Saronno, consolidato approvato: De Marco (Forza Italia) essenziale stampella dell’Amministrazione ancora senza maggioranza assoluta
21 Dicembre 2024

SARONNO – E’ l’astensione del consigliere comunale Agostino De Marco esponente di Forza Italia a permettere alla coalizione del sindaco Augusto Airoldi di approvare il bilancio consolidato al terzo passaggio in consiglio comunale dopo che nel primo era mancato il numero legale e ne secondo non c’erano stati i voti favorevoli. Ancora una volta durante l’assemblea la “quasi” maggioranza di centrosinistra se la cava con un aiutino esterno (sulla mozione di sfiducia era stata l’astensione di Calderazzo sull’elezione del presidente del consiglio il voto di De Marco) e senza arrivare la fantomatica quota 13 voti maggioranza assoluta dell’assemblea cittadina.
E’ stata una seduta segnata da grande nervosismo e da problemi tecnici (basti dire che nonostante il rinnovamento della sala dopo oltre un anno di chiusura ancora non si può votare con il sistema elettronico “ce lo daremo come obiettivo per il 2025” cerca di metterci una pezza ben poco rassicurante la presidente Marta Gilli) in cui la vera notizia è come, per la prima volta, il malcontento del Pd esca allo scoperto. E’ davvero evidente dai volti e dai silenzi: il Pd primo partito della coalizione non fa nessun intervento a sostegno del consolidato e nemmeno in risposta alle pesanti accuse dell’opposizione. Parla solo il capogruppo Licata e solo per dar voce al proprio disagio per la situazione.
I NUMERI
Alla fine la votazione vede 11 contrari (5 Lega, 1 Fratelli d’Italia, 1 Calderazzo, 4 Obiettivo Saronno) 12 favorevoli (5 Pd, 2 Lista Airoldi, 2 Tu@, sindaco, 1 Con Saronno, Mattia Cattaneo) e due astenuti Marta Gilli e Agostino De Marco. E’ il voto del consigliere di Forza Italia ad essere determinate non solo per l’approvazione del consolidato ma anche per la sua immediata eseguibilità richiesta con forza dall’assessore D’Amato che ha precisato che essendo il documento in ritardo era importante che fosse subito esecutivo. Proprio per l’immediata eseguibilità è arrivato il voto favorevole di De Marco.
LE DIFFERENZE
Insomma la coalizione che guida la città ha ottenuto gli stessi 12 voti della prima presentazione del bilancio consolidato ma la situazione è completamente diversa e decisamente più precaria e peggiorata. Il confronto è impietoso: il 30 settembre la maggioranza si presentava ancora come coesa con i numeri contati per l’effetto delle uscita (Ob Sar e Calderazzo) ma “solida e impegnata nel proseguimento del programma elettorale”.
Ieri sera difficile parlare e coesione vedendo come Mattia Cattaneo, ex capogruppo di Lista Airoldi abbia preso posto per la prima volta con l’opposizione visto che ha lasciato il proprio gruppo diventando indipendente. Emblematiche le facce, tra il nervoso e l’amareggiato, dei consiglieri comunali di maggioranza ad ogni astensione della presidente Marta Gilli. Ben oltre l’amarezza più vicino ad una profonda insofferenza l’espressione del capogruppo Francesco Licata che per la prima volta non ha dato voce alle istanze del Pd e della coalizione ma alle sue difficoltà a gestire l’essenziale sostegno di De Marco.
GLI INTERVENTI
A dar fuoco alle polveri Giuseppe Calderazzo che fa il punto della situazione spiegando il voto contrario al bilancio consolidato suo e del M5s (malgrado la presidente Marta Gilli l’abbia ripreso per aver ricordato la sua appartenenza). “Questa amministrazione è resiliente: galleggia e naviga a vista. Avevamo proposto una soluzione di prospettiva a questa crisi chiedendo, come per altro offertoci dal sindaco, una svolta. Invece non c’è stato nessun cambiamento. Non siamo stati riconosciuti come gruppo e non siamo stati inseriti nelle commissioni cosa che si può realizzare rapidamente con una modifica del regolamento che aspettiamo da due anni. C’è stato un no ideologico a cui si sono adattati il sindaco e il Pd. Per questo non ci si può chiedere a noi di astenerci o votare a favore. E’ un voto politico e di fiducia all’operato del sindaco e della presidenza quindi il voto sarà contrario”.
L’intervento più atteso è quello di De Marco che inizia con una stoccata ai consiglieri comunali “che operano non pensando al bene della città ma alle posizioni ideologiche” e poi inizia la sua “scalata” verso l’astensione. E’ una scalata, quasi un’arrampicata sugli specchi (lui stesso parla di travaglio) perchè nelle sue parole è evidente la consapevolezza della difficile sostenibilità (e comprensione dell’esterno) della sua posizione.
