Motorsport Lombardia: Ivan Capelli
25 Novembre 2024

Ivan Capelli nasce a Milano il 24 maggio 1963. Dopo aver corso e vinto coi kart, debutta nel campionato italiano di Formula 3 che vince nel 1983, dopo aver dominato la stagione con ben nove vittorie. L’anno seguente è al via del campionato europeo di Formula 3 e, ancora una volta, fa suo il campionato vincendo anche la prestigiosa gara di Montecarlo. Nel 1985 corre in Formula 3000 e debutta in Formula 1 con la Tyrrell.
L’anno seguente continua in Formula 3000 e vince il campionato; corre anche due gran premi con la AGS. Nel 1987 disputa per la prima volta un’intera stagione di Formula 1 con il rinato team March; ottiene il primo punto iridato in occasione del gran premio di Montecarlo, quando giunge sesto al traguardo. Il 1988 è, probabilmente, l’anno migliore di Capelli: la March ha una vettura performante progettata da Adrian Newey, che farà poi la fortuna della Red Bull, ed il pilota milanese può togliersi delle soddisfazioni. A Spa ottiene il suo primo podio, concludendo terzo dietro alle imprendibili McLaren-Honda di Ayrton Senna e Alain Prost; in Portogallo giunge addirittura secondo, alle spalle di Prost. Il 1989 si rivela una stagione difficile per Capelli e per la March: la vettura, sempre progettata da Newey, si rivela molto difficile da guidare e da assettare a causa di una aerodinamica molto complessa; a ciò si aggiungono gravi problemi di affidabilità, tanto che Capelli conclude due soli gran premi e mai in zona punti. Nel 1990, in gravi condizioni economiche, la March cede il team alla Leyton House del magnate giapponese Akira Akagi. La vettura, seppure più affidabile di quella precedente, si rivela sempre particolarmente complessa soffrendo, in particolar modo, le minime variazioni di altezza. Su di un tracciato particolarmente liscio come quello di Magny-Cours, però, la musica cambia e la Leyton House è clamorosamente competitiva: dopo una buona qualifica, ad un certo punto Capelli ed il suo compagno di squadra Mauricio Gugelmin si trovano al comando della gara; il brasiliano è costretto al ritiro, ma Capelli resiste fino a tre giri dal termine quando è costretto a rallentare e a cedere il comando e la vittoria a Prost, chiudendo, comunque, con un’ottima seconda posizione. Dopo un 1991 avaro di soddisfazioni, nel 1992 arriva per Capelli la chiamata in Ferrari: primo italiano dai tempi di Michele Alboreto. La stagione che, sulla carta, avrebbe dovuto essere quella della definitiva consacrazione si trasforma, invece, in un calvario. La F92A si rivela una vettura poco competitiva, il clima in squadra non è dei migliori. I risultati, soprattutto in gara, non arrivano e Capelli viene addirittura sostituito a due gare dal termine della stagione in favore del collaudatore Nicola Larini. Per l’anno successivo si accorda col team Jordan, ma, dopo una mancata qualificazione al secondo gran premio stagionale in Brasile, Capelli decide col team di risolvere consensualmente il contratto e di porre fine alla carriera in Formula 1. Un pilota leale, mai sopra le righe e che ha certamente raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato.
(in foto: Ivan Capelli sulla Ferrari a Monza, AG Photo)