Saronno, restauro dell’antico crocifisso di San Francesco: una testimonianza di fede e storia
3 Dicembre 2024

SARONNO – Il crocifisso ligneo della seconda metà del XV secolo, custodito nella chiesa di San Francesco a Saronno, è tornato al suo posto originale, nella nicchia della seconda cappella della navata destra, dopo un accurato restauro. L’intervento, realizzato grazie al generoso contributo di un’offerente che ha coperto tutte le spese, ha permesso di restituire alla comunità una delle sue opere più preziose, valorizzata non solo come patrimonio storico-artistico ma anche come simbolo di devozione.
Per celebrare la conclusione del restauro, giovedì 28 novembre si è tenuta una serata dedicata, nella chiesa di San Francesco (Piazza San Francesco, Saronno). L’evento, iniziato alle 21, ha offerto un viaggio tra storia, arte e spiritualità.
Carlo Mariani, responsabile delle autorizzazioni della curia arcivescovile di Milano e della soprintendenza, ha introdotto la serata e coordinato gli interventi. Monsignor Giuseppe Marinoni, prevosto di Saronno, e la dottoressa Benedetta Chiesi, funzionaria storica dell’arte, hanno portato i saluti istituzionali. Successivamente, Andrea Germi, archivista, ha narrato le vicende storiche del crocifisso, tra cui la sua collocazione nella cappella dedicata originariamente all’annunciazione e il legame con la famiglia Visconti. Tra i racconti emersi, spiccano le memorie del 1945, quando il crocifisso fu esposto sull’altare maggiore e, secondo le testimonianze popolari, la pioggia interruppe una lunga siccità.
La restauratrice Federica Bruschi ha illustrato il recupero della nicchia, svelando la scelta di riportare alla luce la decorazione rossa originale e riaprire le finestrelle laterali per far filtrare la luce naturale, creando un ambiente più salubre e adatto alla conservazione. A concludere, Carola Ciprandi, restauratrice specializzata in opere lignee, ha raccontato il complesso lavoro sul crocifisso: dalla rimozione di ridipinture e strati di gesso, al consolidamento del legno attaccato dagli insetti xilofagi, fino al ritocco estetico eseguito con tecniche rispettose dell’opera originale.
Il restauro ha restituito la bellezza originaria all’effige, mettendo in risalto l’espressività del Cristo e la doratura ottocentesca del perizoma. L’opera è stata ufficialmente inaugurata domenica 24 novembre durante la messa delle 17.30, quando il Crocifisso è stato ricollocato nella sua nicchia restaurata.
Collocato in origine dai frati minori, il crocifisso è stato per secoli al centro della vita spirituale della comunità. Nel 1751, padre Montefiori curò un primo restauro, mentre nel XIX secolo ulteriori interventi furono realizzati sotto la guida dei prevosti Andrea Guidali e Roberto Montoli. La sua storia è intrecciata con leggende locali e momenti significativi, come l’esposizione del 1945. Oggi, grazie all’impegno di professionisti e al sostegno di una generosa benefattrice, il crocifisso di San Francesco è tornato a splendere, pronto a ispirare ancora generazioni di fedeli e visitatori.
(foto dell’evento)
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