“Non sono in maggioranza sono in minoranza ma il principio che guida i consiglieri deve essere l’interesse dei saronnesi. Non approvare il bilancio significa bloccare l’attività amministrativa e l’assunzione di 18 persone. Io non l’ho votata a settembre perchè volevo far vedere le difficoltà delle maggioranza ma ad oggi 18 persone non possono essere assunte. Credo che anche nel mio partito ci siano persone che capiscano le mie motivazioni e il mio travaglio”.
In soccorso di De Marco arriva il capogruppo di Con Saronno Pierluigi Gilli che cerca di dare profondità e prospettiva al sostegno di Fi ma che in realtà viene accolto dai banchi della maggioranza da mascelle serrate e occhi sbarrati. Persino il sindaco Airoldi alza stizzito un paio di volte gli occhi al cielo nei passaggi cruciali dell’intervento dell’ex presidente.
“Dal punto di vista politico questo bilancio non è la battaglia finale per decidere chi vince e chi perde: quando il consolidato è arrivato in consiglio la prima volta c’erano situazioni intra o sovra politiche che meritavano attenzioni di tutti soprattutto nella maggioranza. Non mi meraviglio che non ci sia stata approvazione da parte di tutti”. E specifica lasciando aperto qualche dubbio sulla tenuta della maggioranza per il previsionale: “Non diamo quindi al consolidato il valore che invece ha il previsionale la cui mancata approvazione provoca la caduta dell’Amministrazione. Quando ci sono delle situazioni che non si riescono a sbrogliare nelle segrete stanze c’è bisogno di finestra pubblica. E’ quello che è successo. Ora ho l’impressione che i problemi che c’erano a settembre si siano almeno parzialmente risolti. Credo che si possa dare al di là degli schieramenti un voto favore a questo bilancio che è innanzitutto utile alla città”.
L’affondo arriva nelle parole di Luca Amadio: “La vera nota politica di questa sera è che la maggioranza si fa sostenere da un partito di centrodestra moderato ma di centrodestra. Ne prenda atto la città e i consiglieri di questa coalizione che non è più maggioranza da due mesi. Dovete capire se accettate questa situazione e soprattutto preparatevi a renderne conto ai saronnesi”.
Le repliche arrivano da con poca convinzione, poca veemenza e poche parole. Francesca Rufini (Tu@Saronno) sostiene “come il voto di astensione di Forza Italia non sposta la maggioranza perchè non cambia il programma”, Roberta Castiglioni (Lista Airoldi) cerca di portare il discorso fuori dal tunnel del voto politico “quello che interessa ai saronnesi è che l’amministrazione vada avanti questa è l’unica cosa importante”. Deve rinunciare al suo proverbile silenzio il sindaco Airoldi che fa un laconico intervento: “Se anche chi, non fa parte strettamente di questa maggioranza, lo ritiene un bilancio apprezzabile per una serie di motivi, non ultimo il fatto che approvando questo consolidato possiamo dare un po’ di sollievo ai dipendenti comunali che aspettano tante assunzioni io ne sono ben lieto”.
Dirompente invece l’intervento del capogruppo del Pd Francesco Licata che, per la prima volta da quando siede in consiglio comunale, non diventa la voce delle istanze del Pd e della coalizione: “Mi ero ripromesso di tacere ma sono fatto così e non posso cambiare natura. Questo consolidato passerà ma ci tengo a dire una cosa: sono qui perchè sono stato votato dai cittadini che mi hanno scelto per rappresentare un’area politica. Devo essere corretto con chi mi ha votato e coi cittadini. Questa è una situazione (il sostegno di De Marco e verosimilmente la ricostruzione di Gilli della crisi determinata da istanze politiche sovracomunali ndr) che mi mette molto a disagio e mi inquieta. Voglio che questo messaggio arrivi forte e chiaro alla mia area politica”.
I giochi sono ormai chiari e dall’opposizione arriva la stringata dichiarazione di voto di Alessandro Fagioli rivolta, probabilmente più a Forza Italia che alla coalizione che guida la città: “E’ un voto politico quello del bilancio, lo diciamo da sempre ed è da sempre così, al di là del valore del documento e delle conseguenze il voto non può che essere contrario”.
Tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio. Lo spiega anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Gianpietro Guaglianone: “Al terzo tentativo “provandoci ancora Augusto” ce l’ha fatta con una maggioranza ancora diversa. Ormai questa coalizione va avanti con geometrie variabili. Il consolidato è un voto anche politico e non solo tecnico. E a raccontarci più di tutto sulla tenuta di questa maggioranza è l’ordine del giorno di oggi. Il previsionale non c’è perchè la maggioranza che si crea stasera non ha la forza di portare il documento importante per la città. Questo è il dato più grave di questo ennesimo siparietto”.
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Commenti
E’ troppo divertente vedere l’opposizione che scappa dal consiglio comunale mentre qui fioriscono commenti 😂
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Si diverte con poco.
De Marco subito espulso da Forza Italia.
Non può appoggiare prima l’elezione di Marta Gilli e non può astenersi per togliere le castagne dal fuoco alla sinistra: è evidente o che FI è andata in maggioranza oppure che De Marco è andato in maggioranza.
Che Forza Italia dica cosa è successo.
