Cislago, intervista al sindaco di Calegari guardando al futuro Pgt ricordando l’impegno per cultura
3 Gennaio 2025
CISLAGO – E’ Stefano Calegari, sindaco di Cislago dal 2021, il primo a rispondere alle domande della tradizionale intervista di fine anno de ilSaronno. Si tratta di 5 domande che danno ai primi cittadini l’opportunità di fare un bilancio dell’anno appena trascorso e di anticipare alcuni temi di quello in arrivo.
Ecco le sue risposte
1. Quali sono i progetti concretizzati nel 2024 dalla sua Amministrazione?
Alla fine di un anno avvertiamo la soddisfazione per quanto attuato e il dispiacere o la delusione di non essere riusciti a fare tutto quello che avremmo voluto.
Abbiamo pensato ad una cultura di tutti e per tutti, che regalasse occasioni di svago e socialità, momenti teatrali, musicali e di conoscenza del territorio, che promuovesse la bellezza e l’identità della nostra comunità. Abbiamo consapevolmente scelto di investire sulla cultura e l’istruzione, sostenendo i progetti delle nostre scuole, organizzando eventi, manifestazioni e commemorazioni storiche, per favorire momenti di socializzazione, formativi, di approfondimento.
In ambito scolastico, un’attenzione particolare è stata riservata agli interventi di assistenza educativa e alla qualità dei progetti proposti. Inoltre, sono state eseguite importanti opere di manutenzione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Abbiamo inaugurato l’Auditorium “l’Angolo dell’Arte” restituendolo alla comunità davvero più sicuro da un punto di vista sismico, più bello e attrezzato. Le Scuole “elementari” e “medie” hanno avuto interventi di ristrutturazione importanti dentro e fuori (antisismico, isolamento termico, rifacimento di parti delle facciate).
Sono stati eseguiti dei lotti in prossimità del centro sportivo di via Papa Giovanni XXIII e lungo la provinciale Varesina, in direzione Turate; sono state inoltre avviate le progettazioni per tratti significativi in via Ra>aello, via Colombo e via Cavalieri di Vittorio Veneto. Per migliorare le condizioni di sicurezza stradale sono stati eseguiti vari interventi puntuali minori, ma anche opere di maggior rilievo quali le variazioni altimetriche di via San Giovanni Bosco. Rifatta anche l’intera copertura dell’intero complesso della Villa Isacchi (sala convegni, biblioteca, centro anziani).
Molto importante è stato anche l’aver aderito al Tavolo Promotore del Progetto: Comunità Amiche delle Persone con Demenza, progetto che si propone di promuovere un cambiamento progressivo nella consapevolezza della malattia da parte della Comunità per migliorare la vita delle persone con demenza e dei loro familiari.
2. Quali sono le sfide che attendono la sua comunità per il 2025?
La predisposizione sia del nuovo Piano del Governo del Territorio (PGT) che del Capitolato per indire una gara d’appalto che consenta finalmente di elevare la qualità del servizio di gestione dei rifiuti così da “buttare a mare” appena possibile quanto ereditato, sono due impegni molto importanti a cui teniamo particolarmente.
A questi si affiancano la ricerca di finanziamenti utili alla realizzazione di una nuova palestra e lo stringere alleanze con stakeholder per creare le condizioni per la costruzione e la gestione di alloggi protetti per anziani.
È evidente che le sfide da vincere sono in ogni ambito dal sociale alla cultura, dallo sport all’ambiente, dal lavoro al commercio, dalla sicurezza alla viabilità, cercando di concretizzare il più possibile gli impegni presi in campagna elettorale.
3. Qual è stato il momento più difficile per lei come amministratore quest’anno e come lo ha superato? E quello più gratificante?
Amministrare il proprio paese è una gratificazione continua, e sono davvero grato a chi me lo ha consentito. E’ un percorso fatto di cose buone e altre meno buone, e non nascondo le difficoltà che l’amministrare un Comune porta con sé. Dover fare i conti con le poche risorse e le tante situazioni di bisogno e le necessità dei cislaghesi e di
Cislago, costringe a fare scelte e non sempre è facile; ti puoi sentire facilmente inadeguato e impotente. È l’impegno e la serietà che ti fa superare questi momenti, come anche è importante avere la consapevolezza che si è messo in campo tutto quello di cui si è capaci.
4. Se dovesse scegliere un luogo simbolico del suo Comune da far visitare a una delegazione straniera, quale sarebbe?
Il Castello è la prima meta sicuramente; è privato ed è abitato, ma sono certo che la proprietà – come ha fatto anche recentemente – collaborerà per consentire la visita a questa delegazione straniera. A seguire la “Chiesetta” di Santa Maria (restaurata), il Giardino Castelbarco, la Villa Isacchi e la casa del Beato Luigi Monza. Inoltre,
accompagnati dalla nostra Pro Loco potrebbero comunque scoprire diversi angoli e curiosità di Cislago davvero interessanti. Tra l’altro anche in autonomia potranno leggere la storia di alcuni edifici grazie ai “totem” che sono stati installati nelle loro vicinanze.
5. Qual è stato il gesto più significativo di collaborazione o solidarietà che ha visto
nella comunità quest’anno? E quale il momento più divertente?
Gesti di collaborazione e solidarietà sono stati veramente molti: mi piace ricordare le tante persone che si sono adoperate per la pulizia dei boschi, l’impegno che “gli Alpini” e “i Bersaglieri” di Cislago hanno profuso a supporto delle nostre associazioni e delle tante iniziative concretizzate in paese, ma anche l’attività quotidiana della Caritas e del Banco di Solidarietà a sostegno delle persone più bisognose oltre che a supporto nello studio dei ragazzi.
Merita una menzione Marco V. che, con prontezza e senza paura, ha scavalcato di notte la recinzione del suo vicino, e, con un estintore, ha iniziato a spegnere un incendio che si stava sviluppando e che avrebbe potuto avere molto più gravi conseguenze.
Come ritengo un gesto di grande disponibilità quello di Alberto Rimoldi quando ha accettato di prendere la presidenza del nostro storico corpo musicale Santa Cecilia, mettendosi a disposizione per aiutarne la sostenibilità e la crescita.
Per il momento più divertente non ne ricordo uno in particolare degno di essere qui riportato, fatta salva la richiesta fattami di annullare un matrimonio all’insaputa della moglie.