciliare Marta Gilli, nominandola presidente della commissione PGT, è fallito, portando solo a ulteriore delusione.
Signor Sindaco, anche se oggi – come pare – dovesse riuscire a passare questa prova e uscire da quest’aula ancora con la fascia tricolore a tracolla, troverà comunque i cittadini saronnesi pronti a giudicarla. Quegli stessi cittadini che avevano creduto nelle sue promesse e che ora sono delusi dai risultati.
Chiuso nel suo ufficio, coccolato dalle narrazioni del suo staff e confortato dai suoi fedelissimi, non ha percepito la precarietà della sua posizione. Il suo atteggiamento irridente e supponente verso i consiglieri di opposizione e le continue accuse alla precedente amministrazione dimostrano la sua inadeguatezza nel rappresentare tutti i saronnesi. Il motto della sua campagna elettorale, “Saronno siamo noi”, si è dimostrata una dichiarazione di intenti divisiva. Oggi la sua unica priorità sembra essere la “sopravvivenza”.
Penso anche al clima lavorativo in cui operano i dipendenti comunali. Esausti per il suo stile di gestione, in particolare nella tutela dei lavoratori e nella gestione delle vertenze sindacali. Il personale comunale è al servizio dei cittadini, non dei suoi desideri.
Signor Sindaco, sul tema della sicurezza, della quale ha voluto mantenere la delega, ha mostrato posizioni ambigue: da un lato dichiarando che “va tutto bene, Saronno è sicura”, dall’altro accusando le forze dell’ordine di scarsa presenza, o scaricando le colpe alla stampa, alla Lega, al Ministero e al Governo. E oggi la situazione è totalmente fuori controllo.
Anche in urbanistica non ci sono stati progetti concreti: le 9 aree dismesse riqualificate durante l’amministrazione Fagioli sono un traguardo che la sua amministrazione non ha nemmeno sfiorato. E i progetti di riqualificazione della ex Isotta Fraschini, simbolo dell’inattività di questa amministrazione, sono ancora al palo. Mi domando a favore di cosa sia stata immolata la famosa Linea del Piave di questa amministrazione.
Non ho il tempo per aprire i capitoli FOCRIS, Zerbi e Teatro; saranno forse affrontati dai colleghi. Concludo ricordando che, oltre alla maggioranza in Consiglio comunale, lei ha perso tre assessori, un presidente della FOCRIS, uno – o due – presidenti della Zerbi, e numerosi dipendenti comunali che hanno preferito andare altrove.
Alla politica dico solo una cosa: lasciate perdere la narrazione surreale che avete già avviato in questi giorni. I cittadini non sono degli stupidi. Quando le forze politiche che sostenevano l’amministrazione Airoldi avevano la maggioranza di 17 contro 7, le decisioni venivano prese senza alcun tentativo di coinvolgere la minoranza, utilizzando la forza numerica per imporre le scelte. Oggi, che non avete più la maggioranza, accusate la minoranza di non voler dialogare e di essere responsabile dell’immobilismo amministrativo. Una contraddizione lampante! È paradossale vedere oggi chi ha governato per quattro anni senza alcuna condivisione, accusare la minoranza di ostacolare il dialogo e il progresso. Quando eravate in posizione di forza, non avete mai cercato un vero confronto, ad esempio tramite lo strumento delle commissioni; ora che vi trovate in difficoltà, cercate di scaricare su di noi le vostre mancanze amministrative. Siamo veramente all’assurdo!
Signor Presidente, per tutte queste ragioni, voterò con convinzione a favore della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Airoldi, sperando che la maggioranza assoluta dei consiglieri comunali faccia altrettanto.
Lascia un commento
Commenti
ancora una volta, alla lega saronnese tutto va male
Apra pure il capitolo teatro, sarà così sotto gli occhi di tutti il capolavoro che avete fatto nei vs 5 anni