In molti commenti leggo l’agonia di una opposizione capace solo di abbandonare l’aula, di scappare… di tirare a campare nella speranza che qualcosa cambi, ma non fanno nulla per cambiare le cose, stanno alla finestra a guardare: buona visione!
FAGIOLI SILENTE PRONTO AD ENTRARE ? CHE PENSA
Poltrone Airoldi
Dalla provincia di Varese a Saronno e a livello nazionale sempre più Forza Italia è ormai un partito sempre più di centro sinistra. Me ne ricorderò alle prossime votazioni . Credo perderanno sempre più voti a vantaggio di partiti do centro moderato.
forse De Marco ha capito che questa amministrazione non è così sprovveduta come la descrivono i leghisti e glli inutili obs
La resilienza = la capacità di far fronte allo stress e alle avversità uscendone rafforzati, di saper resistere e di riorganizzare positivamente.. Quindi W tutti quelli che sanno essere resilienti perché la resilienza è una virtù
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In questo caso, resilienza è sinonimo di tirare a campare. Saronno ha bisogno di una guida con numeri certi, in grado di garantire l’operatività. In fin dei conti, è chiaro che importa poco che al governo della città ci sia la destra o la sinistra. Importa avere i numeri per evitare perdite di tempo e risorse:l’approvazione del bilancio è un caso emblematico.
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Bravo! Infatti è il CC che ha tirato a campare, la Giunta era pronta da settembre con il bilancio
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A me sembra che questa amministrazione sua operosa come non mai
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Al di là delle scene patetiche da basso impero ho sempre odiato le logiche dell indipendente e dell’ astenersi da voto. Sei presente? Si,allora devi votare o si o no, punto. Poi indipendente o no per motivi politici personali conta solo la presenza del numero legale +1. E poi gli interventi verbali sono solo perdita di tempo.
Quelli ce li comunicate a parte via web o volantino o altro.
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In realtà, anche lei si sta astenendo dall’ indicare il suo nome e sceglie l’anonimato per restare indipendente… dunque odia anche se stesso?
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Commento di stampo moralistico non pertinente. Odio l ipocrisia. E pane pane vino al vino anche lei commenta in anonimato. Saluti
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Una lenta agonia ….. adesso ci si mette anche forza Italia che per altro ho sempre votato …. ma che dopo gli attuali sviluppi non penso possa più avere il mio appoggio e quello di altri che la pensano come me ….. Agostino che fai ….
Il Consigliere De Marco evidenzia il senso di responsabilità che deve essere il “faro” del ruolo di Consigliere comunale, che in occasione di questa riunione deve consentire di procedere all’assunzione di 18 funzionari comunali, di cui gli uffici han bisogno per erogare i servizi che la Città chiede. La lega saronnese si oppone, il consigliere Guaglianone di “Fratelli d’Italia” (ahahah) vota contro, i consiglieri di obiettivo Saronno si oppongono,… Tutto chiaro, a lega e fratelli d’Italia non interessa nulla della Città. Per loro, “tanto peggio, tanto meglio”. Idem per i rappresentanti di “Obiettivo Saronno”. E quando capiscono che il vento è diverso, abbandonano la sala. Abdicano al proprio ruolo. Ma che li hanno votati a fare?
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Bravo Preti! Sono perfettamente d’accordo con lei!
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La responsabilità deve essere il faro di un consigliere comunale?
Allora i consiglieri di maggioranza devono rilevare la mancata maggioranza (non ci sono i 13 voti), devono essere responsabili e devono tornare al voto.
Se sono responsabili.
Lei, Prete, ha una strana idea di democrazia: devono essere responsabili sempre gli altri, mai quelli “suoi”. -
kapito i komunisti? adesso gli inciuci politici sino virtù civica se fatti a loro favore.
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Bravo!
C’è chi sostiene che lo fa per il bene della città, ho imparato a dubitare seriamente delle persone che dichiarano queste cose, lo faccio per la città, per non bloccare assunzioni o lo faccio per non far bloccate i lavori iniziati ecc.. In realtà tutti quelli che dicono così di queste cose non gli interessa niente né della città né dei cittadini hanno solo il loro tornaconto da preservare
E l’agonia continua mentre i saronnesi si sono stancati di tutto questo teatrino per la sopravvivenza di una pessima amministrazione.
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Egregio “Anonimo” (naturalmente, mai esporsi 😂), “pessima Amministrazione” QUESTA? Non ricorda la precedente. Ahi ahi ahi… 🙂
Assessore De Marco per il bene dei cittadini questa disastrosa Amministrazione era meglio mandarla a casa, oppure si sta preparando una poltrona?
Pur di campare andrebbe bene anche con Casa Pound per questi
La DIGNITA’ è l’unica cosa di cui non NECESSITATE
Devo dire che le critiche di Licata alla sua ex-maggioranza sono condivisibili, ma poi ha votato a favore del consolidato… insomma, l’unico messaggio che è arrivato forte e chiaro è che, ancora una volta, ha scelto di vivere in ginocchio.
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Oppure che non sta bene