Crisi Saronno, addio campo largo il M5s esce dalla mischia: restano Marta Gilli e Licata
SARONNO – Primo colpo di scena politico di una giornata che si annuncia infuocata in vista del consiglio comunale di questa sera per l’elezione del presidente del consiglio comunale.
QUI IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON TUTTI I NUMERI E LE IPOTESI
Con una nota, stringata ma che non lascia spazio ad ipotesi o ripensamenti, il M5s ha annunciato che questa sera Giuseppe Calderazzo consigliere comunale eletto nella fila del Pd ma uscito dalla maggioranza non parteciperà alla votazione.
“Lasciamo che siano altri a contribuire alla costruzione di fantasiose maggioranze senza prospettive politiche coerenti” è il passaggio cruciale della nota che segna la fine dell’ipotesi campo largo ossia che Giuseppe Calderazzo posse essere, se eletto presidente, il tredicesimo voto che serve alla maggioranza di Airoldi per avere il numero legale e portare al termine la consigliatura.
L’accordo sembrava chiuso quando dopo le dimissioni del presidente Pierluigi Gilli, Calderazzo si astenne nella votazione sulla mozione di sfiducia al sindaco Airoldi ma appare evidente come qualcosa sia cambiato in questi 20 giorni e che i rapporti tra con gli ex colleghi di partito non siano stati ricuciti.
E quindi? Al momento l’ipotesi più papabile sembra rimanere quella di Marta Gilli presidente del consiglio comunale. Se la consigliera indipendente, che ha scatenato la crisi con l’assenza e il voto contrario all’approvazione del bilancio consolidato, dovesse essere eletta come numero uno dell’assemblea si garantirebbe alla maggioranza la sua presenza ad ogni seduta a prescindere dal voto favorevole o contrario e quindi quanto meno il numero legale.
Restano diversi nodi: il rischio franchi tiratori visto che il voto è segreto e che le polemiche degli ultimi giorni hanno notevolmente frustrato la maggioranza, la sfiducia al sindaco Augusto Airoldi che la consigliera ha dichiarato in un duro comunicato stampa e la necessità di trovare il tredicesimo voto per l’approvazione del bilancio consolidato, il previsionale e già domani sera la variazione di bilancio. Salvo, ovviamente, che l’elezione non porti con sè un cambiamento di rotta della consigliera che nell’ultima seduta ha votato a favore della mozione di sfiducia al sindaco.
Resta in piedi anche la candidatura Francesco Licata più apprezzata all’interno della maggioranza ma che non offre garanzie ne sul tredicesimo voto ne sul garantire il numero legale dalla prossima seduta.
Difficile che a spostare gli equilibri possano essere dei voti arrivati dall’opposizione che è intenzionata, anche per evidente volontà politica, a votare Raffaele Fagioli per tutta la serata lasciando alla maggioranza la necessità di sciogliere tutti i nodi interni.
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Commenti
speriamo che questa agonia abbia fine con l’unico possibile e giusto epilogo. Che pietà!
Bravo Airoldi! Dei 5S non ne abbiamo mai voluto sapere. Adesso avanti con le tantissime cose che state facendo!
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Hahahaha 🤣
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Si, certo: un uomo solo al comando!!! Proprio solo. Tipico di certi regimi.
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Ma cerca di essere serio. Un po’ di dignità!
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I 5S semplicemente non esistono. NOn avendo avuto voti per eleggere un solo consigliere nel 2020. Prima lo capisce prima si rendera’ conto di cosa sia la democrazia e il voto che elegge i rappresentanti
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Tu hai capito tutto ….oggi, speriamo, vanno a casa …tutti Airoldi compreso ….
Questo è accanimento terapeutico….
ELEZIONI SUBITOOOOO!!!!!
Ma che strano! Chi l’avrebbe mai immaginato….
Ringrazio il Presidente Gilli (dimissionario) per la fermezza politica. I 5S a Saronno non sono stati votati in numero tale da entrare in Consiglio Comunale. Hanno preso quattro voti.
Figurarsi per disperazione del Sindaco regalargli la Presidenza del Consiglio Comunale.
Resta altresi ferma la convinzione che sarebbe meglio andare a votare.
Anche basta ! Ora di staccare la spina !